sabato 15 settembre 2012

Informazione come cura: Cancro della prostata


L'Associazione "(Chiama) Informazione come cura", alla quale aderisco, crede che l'informazione aiuti le persone a capire come e dove curarsi e di conseguenza contribuisce anche a migliorare la qualità dei servizi e il rapporto con i medici. Un paziente informato, ma consapevole che la competenza è dell'oncologo che ha scelto e che non esiste in questo campo l'automedicazione, è preferibile ad un paziente che ignora. Attenzione, però,  l'informazione che si ricava dai media ha sempre bisogno di essere verificata, controllata e approfondita.
Ciò premesso, ecco come hanno trattato lo stesso argomento, il carcinoma prostatico, due articoletti che ho trovato nella rassegna stampa dell'Istituto Oncologico Veneto (IOV) del 12.08.12.
Nella rubrica "Parlano di noi", trovo due articoli apparsi rispettivamente sul Gazzettino Padova e sul Mattino di Padova che trattano del Cancro alla prostata. Punto di partenza è la relazione dell'oncologo Umberto Basso dell'Oncologia medica 2 diretta dalla dott.ssa Vanna Chiarion Sileni. E' interessante l'interpretazione e la descrizione della stessa notizia fatta da due giornalisti di due testate diverse. Nell'articolo di Federica Cappellato del Gazzettino si parla del principio attivo della nuova medicina il cabazitaxel, mentre in quello del Mattino fa. p. parla di un "ingrediente segreto" frutto di una ricerca italiana finanziata dalla casa farmaceutica francese Sanofi Aventis.
Ho fatto, quindi, una ricerca sui dati forniti con i seguenti risultati:
Se desideri vedere le slide che il dott. Basso ha presentato al “Corso Introduttivo alla Oncologia Geriatrica” tenutosi all'Istituto Palazzolo - Fondazione Don Carlo Gnocchi ONLUS, Milano, 27 - 29 maggio 2010 sul tema del carcinoma della prostata nell'anziano, clicca qui.
Altre utili informazioni sul carcinoma della prostata puoi trovarle su Wikipedia, clicca qui.
Se vuoi approfondire la conoscenza del farmaco che ha come principio attivo il cabazitaxel, clicca qui.

Testata: GAZZETTINO PADOVA   (Pagina:8)
mercoledì 12 settembre 2012   
Tumore alla prostata, 100 casi all'anno 
(F.Capp.) Il tumore della prostata, che rappresenta circa il 20 per cento dei tumori maligni diagnosticati nell'uomo, colpisce ogni anno circa 4.000 veneti. Cento i nuovi pazienti, prevalentemente con malattia avanzata, che si presentano all'attenzione dello Iov. Un numero che è destinato a crescere, complice l'aumento dell'età media. Oggi, per i casi più gravi che non rispondono più al trattamento con la terapia ormonale e manifestano una progressione della malattia anche dopo la terapia con docetaxel, lo standard di prima linea, è disponibile anche in Italia cabazitaxel, una molecola che ha mostrato un'elevata capacità di inibire la divisione cellulare delle cellule tumorali non più sensibili alla terapia. Ne ha parlato ieri il dottor Umberto Basso, oncologo dello Iov: «In buona parte dei casi si tratta di neoplasie a lenta evoluzione, tuttavia esistono anche forme molto aggressive, a diffusione precoce».

Testata: MATTINO DI PADOVA  (Pagina: 22)
mercoledì 12 settembre 2012     
Cancro alla prostata un farmaco per la metastasi            
CURA INNOVATIVA
Da oggi i quattromila veneti colpiti da cancro alla prostata hanno un'arma in più per sconfiggere il tumore. Lo staff di specialisti dell'Iov ha dato avvio ad un nuovo programma di cura che prevede l'utilizzo di un mix di farmaci di ultimissima generazione, che ha come "ingrediente segreto" una nuova molecola (frutto di una ricerca tutta italiana finanziata da Sanofi-Aventis) in grado di «fornire un beneficio in termini di sopravvivenza anche nelle fasi più avanzate della neoplasia». Dopo il protocollo sperimentale, che ha coinvolto dieci pazienti dello Iov, ora il nuovo farmaco è a disposizione dei malati veneti. «Il tumore prostatico», spiega l'oncologo Umberto Basso, «è una patologia a lenta evoluzione e in Veneto si stima che il 90% delle persone colpite sia ancora in vita a cinque anni dalla diagnosi. Non mancano però forme molto aggressive. Il nuovo farmaco è il primo chemioterapico ad aver dimostrato un beneficio in termini di sopravvivenza nei pazienti colpiti da cancro metastatico». (fa.p.)

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