lunedì 25 marzo 2013

Auguri di Buona Pasqua

I volontari di "(Chiama) Informazione come cura" augurano a tutti, in particolare ai pazienti oncologici e ai loro familiari, Buona Pasqua.
Dedichiamo a tutti, in particolare a coloro che sono in difficoltà fisica, psicologica ed economica  una poesia di Gianni Rodari, tratta dal bellissimo sito di Maestra Maria.



 

venerdì 22 marzo 2013

Raccomandazione per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci antineoplastici



Effetti collaterali della chemio
Dipartimento della programmazione e dell’ordinamento del servizio sanitario nazionale
Direzione generale della programmazione sanitaria
Ufficio III ex dgprogs
Raccomandazione per la prevenzione degli errori in terapia con farmaci antineoplastici

Gli errori in corso di terapia con farmaci antineoplastici provocano gravi danni.
A causa della elevata tossicità dei farmaci antineoplastici e del loro basso indice terapeutico, gli errori in corso di terapia oncologica determinano danni molto gravi anche alle dosi approvate. Pertanto, è necessario avere a disposizione indicazioni, condivise ed uniformi su tutto il territorio nazionale, mirate alla prevenzione di tali errori. La presente Raccomandazione è un riferimento per gli operatori sanitari coinvolti nella gestione dei farmaci antineoplastici e nell’informazione al paziente circa gli obiettivi di salute e i benefici attesi dai trattamenti. Un’informazione corretta e completa rappresenta lo strumento cardine di un’alleanza terapeutica strategica al fine di garantire la qualità e la sicurezza delle cure.
Copio e incollo la premessa della Raccomandazione n. 14, ottobre 2012

giovedì 21 marzo 2013

Maledetto cancro!!

Scrive Umberto Veronesi sul post dal titolo Cari giornalisti, le parole non sono neutrali: "E’ allora che ho concepito il sogno di fare del cancro un «male curabile», una speranza che ho condiviso e condivido con tanti altri medici, e che con passi successivi già va realizzandosi: il cancro colpisce sempre, ma sempre di più  è curabile e guaribile".
E' vero, è sempre più curabile e guaribile ma lascia ancora una lunga scia di passed away lungo il cammino della vita. Nei giornali si legge che Antonio Manganelli e Pietro Mennea sono morti per un male incurabile. Mi viene da dire che quando uno muore per una patologia, spesso avviene per un male che non era per lui curabile.

mercoledì 20 marzo 2013

Ricordare Flavio Busonera: "Magnanimità il perdono, tradimento demenza l'oblio"



Maria Teresa Busonera scopre la targa
Le centinaia di persone che tutti i giorni si recano all'Istituto Oncologico Veneto (IOV) in via Gattamelata per cure, visite, esami e interventi, chiamato "Busonera", forse si chiederanno da dove deriva il nome. Quando ho chiesto chi o cosa ricordasse "Busonera", mi veniva risposto non lo so. Era un medico che lavorava in quella struttura, un tempo ospedale che curava la tubercolosi polmonare, o una località di Padova.  In realtà l'Ospedale "Busonera"  è intitolato al dott. Flavio Busonera, medico e partigiano, giustiziato il 17 agosto del 1944 in via S. Lucia nel centro di Padova, ma non ha mai lavorato in quell'Ospedale. Molto spesso si intitola una scuola, una struttura ospedaliera a qualcuno e poi ci si dimentica di lui.
Per leggere una breve biografia su Flavio Busonera visitate il sito dell'INSMLI - Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia  o leggete l'articolo del Mattino di Padova "Flavio Busonera, il medico buono «incastrato» dai fascisti".

domenica 17 marzo 2013

Le parole sono pietre o burro: la parola cancro


La parola cancro congela il sangue nelle vene,  terrorizza,  mozza il fiato. Ciò accade perché viene usata come sinonimo di inguaribile, senza speranza, mortale, letale e quindi al suo posto si usano perifrasi come brutto male, male che non perdona male del secolo... Altre volte viene usata in senso traslato: cancrena, corruzione, veleno, virus...Dal blog di Umberto Veronesi copio e incollo il bell'articolo postato l'11 marzo 2013 dal titolo: Cari giornalisti, le parole non sono neutrali. Prima di riportare l'articolo, ricordo il libro di Carlo Levi "Le parole sono pietre" e  quanto afferma Emily Dickinson in Silenzi: "Alcuni dicono che / quando è detta / la parola muore. /Io dico invece che/ proprio quel giorno / comincia a vivere". Concordo, inoltre, con la conclusione dell'articolo di Giovanna Cosenza ( 3 maggio 2012) scritto per Il Fatto Quotidiano dal titolo "Misurare le parole": "Perciò bisogna cercare la misura caso per caso, sempre ricordando che siamo ciò che diciamo e diciamo quel che siamo, ma lo diciamo con un mare di segni, sintomi e indizi ben più vasto delle parole, e lo diciamo anche con l’insieme dei nostri comportamenti e il tessuto delle nostre relazioni. Lo diciamo con tutta la nostra vita".

mercoledì 13 marzo 2013

La video capsula endoscopica


Dimensioni capsula endoscopica (2,5 cm)
Un amico, a breve, dovrà ingerire la videocapsula per ricercare nel suo tratto gastrointestinale eventuali sanguinamenti occulti. Ho fatto una ricerca per capire in cosa consiste questo esame diagnostico. La videocapsula endoscopica, nota anche con il nome di wireless endoscopy o capsula endoscopica, è un esame diagnostico non invasivo di recente introduzione nel campo medico. Inizialmente creata per lo studio dell'intestino tenue, più recentemente esiste anche la videocapsula per il colon. La capsula endoscopica, è stata ideata nel 1981 da un ingegnere israeliano, Gavriel Iddan, il quale pensò di ideare un piccolo vettore in miniatura in grado di attraversare tutto l'apparato gastrointestinale, trasportato dai movimenti legati alla peristalsi con la possibilità di trasmettere in tempo reale le immagini del suo percorso.
L'intestino tenue non è facilmente studiabile con l'endoscopia convenzionale (enteroscopia), ed al suo interno possono svilupparsi varie patologie che possono essere causa di sanguinamenti oscuri occulti determinanti anemie croniche.
La videocapsula rappresenta una innovazione che a tutt'oggi non sostituisce comunque né la colonscopia né la gastroscopia diagnostica. L'esame con la videocapsula endoscopica è praticato in numerosi ospedali italiani.
La capsula endoscopica ha ricevuto l'approvazione sia dalla FDA (Food and Drug Administration) statunitense sia in Europa dalla EMA (European MedicinesAgency).
Una descrizione esauriente si trova sul sito di Medicitalia+ ( Il canale salute scelto dalla Stampa.it) dal titolo "L'Endoscopia con Videocapsula".