domenica 30 settembre 2012

Informazioni: State of the art - Oncology in Europe

Nel sito http://www.startoncology.net/site/ si può leggere una descrizione scientificamente valida ed esauriente del carcinoma gastrico.
START è uno strumento per la definizione dello stato dell’arte relativo al trattamento oncologico. Il Progetto è attualmente in fase di completamento e, una volta ultimato, conterrà un capitolo per ogni neoplasia maligna, unitamente a capitoli su tematiche correlate (per es., supporto nutrizionale, terapia del dolore). Nell’Indice sono elencati i capitoli già disponibili, all’interno dell’Area Professionale e dell’Area Pubblica. Cliccando sul titolo del capitolo selezionato, sarà possibile accedere alla versione aggiornata alla data riportata. Ogni capitolo viene aggiornato con scadenza annuale. I capitoli in fase di aggiornamento sono indicati come “temporaneamente non disponibili in quanto in fase di aggiornamento”. 

Il progetto START


START è uno strumento "evidence-based", destinato agli specialisti che operano in campo oncologico, per i quali intende rappresentare un supporto nella prassi oncologica quotidiana. START è liberamente accessibile su Internet.
START non è una serie di linee-guida per la pratica clinica. Queste ultime sono, generalmente, concepite per uno specifico contesto geografico e formulate anche secondo criteri di costo/efficacia. Al contrario, START è piuttosto incentrato su criteri di efficacia e le opzioni diagnostiche e terapeutiche indicate sono elaborate in modo da combinare la conoscenza oggettiva con la competenza clinica. Naturalmente, START può essere utilizzato quale strumento di riferimento per la realizzazione di linee-guida per la pratica clinica.
START è evidence-based: è, infatti, formulato secondo una coerente metodologia originale. Tuttavia, START contiene anche aspetti critici e informazioni descrittive, volutamente inseriti per incoraggiare una decisione clinica individualizzata per ogni singolo paziente (possibilmente una decisione clinica esplicita, anche quantitativamente).
START è un progetto indipendente, fondato nel 1995 come programma indipendente all’interno della Scuola Europea di Oncologia. Da settembre 2002, START è uno dei servizi offerti da Alleanza Contro il Cancro, l’organizzazione degli istituti italiani di ricerca oncologica, promosso dal Ministero della Salute. Alleanza Contro il Cancro ha un portale, attraverso il quale è possibile accedere a START gratuitamente.
Il Team di START comprende alcuni Editor interni, ognuno dei quali è responsabile del processo di realizzazione e aggiornamento di uno o più capitoli. Gli Editor fondatori compongono lo Steering Committe, che ha compiti organizzativi. Il Comitato Scientifico supervisiona lo stato d’avanzamento lavori del progetto. Esso è costituito da rappresentanti di Alleanza Contro il Cancro, rappresentanti delle Società scientifiche oncologiche europee che partecipano al progetto, e dai membri dello Steering Committee.
Ogni capitolo di START è il risultato di un ben definito processo di collaborazione interna. La prima bozza viene assemblata da un Editor interno, sulla base dei contributi di tutti gli Autori di quel capitolo. Se necessario, l’Editor interno può designare un Associated Editor, selezionato tra gli esperti Europei. Questa prima versione è formulata con un approccio evidence-based, in collaborazione con l’Editor Statistico. Il capitolo viene quindi sottoposto a uno o più esperti europei nel campo specifico, che svolgono il ruolo di Revisori del capitolo. Dopo il processo di revisione, il capitolo può essere pubblicato on-line, dove tutti gli Editor, Autori e Revisori vengono citati. I capitoli di START possono offrire lo spunto per delle iniziative di validazione su scala europea, realizzabili all’interno di progetti ad hoc, che possono coinvolgere diverse entità (Società scientifiche europee, gruppi collaborativi di ricerca clinica, etc), tutte menzionate sul sito stesso. I risultati di tali iniziative possono anche rendere necessarie successive modifiche ai capitoli. Se necessario, anche modifiche o aggiornamenti minori possono essere apportati, sempre sotto la supervisione e responsabilità dell’Editor. Ogni capitolo deve essere integralmente aggiornato con scadenza regolare una volta all’anno. L’aggiornamento risulta dalla collaborazione di Editor e Revisori.

Informazioni: Cancro gastrico ereditario diffuso (HDGC)


Sono convinto che i pazienti debbano essere informati sulle patologie oncologiche con umanità, gradualità e con messaggi di speranza. Questo blog è gestito da Giovanni che non è un medico, sono un laureato in fisica, un preside pensionato, un volontario gastrectomizzato di (Chiama) Informazione come cura. Sono alla ricerca di informazioni mediche attendibili ricavate da siti di Aziende Ospedaliere, da ASL e da Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS). Tali informazioni non possono essere usate come autocura, è sempre necessaria la consulenza di uno specialista in medicina. 
La seguente informazione proviene  dall'IRST.
Ad integrazione del post  No-stomach-for-cancer-2012-walk, trovo nel sito dell'Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (I.R.S.T.) S.r.l.  (Sede legale: 47014 Meldola (Forlì-Cesena), Via Piero Maroncelli, 40 - Si possono prenotare visite in convenzione) questo counselling genetico sui Criteri diagnostici di predisposizione per cancro gastrico ereditario diffuso (HDGC - Hereditary diffuse gastric cancer).
Il sospetto di avere un rischio ereditario ai tumori dello stomaco si dovrebbe avere se sussistono uno o più condizioni dell'elenco sottostante in cui sono indicati i sei criteri di selezione delle famiglie candidate al test genetico:
1.  due o più casi di cancro gastrico in una famiglia, con almeno un caso di cancro gastrico diffuso diagnosticato prima dei 50 anni;
2.  tre o più casi di cancro gastrico in una famiglia, diagnosticati ad ogni età, con almeno un caso documentato di cancro gastrico diffuso;
3.  un individuo della famiglia a cui sia stato diagnosticato un cancro gastrico diffuso prima dei 45 anni di età;
4.  un individuo della famiglia a cui sia stato diagnosticato sia un cancro gastrico diffuso sia un cancro lobulare della mammella;
5.  un membro della famiglia a cui sia stato diagnosticato un cancro gastrico diffuso ed un altro membro con un cancro lobulare della mammella;
6.  un membro della famiglia a cui sia stato diagnosticato un cancro gastrico diffuso ed un altro membro con un cancro al colon ad anello con castone. 
Se sussistono uno o più criteri di questo tipo è consigliata una consulenza genetica e, eventualmente, in funzione di quanto emerso da tale consulenza il test molecolare del gene CDH1. In base ai risultati di questa indagine il medico genetista potrà consigliare eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici o indirizzare a percorsi di prevenzione specifici. Vi ricordiamo che siamo a vostra disposizione per quasiasi chiarimento ed ulteriore informazione (segue elenco di medici e biologi). 

giovedì 27 settembre 2012

Dolore burocratico

Per leggere il post sul dolore burocratico, clicca qui.
Il dolore burocratico non dovrebbe esistere per nessuno ma soprattutto quando siamo in presenza di un  malato oncologico. Deve sopportare già molti dolori: quello fisico, psicologico, spirituale e sociale.
Trovo nella relazione di Di Chiara Mastroianni, Adriana Pignatelli e  Chiara Taboga, questa sintesi sulla definizione dei vari dolori, che sommati danno luogo al dolore totale.
In ambito oncologico, ma non solo, il malato, in particolare quello terminale, si caratterizza da qualsiasi altro tipo di paziente per lo svilupparsi e l’aggravarsi di una particolare e complessa condizione prodotta da un insieme di sofferenze strettamente interconnesse sebbene di diversa origine che è stata definita dolore totale. Esso è la sommatoria di dolore fisico, psichico, sociale e spirituale.
Il dolore fisico: si intendono tutti quei problemi che originano dal corpo causati direttamente dall’azione della malattia o indirettamente dalla terapia antineoplastica, dallo stato di cachessia, dalle necessità assistenziali connesse alla perdita di funzioni fisiche.
Il dolore psichico: scaturisce dalla reazione che la psiche, l’io di ciascun uomo, ha nei confronti del progredire della malattia e dell’imminenza della morte. Questa sofferenza si esprime attraverso ansia, aggressività, depressione, paura.
Il dolore sociale: si manifesta con l’alterazione e la perdita dei ruoli che normalmente la persona ricopre. La malattia stravolge completamente tutto l’assetto familiare, lavorativo, determinando la perdita dello status sociale e del benessere economico.
Il dolore spirituale: deriva dalla consapevolezza di avvicinarsi alla fine, alla morte. Tutto ciò determina un profondo disagio, (più o meno presente a seconda della persona) che conduce il più delle volte alla crisi o al crollo di quei valori, sia religiosi che laici, alla base del comportamento e delle scelte di vita del malato.
Dolore burocratico: il malato e la famiglia sin dall'inizio della diagnosi si ritrovano in una spirale burocratica fatta di code negli ospedali, nelle sale d'aspetto, negli uffici per avviare pratiche di invalidità, d'accompagnamento, di fornitura di ausili, periodi lunghi di attesa per eseguire indagini diagnostiche  o avere il consulto di uno specialista.

mercoledì 26 settembre 2012

No Stomach For Cancer 2012 Walk! (Passeggiata 2012 dell'Associazione Senza Stomaco per un cancro)

Ricevo da Rosie, un'attivissima cancer blogger e scrittrice, questa mail che volentieri posto nel mio blog per far conoscere la "No Stomach For Cancer 2012 Walk!" che si dovrebbe realizzare il 3 novembre in ogni parte del mondo.
Ciao Giovanni, 
sono Rosie, la cancer blogger,  e scusami se per contattarti utilizzo questo indirizzo email che avevi usato quando avevi scritto a Oltreilcancro.
Volevo segnalarti questo post sul mio blog:
http://camdenrosie.wordpress.com/2012/09/20/no-stomach-for-cancer-2012-walk/  perché ho pensato che magari potrebbe interessare anche te.
Se vuoi partecipare fammi sapere, sarebbe un bel modo per conoscerci!
Per ora stiamo organizzando, ma spero proprio che la cosa si concretizzi al 100%. Un caro saluto Rosie

Cara Rosie, non so se potrò venire a Milano alla passeggiata che state organizzando, sicuramente avete tutta la mia solidarietà e mi prodigherò per diffonderla.

lunedì 24 settembre 2012

Come far "impazzire" un farmacista


I protagonisti di questa storia vera e allucinante sono: un Signore 71enne, un Medico di Medicina Generale (MMG) e un farmacista. Attori occulti sono: il Ministro della Salute, il Governo, il Parlamento e le case farmaceutiche. 
Ecco la storia! Il signore 71enne si reca dal suo MMG per farsi prescrivere: due farmaci di fascia A con ricetta rossa a carico del SSN (due scatole  per ogni farmaco, totale quattro scatole) e un farmaco di fascia C con ricetta bianca a carico del paziente. Il MMG compila due ricette rosse (in ogni ricetta ci possono stare al massimo tre scatole) con l'indicazione del principio attivo (da cui dipende l’azione curativa vera e propria), tra parentesi scrive anche il nome commerciale e le quantità di principio attivo. Aggiunge di suo pugno, cosa mai vista, la dicitura: con gli stessi eccipienti (l'eccipiente è la sostanza priva di ogni capacità terapeutica che può avere la funzione di proteggere il principio attivo da altre sostanze chimiche, facilitarne l’assorbimento da parte dell’organismo, oppure mascherare eventuali odori o sapori sgradevoli del farmaco stesso).

sabato 15 settembre 2012

Informazione come cura: Cancro della prostata


L'Associazione "(Chiama) Informazione come cura", alla quale aderisco, crede che l'informazione aiuti le persone a capire come e dove curarsi e di conseguenza contribuisce anche a migliorare la qualità dei servizi e il rapporto con i medici. Un paziente informato, ma consapevole che la competenza è dell'oncologo che ha scelto e che non esiste in questo campo l'automedicazione, è preferibile ad un paziente che ignora. Attenzione, però,  l'informazione che si ricava dai media ha sempre bisogno di essere verificata, controllata e approfondita.
Ciò premesso, ecco come hanno trattato lo stesso argomento, il carcinoma prostatico, due articoletti che ho trovato nella rassegna stampa dell'Istituto Oncologico Veneto (IOV) del 12.08.12.
Nella rubrica "Parlano di noi", trovo due articoli apparsi rispettivamente sul Gazzettino Padova e sul Mattino di Padova che trattano del Cancro alla prostata. Punto di partenza è la relazione dell'oncologo Umberto Basso dell'Oncologia medica 2 diretta dalla dott.ssa Vanna Chiarion Sileni. E' interessante l'interpretazione e la descrizione della stessa notizia fatta da due giornalisti di due testate diverse. Nell'articolo di Federica Cappellato del Gazzettino si parla del principio attivo della nuova medicina il cabazitaxel, mentre in quello del Mattino fa. p. parla di un "ingrediente segreto" frutto di una ricerca italiana finanziata dalla casa farmaceutica francese Sanofi Aventis.
Ho fatto, quindi, una ricerca sui dati forniti con i seguenti risultati:
Se desideri vedere le slide che il dott. Basso ha presentato al “Corso Introduttivo alla Oncologia Geriatrica” tenutosi all'Istituto Palazzolo - Fondazione Don Carlo Gnocchi ONLUS, Milano, 27 - 29 maggio 2010 sul tema del carcinoma della prostata nell'anziano, clicca qui.
Altre utili informazioni sul carcinoma della prostata puoi trovarle su Wikipedia, clicca qui.
Se vuoi approfondire la conoscenza del farmaco che ha come principio attivo il cabazitaxel, clicca qui.

Testata: GAZZETTINO PADOVA   (Pagina:8)
mercoledì 12 settembre 2012   
Tumore alla prostata, 100 casi all'anno 
(F.Capp.) Il tumore della prostata, che rappresenta circa il 20 per cento dei tumori maligni diagnosticati nell'uomo, colpisce ogni anno circa 4.000 veneti. Cento i nuovi pazienti, prevalentemente con malattia avanzata, che si presentano all'attenzione dello Iov. Un numero che è destinato a crescere, complice l'aumento dell'età media. Oggi, per i casi più gravi che non rispondono più al trattamento con la terapia ormonale e manifestano una progressione della malattia anche dopo la terapia con docetaxel, lo standard di prima linea, è disponibile anche in Italia cabazitaxel, una molecola che ha mostrato un'elevata capacità di inibire la divisione cellulare delle cellule tumorali non più sensibili alla terapia. Ne ha parlato ieri il dottor Umberto Basso, oncologo dello Iov: «In buona parte dei casi si tratta di neoplasie a lenta evoluzione, tuttavia esistono anche forme molto aggressive, a diffusione precoce».

Testata: MATTINO DI PADOVA  (Pagina: 22)
mercoledì 12 settembre 2012     
Cancro alla prostata un farmaco per la metastasi            
CURA INNOVATIVA
Da oggi i quattromila veneti colpiti da cancro alla prostata hanno un'arma in più per sconfiggere il tumore. Lo staff di specialisti dell'Iov ha dato avvio ad un nuovo programma di cura che prevede l'utilizzo di un mix di farmaci di ultimissima generazione, che ha come "ingrediente segreto" una nuova molecola (frutto di una ricerca tutta italiana finanziata da Sanofi-Aventis) in grado di «fornire un beneficio in termini di sopravvivenza anche nelle fasi più avanzate della neoplasia». Dopo il protocollo sperimentale, che ha coinvolto dieci pazienti dello Iov, ora il nuovo farmaco è a disposizione dei malati veneti. «Il tumore prostatico», spiega l'oncologo Umberto Basso, «è una patologia a lenta evoluzione e in Veneto si stima che il 90% delle persone colpite sia ancora in vita a cinque anni dalla diagnosi. Non mancano però forme molto aggressive. Il nuovo farmaco è il primo chemioterapico ad aver dimostrato un beneficio in termini di sopravvivenza nei pazienti colpiti da cancro metastatico». (fa.p.)