sabato 31 agosto 2013

Dott. Carlo Castoro: Sala operatoria mobile all'Istituto Oncologico Veneto



dott. Carlo Castoro, responsabile Chirurgia Oncologica dello IOV
Su PadovaOggi di mercoledì 7 agosto 2013 è apparso un interessante articolo dal titolo: Sala operatoria mobile allo IOV, esperimento positivo. Copio e incollo il testo.


prof. Ermanno Ancona
Per la prima volta in Italia, allo IOV (Istituto Oncologico Veneto) è in corso una innovativa sperimentazione sull'impiego di una sala operatoria mobile ad alta tecnologia per aumentare la capacità di effettuare interventi di chirurgia oncologica. Giunta a Padova con un trasporto eccezionale su ruote e temporaneamente collocata accanto all'edificio dell'Ospedale Busonera di cui ora è una sorta di estensione, l'unità mobile è un vero blocco operatorio completo costituto da una sala operatoria, un locale di preparazione dei pazienti, un locale di risveglio e breve degenza post-operatoria con tre posti letto e altri locali di servizio per il personale sanitario come area lavaggio per i chirurghi e spogliatoio; in tutto circa 100 metri quadri di superficie. Per vedere il filmato trasmesso da TV7 sull'argomento con gli interventi del dott. Carlo Castoro responsabile della chirurgia oncologica IOV e del prof. Ermanno Ancona presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell'IRCCS IOV, clicca qui.

Costruita in Inghilterra dalla Vanguard Healthcare che è partner dello IOV in questa sperimentazione, la sala operatoria risponde a tutti i più alti requisiti di qualità e sicurezza che oggi la normativa richiede ed è dotata delle più moderne tecnologie.
Perché una sala operatoria mobile allo IOV? Gli interventi di chirurgia oncologica sono molto aumentati nei primi 5 anni di attività dello IOV sia per numero di pazienti che per complessità dei casi trattati e la sempre maggior richiesta di prestazioni chirurgiche rischia oggi di allungare le liste di attesa che, in campo oncologico, devono tassativamente essere mantenute al di sotto dei trenta giorni. L'ospedale Busonera inoltre è ancora in corso di ristrutturazione e la realizzazione delle altre due sale operatorie che sono previste nel piano di sviluppo dell'Istituto richiederà oltre un anno di attesa. Per rispondere alle richieste dei pazienti è stata condotta una ricerca a livello internazionale al fine di trovare soluzioni rapide e sostenibili per aumentare la nostra capacità operatoria e la sperimentazione delle sale mobili è stata ritenuta la migliore soluzione.

mercoledì 28 agosto 2013

Martin Luther King: I have a dream

Che cosa stai facendo per gli altri?
Trovo in un forum questa illuminante riflessione: Bisogna sempre proseguire il cammino della vita con speranza e coraggio. Si dice che la speranza è un sogno fatto ad occhi aperti, allora io mi definisco una sognatrice per questo motivo. Cerco sempre di trovare uno spiraglio di sole in un cielo cupo e nero, cerco coraggio nel saltare l'ostacolo...La vita è fatta di dolori e gioie, cose belle e brutte, purtroppo non possiamo fare niente se non appunto non smettere di sognare e sperare in un domani migliore dell'oggi. Sognare un mondo migliore, avere speranza nel futuro, saper accettare le sventure sono condizioni per avere una vita migliore e non cadere nel pessimismo cosmico. I sogni ci aiutano a  sperare, ci aprono le porte a tutto quello che desideriamo. I sogni ci aiutano a stare bene e sono l’espressione di quello che desideriamo e vogliamo essere. Infine i sogni sono il nutrimento dello spirito. Dopo questa premessa non posso non ricordare nei miei due blog e nel forum [Vivere dopo un cancro allo stomaco (si può!)] che oggi, 28 agosto 2013, ricorre il 50esimo anniversario del famoso discorso «I have a dream» (Ho un sogno),  che Martin Luther King tenne a conclusione di una marcia sui diritti civili a Washington il 28 agosto1963. Invito i docenti a rileggerlo agli studenti quando le scuole riapriranno e i dirigenti scolastici a inserirlo nei siti delle scuole. Martin Luther King era nato ad Atlanta nello stato della Georgia il 15 gennaio 1929, morì assassinato a Memphis il 4 aprile 1968. E' stato un pastore battista come il padre e il nonno, politico e attivista statunitense, leader dei diritti civili.

domenica 25 agosto 2013

La forza dei cancer forum



Cara Rosie, compio una piccola trasgressione a fin di bene. Copio, incollo e li inserisco nel blog i commenti al mio post "Progressione di malattia a livello epatico" di alcuni iscritti al forum riservato "Vivere dopo il cancro allo stomaco (si può!)", senza citare però i nomi. Serve, a mio parere, a far capire, a chi non conosce queste realtà, che i forum di coloro che combattono contro i cancer sono molto utili perchè aiutano pazienti e familiari a contrastare la malattia sia dal punto di vista psicologico sia da quello sanitario, attraverso la solidarietà, l'incoraggiamento e la preghiera (la preghiera di chi ha fede per coloro che non credono o credono poco, è sempre benvenuta) e la conoscenza di terapie e luoghi di cura di eccellenza.

venerdì 23 agosto 2013

Umberto Veronesi: Credo nell'uomo, non in Dio



Gli argomenti sull'esistenza di Dio, sulla morte e sulla sofferenza mi hanno sempre interessato. Ora che sono un 72enne acciaccato e verso la fine della parabola della mia vita, questi temi affiorano nella mia mente con più forza. Quando presiedevo i consigli di classe, ogni tanto "provocavo" i professori su queste questioni. Lo facevo soprattutto per smuovere alcuni docenti che conoscevo come ferventi cristiani, ma anche gli ex sessantottini, perchè avessero una maggiore disponibilità verso gli studenti considerati "lavativi" o con problemi "personali" e "familiari".
Ma prima di parlare della fede degli altri è onesto che dichiari la mia.
Nella fanciullezza, nell'adolescenza sono stato un fervente cattolico, chierichetto e membro delle Associazioni religiose nel mio paese Bagnoli di Sopra (PD). Frequentando la Facoltà di Fisica a Padova negli anni caldi, lavoravo e studiavo, la mia fede ha cominciato a vacillare. Fede e scienza sono, a mio avviso, difficilmente conciliabili, o per lo meno vanno visti in un'ottica nuova. La scienza ti porta ad essere, se non proprio ateo, come la compianta Margherita Hack, alquanto agnostico.
Attualmente sulla verità, anche quella religiosa, ho la posizione di Antonio Machado, poeta spagnolo credente: Tu verdad? No, la Verdad, y ven conmigo a buscarla. La tuya, guàrdatela. [La tua verità? No, la Verità, e vieni con me a cercarla. La tua, tienitela.]
Dopo questa premessa veniamo al titolo del post. L'ultimo post che il prof. Umberto Veronesi ha inserito nel suo blog è intitolato: Credo nell’uomo, non in dio.

mercoledì 21 agosto 2013

Progressione di malattia a livello epatico



Cascata del Sentiero di S. Francesco (Valle Aurina)
Quando mi chiedono: Come stai Giovanni? Rispondo: Giovedì riprendo la chemio!! Non sanno cosa dirmi, i più solleciti mi incoraggiano così: Sei forte, sei l'uomo del monte, vedrai che ce la farai!! Così mi chiamano per la mia passione per la montagna. Il 20 agosto 2013 sono stato da un bravo oncologo dello IOV, dott. Jacopo Pigozzo, collaboratore della dott.ssa Vanna Sileni Chiarion, dopo la settimana di ferie in Valle Aurina (vedi foto), con i referti dell'esame del sangue e della Tac con m.d.c.. Avevo letto che il terzo anno sarebbe stato importante ai fini della recidiva/progressione di malattia, e così è stato!  Dopo vari esami, abbiamo capito (l'ho capito anch'io) che il mio Adenocarcinoma [pT3, pN3,pM0, G2, stadio IV], dopo l'intervento di gastrectomia del 3 dicembre 2010, si è rifatto vivo a livello epatico come si evince dal referto della tac che riporto. Dopo la precedente Tac con m.d.c. e l'ecografia con m.d.c., che lasciava ancora dei dubbi, l'ultima Tac con m.d.c., refertata dallo stesso medico dell'ecografia, li ha dissolti come neve al sole. Inoltre l'ultimo esame del sangue ha messo in evidenza che il marcatore S-CA 19.9 ha continuato la sua ascesa, raggiungendo l'invidiabile quota di  370 kU/L (valori normali tra 0-37), mentre il marcatore S-CEA è diminuito del 29,6% attestandosi a 4,6 ug/L (valori normali 0-5). Ma i marcatori suindicati, dice l'oncologo, da soli non sono attendibili, lo divengono quando sono combinati ad altri esami. Giovedì 22.08.2013 comincerò la chemio utilizzando il port a cath nuovo di zecca che mi hanno inserito (ho fatto il primo lavaggio con soluzione eparinata).
Non avendo ancora l'esito dell'esame del recettore HER2, spero di averlo per il 22 agosto, la terapia chemioterapica per il momento si baserà sul cisplatino + capecitabina. Se Her2 sarà positivo verrà utilizzato anche il trastuzumab.

Essendo l'obiettivo dei mortali aggiungere giorni ai giorni, spero di poter campare ancora un po' in condizioni accettabili.

sabato 3 agosto 2013

Un cancro...da rivedere



Riporto, dopo aver ricevuto il suo consenso, le 11 pagine di riflessioni sul cancro di Enzo, un attivo e simpatico partecipante al gruppo Facebook "VIVERE DOPO IL CANCRO ALLO STOMACO (SI PUO’!)". Ecco la presentazione dell'autore del file dal titolo: Un cancro …da rivedere.

Agli amici del gruppo, l'elaborato è un'analisi etico - sociale della patologia CANCRO attraverso un ventennio di storia, effettuata senza alcuna presunzione, da chi non si è limitato a subirne solo le sue conseguenze ma ne ha osservato anche i fenomeni evolutivi e talvolta involutivi che nel tempo si sono avuti, in relazione ai cambiamenti sociali e di pensiero, al pari dell'innovazione tecnologica che avanzava a grandi passi. Ciò è stato reso possibile da una compartecipazione personale in tutto quello che ha caratterizzato questo lungo periodo, fissando le immagini e collocandole in sequenza logica e rappresentativa di uno stato mentale e sociale che ha toccato vari punti del problema, senza tuttavia arrivare ad una risoluzione......definitiva.
Riporto alcune frasi copiate a pag. 10. Anch'io ho ragionato sullo staging e grading del cancer che ti appioppano all'inizio;  mutatis mutandis, mi riporta alla mente il numero tatuato sul braccio dai nazisti nei lager.