giovedì 17 novembre 2011

Randy Push: Sto morendo e mi sto divertendo


Randy Pausch con la moglie e i tre figli
Trovo (vedi qui) nella puntata speciale di Caritas Ticino, dedicata alla rubrica “La vita allo specchio” con protagonista la morte, che, da tragedia irrimediabile, diventa parte della vita, motore per amarla ancora di più (la vita). 
Quattro spunti sollecitano Graziano Martignoni, filosofo, psichiatra, pensatore già ospite spesso di Caritas Insieme, a rispondere sul tema. 
Il filmato, che si può vedere nel sito,  è un bel servizio sulla "Last lesson" di Randy Pausch.
Randy Pausch, nome completo Randolph Frederick Pausch (Baltimore, 23 ottobre 1960  – Chesapeake, 25 luglio 2008), è stato un informatico statunitense.

Era professore di informatica, interazione uomo-computer e design presso la Carnegie Mellon University (CMU) di Pittsburgh, Pennsylvania.

Il 19 settembre 2006, gli è stato diagnosticato un cancro al pancreas metastatizzato. Sottoposto ad intervento chirurgico palliativo e chemioterapia, è rimasto attivo e vigoroso fino alla fine del 2007. È morto all'alba del 25 luglio 2008.
L'ultima lezione di Randy Paush filmata all'università Carnagie Mellon University, è disponibile su youtube (in inglese): clicca qui
Per vedere la versione con la traduzione scritta in italiano dei 76 minuti del video: clicca qui

Ringrazio Pierpaolo Betteto, presidente di (HIAMA), peravermi segnalato il suo lntervento, pubblicato il 28 luglio 2008 sul forum del Corriere della sera a ricordo di Andy:
E' andato Randy Pausch... il professore americano salito alla cronaca per aver lottato con il tumore e per aver cercato di rendere pubblico e spettacolare il suo status di malato terminale! Le motivazioni per cui, questo 47enne sia diventato nell'arco di pochi mesi uno dei 100 personaggi piu' influenti degli stati uniti, (è la rivista TIME che lo dice), sono legate non credo tanto alle sue affermazioni, che magari noi vediamo come ovvie o semplici, ma al fatto che le dicesse e che amasse la vita così tanto uno che ne aveva così poca davanti a se!
Lui sembra volesse lasciare un segno non tanto per protagonismo, ma affinchè i suoi bambini da grandi capissero e si rendessero conto bene dei sentimenti e di ciò che il loro papà provava e che ora non potevano comprendere.. non bastava un video o degli scritti..lui voleva urlarlo al mondo intero.
Ho mandato a tutti i miei commilitoni e amici il link su Randy, plaudendo alla sua voglia e forza vitale.. diverse volte in occasione di convegni o incontri ho utilizzato la sua frase forte: "sono un malato terminale, ma vi dico che sono più in forma della gran parte di voi!" io non ho fatto le flessioni, ma credo che l'impatto sulla platea è stato forte ugualmente!
Non sono se siamo come in guerra, e Randy non è un altro soldato colpito da fuoco nemico....ma troppi ne abbiamo perduti, troppi! Ho perso perfino il conto..ed io ho un orizzonte piccolissimo, ho una trincea sulla cima di un monte che non ha nemmeno un nome e rispetto al conflitto mondiale è davvero ben poca cosa.. ma lotto e resisto! Mi piacerebbe che non servisse mostrare la foto della propria famiglia davanti al congresso americano indicando questa è la mia vedova..per far aumentare i fondi per la lotta ai tumori e le donazioni! Ma ho bisogno di credere che prima o poi questi mali si debelleranno, ho bisogno di sperare che prima di finire le provviste e le cartucce... venga qualcuno su questo monte in questa trincea e mi dica:"Vieni giù, la guerra è finita!" Mi unisco a quanti hanno sognato questo momento in tutte le guerre!

Pierpaolo

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