IPILIMUMAB è un anticorpo monoclonale anti-CTLA-4 (IgG1κ) interamente umano, prodotto in
cellule ovariche di criceto cinese mediante la tecnologia del DNA ricombinante.
YERVOY, è prodotto dalla Bristol-Myers Squibb Pharma (è
una delle principali aziende farmaceutiche a livello mondiale con
sede a New York (quotata al NYSE) e contiene il principio attivo IPILIMUMAB, una
proteina che aiuta il sistema immunitario ad attaccare e distruggere le cellule
cancerogene attraverso l'azione delle cellule immunitarie.
IPILIMUMAB è un anticorpo completamente umano che si lega al CTLA-4 (linfociti T
citotossici antigene-associati), una molecola di superficie sulle cellule T
helper che si ritiene svolga un ruolo critico nella regolazione della risposta
immunitaria naturale. L'assenza o la presenza di CTLA-4 può aumentare o
sopprimere la risposta delle cellule T del sistema immunitario nella lotta contro
la malattia. L'IPILIMUMAB è stato
progettato per bloccare l'attività dell'antigene CTLA-4, in modo da sostenere
una risposta immunitaria attiva contro le cellule tumorali.
L'individuazione
del paziente che partecipa alla sperimentazione avviene in modo randomizzato e casuale tramite computer, quindi non
ero certo che mi avrebbero accettato. Se non fossi entrato nella
sperimentazione avrei dovuto
continuare con la terapia in atto (cisplatino + xeloda, forse senza cisplatino). Invece, con mia grande
sorpresa, mi è stato comunicato la mattina del 14 che ero entrato nella sperimentazione e lo stesso giorno ho fatto la prima dose di IPILIMUMAB. Leggo nelle schede tecniche che il
regime di induzione raccomandato di IPILIMUMAB è di 3 mg/kg (a me ne hanno somministrati 10mg/kg, se non erro) somministrati per via
endovenosa in un periodo di 90 minuti ogni 3 settimane, per un totale di 4
dosi. I pazienti devono completare l'intero trattamento di induzione (4 dosi)
in base alla tollerabilità, indipendentemente dalla comparsa di nuove lesioni tumorali o
dalla crescita delle lesioni esistenti.
Le valutazioni della risposta tumorale devono essere
condotte soltanto dopo il completamento della terapia di induzione. I test di
funzionalità epatica ed i test di funzionalità tiroidea devono essere valutati
al basale (a riposio) e prima di ogni dose di IPILIMUMAB. Inoltre, durante il trattamento
con IPILIMUMAB
devono essere valutati tutti i segni o i sintomi di reazioni avverse immunocorrelate,
incluse diarrea e colite (vedere Tabelle 1A, 1B e paragrafo 4.4 della scheda EMA). Nel mio caso mi hanno somministrato 800mg di IPILIMUMAB.
Quando ho letto in internet cosa costa il farmaco ho avuto un brivido, ma poi mi sono tranquilizzato perchè mi hanno detto che la
spesa era a carico della società Bristol. I costi dell'IPILIMUMAB 5 mg/ml,
concentrato per soluzione per infusione, uso endovenoso, flaconcino (vetro), 40
ml, 1 flaconcino: prezzo ex factory (acquistato dalla società, IVA esclusa) € 17.000,00; prezzo al
pubblico (IVA inclusa) € 28.056,80.
Dal sito della Bristol, aggiornato al 1/2/2009 |
- Fondazione IRCCS Istituto Nazione dei Tumori – Milano – Dr Maria Di BartolomeoDipartimento di Oncologia Medica, via Venezian, 1 Tel 02/23901
- AOU Pisana – Pisa – Prof Alfredo FalconeUO Oncologia Medica 2, Via Roma, 67 Tel 050.992111
- Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi – Firenze – Prof Di CostanzoSC di Oncologia Medica, V.le Morgagni, 85 – Tel 055/794111
- AO Sant’Andrea – Roma – Prof Paolo Marchetti,UOC OncologiaVia di Grottarossa 1035-1039, Tel 06/33771
- I.O.V. - Istituto Oncologico Veneto - I.R.C.C.S. Via Gattamelata, 64 - 35128 Padova (è stato aggiunto più tardi)
Per leggere la voce dei pazienti che hanno utilizzato IPILIMUMAB, in particolare per il melanoma, clicca qui.
Il 14 novembre ho conosciuto delle nuove infermiere che si occupano delle sperimentazioni e/o che operano nelle stanze del day hospital: simpatiche, gentili e accoglienti. Quando un'infermiera ti sorride ed è cordiale l'ago dei prelievi ed anche la chemio ti fanno meno male!! Ricordo i nomi di tre infermiere su quattro che ho conosciuto quella mattina: Orietta, Francesca (stanza sperimentazioni) e Monica (sala infusioni). Sarà mia cura ricordare il nome della quarta (Giulia).
Grazie di cuore per il lavoro che svolgete con professionalità e umanità, anche se malpagato.
Ricordo che il giorno prima della terapia ho fatto un ecg ed un prelievo, un altro prelievo è stato effettuato prima della terapia, uno a due minuti dal termine della terapia ed uno dopo due ore e mezza, terminata la terapia...mi hanno dissanguato. Monica mi ha misurato la temperatura una volta, la pressione, la frequenza cardiaca e quella respiratoria per ben tre volte: il tutto fa parte del protocollo sperimentale.
Carissimo Giovanni,
RispondiEliminada quando mi hai detto di questo sito cerco di tenermi aggiornata sulle tue condizioni di salute tramite questi tuoi dettagliati diari di bordo. Devo dire che all'inizio riuscivo ad impressionarmi anche solo a leggere...poi, notando la (quasi) serenità con cui riesci a scrivere, sto sempre più apprezzando questa possibilità di aggiornamento continuo, che riesce a farmi sentire partecipe anche senza telefonarti (per evitare di trovarti magari in un momento non opportuno). Ho adesso letto con gioia della tua possibilità di sperimentazione....sai che noi fisici facciamo della sperimentazione un cavallo di battaglia...per cui penso proprio che sarà un cavallo vincente!!
Un bacio
Marisa
Spero che tu abbia ragione Marisa...bella e simpatica fisica
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