martedì 31 dicembre 2013

Se la vita in realtà non esiste, il mio cancer è un concetto, una percezione o una realtà!?



A. Einstein
Che cos'è la vita, anzi la vita esiste? Esiste una definizione della vita? Che differenza c'è tra un essere animato e inanimato? Sono domande che interpellano la filosofia, la religione e la scienza. Su scientificamerican.com del 2 dicembre 2013, nel blog del giovanissimo giornalista scientifico newyorkese Ferris Jabr, e non nella rivista come alcuni hanno scritto, è apparso un post dal titolo"Why Life Does Not Really Exist" che cerca di rispondere a queste domande. Potete trovare la traduzione nella pagina web  "LeScienze.it", edizione italiana di "Scientific American" con il titolo: Perché la vita, in realtà, non esiste
Per approfondire si legga anche:
La vita esiste? Approfondimento di Leonetto su Critica Scientifica
Pennetta ha dedicato al post questo articolo su Critica Scientifica.
L’ultima trovata: la vita non esiste. Il mondo inondato di nichilismo e lo stupore per dio che si fa uomo, dal blog di Antonio Socci.  Nella foto è riportato l'aforisma di A. Einstein: "A question that sometimes drives me hazy: am I or are the others crazy?” ( La domanda che a volte mi lascia confuso è: sono pazzo io o sono pazzi gli altri?). A Giovanni viene da rispondere: Se gli altri sono tanti, il dubbio che sia  pazzo me lo debbo porre.

lunedì 30 dicembre 2013

Pensieri di un paziente oncologico dedicati a chi assiste




“Assistenza ai malati in un ospedale”
(Chiesa di San Giuliano a Savigliano)
Un amico virtuale del Forum “Vivere dopo il cancro allo stomaco si può” ha postato questa riflessione. L'ho trovata molto bella, umana, ricca di sentimenti e di emozioni; gli ho chiesto di poterla condividere anche nel mio blog, ha acconsentito.
“Sono seduto sul divano; la borsa dell’acqua calda sullo ex stomaco. La coperta di lana mi avvolge. CHE scena deprimente.
TU giri nella stanza per sgombrarla dalla grande colazione, ogni tanto mi guardi e sorridi. Fino a tre mesi fa lo facevamo insieme ed era bello prenderci in giro o cercare di fare il lavoro dell’altro. Ora, specie dopo il ciclo di chemio non posso toccare nulla che sia freddo ed il mio intestino pretende che stia al caldo, dopo mangiato.

mercoledì 25 dicembre 2013

Valter Giantin "Stamina: tra cuore e scienza"

dott. Valter Giantin
L'amico Valter Giantin,  geriatra presso la Clinica Geriatrica di Padova, mi ha inviato il suo interessante e approfondito articolo, del 25.08.2013, pubblicato sul quotidiano on line  Città Nuova, che volentieri segnalo sul blog, dal titolo: "Stamina: tra cuore e scienza".
Sottotitolo: L'Italia è divisa. Medici e scienziati sono sempre più scettici sui risultati (e i costi) della cura proposta dalla Stamina Foundation, mentre le famiglie si rivolgono ai tribunali per ottenere comunque le cellule trattate con il metodo Vannoni.
Dal 25.08.2013 la questione tra precipitando e ho preso  spunto dall'articolo del dott. Giantin per approfondire l'argomento. Per  capire in cosa consiste il metodo Stamina vi invito a leggere la pagina di Wikipedia piena di notizie sia sul metodo che sull'autore Davide Mannoni (laureato in storia e filosofia, professore associato di Psicologia della comunicazione all'Università di Udine), clicca qui.

sabato 21 dicembre 2013

Science: "Per che cosa verrà ricordato il 2013 nel campo della scienza? L'Immunoterapia del Cancro"




Science: Innovazione dell'anno,
Immunoterapia del Cancro,
Cellule T all'attacco
Science, assieme a Nature, è una delle più prestigiose riviste scientifiche. Le notizie che vengono pubblicate su queste riviste sono di qualità e attendibili. Mi ha molto interessato, perché riguarda molti pazienti oncologici e in particolare anche il sottoscritto (sto sperimentando l'ipilimumab), l'articolo su Galileo (Giornale della Scienza) di  Anna Lisa Bonfranceschi, pubblicato il 20 Dicembre 2013,  dal titolo: Science, le migliori scoperte del 2013.
Nella classifica delle 10 scoperte scientifiche più importanti del 2013, Science, ha messo al primo posto "Cancer Immunotherapy" (Immunoterapia del Cancro). Si tratta, scrive la rivista Science, di un paradigma del tutto diverso nella lotta ai tumori, che non ha come target le cellule cancerogene come avviene nella chemioterapia tradizionale, ma che dovrebbe invece sorvegliare l’omeostasi del corpo e proteggerlo dai pericoli: il sistema immunitario.
Per che cosa verrà ricordato il 2013 nel campo della scienza? La rivista Science e il suo editore, l’American Association for the Advancement of Science, non hanno dubbi: il vero passo in avanti nel panorama scientifico è stato compiuto quest’anno dall’immunoterapia del cancro, ovvero da quei trattamenti che usano le cellule e le armi del sistema immunitario per combattere i tumori.

venerdì 20 dicembre 2013

Steve Dang possiede il gene CDH1 mutato: è in attesa di essere gastrectomizzato



Kate, Evangeline e Steve
Nel sito di "No Stomach for Cancer" (NSFC), alla fine dell'articolo che ho tradotto nel precedente post, trovo un link che rinvia al blog di Steve Dang, un americano che ha impattato con il gene CDH1 mutato. Egli è in attesa di essere gastrectomizzato. Vive a San Jose in California. Nella pagina twitter si definisce: Seguace di Gesù, marito, padre, pastore, aspirante triatleta e appassionato di moto. Food truck follower. Fan di buone storie e della Oakland Athletics, squadra  professionistica di baseball della Major League Baseball (MLB), con sede a Oakland, California.
Steve Dang si è laureato alla Fuller Theological Seminary e alla Azusa Pacific University (BA - Studi biblici e Christian Ministries). Lui e sua moglie Kate s'incontrarono all'ultimo anno del liceo, sono stati insieme dal 2002 e si sono sposati nel 2008. Nel 2012 è nata Evangeline Allison Dang. Kate è stata un'infermiera dal 2006 e Steve serve come Pastore presso la Calvary Church di Los Gatos dal 2008. Nel post successivo, del 20 dicembre 2013, Steve racconta della gastroscopia che ha fatto e dell'ultimo tour gastronomico che intende fare prima dell'intervento chirurgico.

La mutazione del gene CDH1 causa il cancro allo stomaco: Come si eredita?



Dalla molecola alla proteina
In Italia la gastrectomia preventiva per evitare l' Hereditary Diffuse Gastric Cancer (HDGC) causato dalla mutazione del gene CDH1 comincia ad essere esaminata. Negli Stati Uniti soprattutto ma anche in altri paesi, è da tempo che viene praticata. La letteratura sull'argomento in Italiano  è molto scarsa, quindi si deve ricorrere a siti stranieri, in particolare americani. Chi volesse approfondire l'argomento può leggere, nel sito dell'Associazione "No Stomach for cancer" (NSFC), un articolo (per non specialisti) dal titolo:  CDH1 gene mutation causes stomach cancer: How is it inherited? (La mutazione del gene CDH1 causa il cancro allo stomaco: Come si eredita?)
Sottotitolo: CDH1 Mutations and Inheritance (Mutazione del gene CDH1 ed ereditarietà)
Autore: Amy Stettner, MS, CGC, Genetic Counselor, Madison, WI.

sabato 14 dicembre 2013

Lettera a Gesù Bambino di Fosca, paziente oncologica



Lettera a Gesù Bambino di Fosca, paziente oncologica
Dedico questo post di Natale a tutti i pazienti oncologici, agli amici delle Associazioni Chiama e IASI, agli amici del Forum "Vivere senza stomaco dopo un cancro allo stomaco (si può!)" e dell'Associazione, Vivere senza stomaco si può (mi iscriverò), in particolare lo dono all'amica Fosca che ci mandato questa bella letterina a Gesù Bambino (vedi foto sopra).
Carissima, sono doni importanti quelli che chiedi per te e per noi, mi auguro che siano esauditi perché chi possiede questi sentimenti evidenzia un cuore da fanciullina e merita di vivere a lungo. 
Lettera a Gesù Bambino di Fosca:
Stanotte non ho dormito …sono i farmaci ...così pensavo ...e ho pensato di scrivere una lettera a Gesù bambino come facevo da piccola... "Caro Gesù quest'anno come dono ti chiedo la serenità, di vedere in ogni giorno qualcosa di buono che lenisca un po' le sofferenze e le preoccupazioni, il dono della condivisione, il dono di vedere il sole anche se sono circondata dalla nebbia, il dono di sostenere chi soffre e non fuggire, il dono di vivere...ecco Gesù questo ti chiedo e di poterlo condividere con i tanti amici di questo forum in cui ci sentiamo una famiglia."

6° Round del match "Giovanni vs. Recidiva epatica"



Prima pagina del questionario
Giovedì 5 dicembre mi hanno somministrato la seconda dose di Ipilimumab da 800 mg. Il giorno prima avevo fatto gli esami del sangue in modo che i risultati fossero disponibili alla mattina del 5.12.2013; la sperimentazione prevede esami del sangue più complessi rispetto alla cura tradizionale. Ho compilato anche il questionario di otto pagine, previsto per chi fa sperimentazione; riporto la prima e l'ultima pagina per far capire di che cosa si tratta. Forse mi sono trattato troppo bene, ho valutato la mia situazione con 7 su 10. Ho effettuato la visita oncologica e i bravi oncologi mi hanno detto che gli esami erano compatibili, nonostante diversi asterischi, con la somministrazione del 2° ciclo, parte 1 di Ipilimumab (vedi l'esito di alcuni esami). Mi sono accomodato nella stanza n. 8 del day hospital, vicino all'ambulatorio sperimentale (in totale ci sono 8 stanze per un totale di 42 posti), dove nell'arco della giornata si alternano più di 100 persone.

venerdì 13 dicembre 2013

Prof. Giuseppe Opocher: Tumori familiari, ereditari e sporadici



Una squadra di scienziati a caccia dei segreti del Dna. Giuseppe Opocher, professore ordinario di Endocrinologia, è il responsabile dell’Unità tumori ereditari dell’Istituto Oncologico Veneto (IOV). In particolare con Francesca Schiavi, Stefania Zovato e Francesca Boaretto, dà vita alla task-force che lavora sui tumori endocrini ereditari.
Dice Paolo Pietro Bianchi, direttore dell'unità di Chirurgia mini invasiva all'Istituto Europeo di Oncologia di Milano: Bisogna fare attenzione ai termini che sembrano «sinonimi». Con il termine «familiarità» si intende, infatti, un maggior rischio, all'interno di un gruppo familiare, di sviluppare una malattia. Ma non si deve confondere questo «maggior rischio», con l’«ereditarietà». Le malattie ereditarie sono quelle geneticamente trasmesse: questo significa che vi sono alcune mutazioni a livello del Dna che vengono trasmesse da uno o da entrambi i genitori alla prole secondo le leggi della genetica.
Il cancro gastrico ereditario diffuso, ad esempio, è legato a una mutazione di un gene identificato come CDH1, si manifesta prima dei cinquant’ anni ed è decisamente molto raro. In generale, tutti i tumori hanno una «familiarità»: vuole dire che alcuni gruppi familiari hanno una percentuale maggiore di sviluppare tumori di diversa origine o dello stesso organo. Peraltro, il rischio legato alla familiarità è molto basso e aumenta in base al numero di familiari affetti dalla malattia. Chi si trova a vivere questa situazione deve semplicemente fare controlli più frequenti rispetto al resto della popolazione.

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Se prendiamo ad esempio il cancro alla mammella, abbiamo che il tumore ereditario varia tra il 5-10 % caratterizzato da mutazioni genetiche che si trasmettono a discendenti (BRCA1, BRCA2, BRCAX); tumore familiare varia tra il 15-20% descrizione di casi multipli nella stessa famiglia, senza che vi sia una evidente trasmissione della malattia da una generazione alla successiva o sia riconosciuto un gene responsabile; abbiamo alla fine il tumore sporadico (70-75%), correlato a fattori ambientali in individui che non presentano familiarità, né ereditarietà.
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Ora scopro che esiste la  Sindrome di Lynch (o cancro colorettale ereditario non poliposico, o carcinosi ereditaria del colon-retto su base non poliposica, Hereditary Non-Polyposis Colon Cancer - HNPCC) (dal sito dell'AIRC).
È una forma ereditaria di tumore al colon con trasmissione dominante, il che significa che ha una probabilità del 50% di manifestarsi nei figli di chi ne è affetto. Diversamente dalla poliposi adenomatosa familiare, la predisposizione allo sviluppo della malattia non si manifesta con la comparsa di polipi, ma direttamente con lo sviluppo del cancro al colon, in genere intorno ai 45 anni di età. È questa la manifestazione principale della sindrome di Lynch I, mentre quella di tipo II, oltre al tumore al colon, comprende altre possibili neoplasie a livello dell'endometrio, dell'ovaio, dello stomaco, del tratto urinario, dei dotti biliari.

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(Dal sito del Ministero della Salute) Non esiste solo la HNPCC, ma anche la FAP e la MAP.
Esistono diverse condizioni genetiche che predispongono allo sviluppo di tumori colorettali. Le principali sono la sindrome di Lynch o cancro colorettale ereditario non associato a poliposi (Hereditary Non-Polyposis Colorectal Cancer, HNPCC) e la poliposi adenomatosa familiare (Familial Adenomatous Polyposis, FAP). La prima è dovuta a mutazioni costitutive nei geni di riparazione degli errori di appaiamento del DNA (Mismatch Repair, MMR), la seconda a mutazioni nel gene APC. Entrambe queste forme ereditarie si trasmettono in maniera autosomica dominante. Recentemente, è stata identificata una particolare forma di poliposi intestinale a trasmissione recessiva, dovuta a mutazioni del gene MUTYH e denominata poliposi adenomatosa associata a MUTYH (MUTYH-Associated Adenomatous Polyposis, MAP).
Per approfondire, clicca qui e qui 

Diritti dei pazienti oncologici: indennità di accompagnamento per chemio/radio




«Egli [il Signore] perdona tutte le tue colpe, / guarisce tutte le tue malattie;
/ salva dalla fossa la tua vita, / ti corona di grazia e di misericordia,
 / egli sazia di beni i tuoi giorni / e tu ti rinnovi come aquila la tua giovinezza.»
(Dal libro dei Salmi)
Ma il Salmo non basta purtroppo, nel nostro paese per ottenere i diritti bisogna lottare contro la burocrazia!!
Nei siti, nei blog e nei forum dei malati oncologici  si affronta spesso il tema delle prestazioni assistenziali e in particolare dell'indennità di accompagnamento per chi è sottoposto a chemio. Ho cercato anch'io, che non godo di nessuna prestazione assistenziale, di affrontare tali argomenti. Un ruolo fondamentale per le prestazioni assistenziali spetta alla Commissioni per l'accertamento dell'invalidità civile (L. 295/90) dell'handicap (L. 104/92) delle disabilità per il collocamento mirato (L. 68/99) della cecità civile e del sordomutismo e all'INPS. Ad esempio nel sito dell'ULSS16 di Padova trovo: Dal 1 gennaio 2010 le domande per ottenere i benefici in materia di invalidità, cecità e sordità civile, handicap e disabilità, devono essere presentate all'INPS esclusivamente in via telematica.
Le visite per l'accertamento dell'invalidità vengono effettuate dalle Commissioni delle Aziende Sanitarie integrate da un Medico INPS. I verbali di valutazione vengono trasmessi all'INPS per la loro approvazione. Successivamente l'INPS notifica a casa degli interessati i verbali definitivi.


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Comincio con alcune domande e risposte tratte dall'  Oncoguida dell'Aimac
D: Quali sono le provvidenze economiche di natura assistenziale?
R: Pensione di inabilità civile (età lavorativa 18-65 anni) - Assegno di invalidità civile (età lavorativa 18-65 anni) - Indennità di accompagnamento (nessun limite di età) - Indennità di frequenza (età inferiore ai 18 anni) La differenza tra queste indennità è data dalla gravità dello stato invalidante determinato dalla malattia e dall’età del beneficiario.  
D: Nel modulo della ASL è richiesto di barrare una o più caselle che indicano accertamenti di diversa natura. Quali riquadri è bene segnare?
R: Per evitare di doversi sottoporre più volte alla visita medico-legale della ASL è consigliabile chiedere il riconoscimento contestuale dell’invalidità civile (L. 118/1971), dello stato di handicap (L. 104/1992) e, infine, della sussistenza dei requisiti richiesti ai fini del collocamento obbligatorio (L.68/1999). Se ricorrono i requisiti è opportuno contrassegnare anche la richiesta di indennità di accompagnamento (L.18/1980, L.508/1988, D. lgs.509/1988) o di frequenza (L.289/1990).
D: Qual è l’iter da seguire per ottenere l’indennità di accompagnamento? 
R: La domanda deve essere presentata all’Ufficio Invalidi Civili della ASL territorialmente competente (anche contestualmente alla domanda di riconoscimento dello stato di invalidità o di handicap) corredata dalla documentazione clinica e, in particolare, da un certificato medico che contenga la seguente dicitura “persona impossibilitata a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore” oppure “persona che necessita d’assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita” oppure, per i malati di età superiore ai 65 anni, “persona con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età”.
D: A quanto ammonta l’indennità di accompagnamento?
R: L’importo dell’assegno è pari a € 499,27 (anno 2013) per 12 mensilità, è cumulabile con la pensione di inabilità, non è vincolato da limiti di reddito e non è reversibile agli eredi.
D: Quando ha inizio la decorrenza dell’indennità di accompagnamento?
R: Anche per l’indennità di accompagnamento l’effettiva erogazione dell'assegno, che è di competenza dell’INPS, spesso avviene diversi mesi dopo la presentazione della domanda di accertamento dell’invalidità alla ASL, ma il diritto alla prestazione economica matura dal mese successivo alla presentazione di detta domanda. All’atto del primo pagamento l’INPS verserà in un’unica soluzione tutte le mensilità arretrate maggiorate degli interessi legali maturati nel frattempo. Gli assegni successivi, invece, verranno corrisposti mensilmente.

giovedì 12 dicembre 2013

Povero Giovanni, deve lottare per avere l'Eparina



fig. 1 Clexane
Nelle due figure sono riportate le caratteristiche e le indicazioni terapeutiche del Glexane (fig. 1) e della Seleparina (fig. 2), tratte da clicca qui. Racconto in questo post come la burocrazia renda difficile al paziente oncologico reperire l'Eparina. Il 28/10/2013 ho effettuato un ecocolordoppler venoso agli arti inferiori su prescrizione dell'oncologa a seguito del gonfiore alla gamba destra. Ne ho parlato nel post: Perchè dottore mi è venuto un trombo? La dott.ssa che ha eseguito l'esame ha refertato: TVP gemellare DX: nel caso specifico, si suggerisce, anche a discrezione del curante, terapia medica a base di EBPM, 0,8/die, fino al prossimo controllo fra circa tre mesi .
Traduco per i non addetti ai lavori: Trombosi Venosa Profonda (TVP) alla vena gemellare destra (DX), si suggerisce, anche a discrezione del curante, terapia medica a base di Eparina a Basso Peso Molecolare (EBPM), 0,8 ml/die, fino al prossimo controllo fra circa tre mesi. Mi hanno consigliato di antipare il controllo, lo farò quindi il 17 dicembre, dopo 60 giorni invece che dopo tre mesi. Scopro che la specialista è la stessa anche se l'ambulatorio è diverso, spero non sorga un altro problema. Mi rendo conto che la chemio mi rende più aggressivo,  sono allergico alle complicazioni burocratiche e alle persone poco cortesi.

martedì 10 dicembre 2013

Ho un Cancer: Dove vado a farmi curare? Qual é l'ospedale migliore? Quale chirurgo e quale oncologo?




Le persone e i familiari che impattano con il cancro si chiedono, dopo l'iniziale smarrimento: Dove vado a farmi curare? Qual é l'ospedale migliore? Quale chirurgo e quale oncologo?  Può essere utile al riguardo consultare, per chi ha la sventura di avere un cancro, lo: "Sportello Cancro" Corriere della Sera e Fondazione Veronesi.

L'importanza dell'esperienza nella chirurgia pancreatica



Mortalità operatoria e numero di interventi
L'amico Fernando ci ha segnalato che l'ospedale San Raffaele di Milano è all'avanguardia per il tumore del pancreas. L’IRCCS Ospedale San Raffaele è una struttura clinica-scientifica-universitaria di rilievo internazionale e di alta specializzazione per diverse importanti patologie, inaugurata nel 1971 e riconosciuta nel 1972 “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” (IRCCS). Non si può parlare del San Raffaele senza ricordare la figura carismatica e contestata di Don Luigi Maria Verzé (Illasi, 14/3/1920 – Milano, 31/12/2011) è stato un imprenditore e prete italiano della diocesi di Verona, poi sospeso a divinis dal 26 agosto 1964. Si legga anche: Cancro al pancreas. Possibilità di cura migliori nei centri di eccellenza  e Ospedali che curano i tumori epatobiliari e del pancreas.

domenica 8 dicembre 2013

Ricordiamo Mandela

«La nostra gloria più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi ogni volta che cadiamo» (N. Mandela)
Non posso non ricordare nei due blog che curo la figura di Nelson Mandela, morto il 5 dicembre 2013 a 95 anni. Riporto la poesia di Henley che gli teneva compagnia durante i 27 anni di prigionia.
Inserisco anche i link di alcuni articoli apparsi sui media Italiani. Ho messo anche due articoli contro corrente: uno dell'Unità "Disuguaglianze e disoccupazione - Mandela e i sogni traditi" ed uno di tgcom24 "Sudafrica, parenti in guerra per l'eredità di Mandela".

sabato 7 dicembre 2013

Il cancer non guarda in faccia a nessuno: colpisce credenti e atei



Pietro Scoppola
Il cancer non guarda in faccia nessuno, colpisce neonati, bambini, giovani, adulti e anziani.
Non fa distinzione tra ricchi e poveri, tra credenti, agnostici e atei e tra persone bianche, nere, rosse e gialle.
Racconto le riflessioni di un credente morto per un cancer all'età di 81 anni. Nel libro "Un cattolico a modo suo", edizione Morcelliana 2008, Pietro Scoppola (Roma, 14/12/1926 – Roma, 25/10/2007), storico e politico italiano, uno dei principali esponenti italiani del cattolicesimo democratico scrive  nelle ultime pagine a proposito del cancer che lo sta distruggendo: E' una malattia orribile il tumore. Lo senti che ti corrode, che ti mangia da dentro, fa parte di te ma è contro di te. Ti curano ma le cure ti indeboliscono, ti distruggono, alla fine non sai se sono peggio del male. Ecco: voglio dire tutto il male possibile della malattia e della sofferenza che mi procura; sono uno straccio: il male ha attaccato - mi dicono - un linfonodo che non so che cosa sia e mi ha portato via la voce. (….) Lo sapevo già, ma ho realizzato e alla fine ho scoperto che c'è tanto dolore nel mondo di fronte al quale il mio dolore è una piccola cosa. (…)

venerdì 6 dicembre 2013

Prof. Alfredo Garofalo: tumore al peritoneo e la chemioipertermia



Foto e informazioni tratti dal filmato del 2009
Ritengo utile segnalare chirurghi oncologi e oncologi di alto livello perchè, chi impatta con  un cancer, sappia a chi rivolgersi. Condizione necessaria e sufficiente è la professionalità ma non guasta anche un pizzico di umanità. Credo che prof. Alfredo Garofalo, per quanto riguarda la professionalità, sia uno di questi. E' direttore della Divisione di Chirurgia Oncologica dell’Apparato Digerente presso l’Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena di Roma.
Oltre ad esercitare ai  massimi livelli la sua professione, è impegnato nella ricerca e nella  pubblicazione di lavori scientifici ed è tra i massimi esperti del settore, distinguendosi per la sua notevole esperienza nel campo delle neoplasie dell’apparato digerente ad elevata complessità e nel trattamento delle carcinosi peritoneali. Per chi fosse interessato al tumore al peritoneo consiglio di vedere il video trasmesso in una intervista a "Sabato & Domenica" di Rai 1, caricato in data 27/10/2009.
Nel filmato si parla e si vede l'applicazione della chemioipertermia intraperitoneale (CIIP), un trattamento utilizzato nei casi di carcinosi peritoneale, cioè di malattia neoplastica diffusa al peritoneo. Il peritoneo è una membrana che avvolge la maggior parte dei visceri addominali. Chi desidera approfondire la Hiperthermic Intraperitoneal Chemotherapy (HIPEC), la sigla internazionale con cui  si identifica la procedura consistente nella  chemioterapia intraperitoneale ipertermica (In italiano CIIP),   clicchi qui.
Nel sito del prof. Garofalo potete leggere un articolo sul cancer allo stomaco. Per chi fosse interessato alla chemioterapia può leggere il Capitolo 30 -  del libro del prof. Alfredo Garofalo.

domenica 1 dicembre 2013

Perchè sono moderatamente anemico?!



Ho un'anemia moderarata, emoglobina 96g/l
Dal sito:  http://www.hipec.it/
Nel precedente post ho parlato del trombo e abbiamo visto che c'è un legame tra anemia - spossatezza -  trombo. Il 12/11/2013 ho fatto gli esami del sangue prima di iniziare la chemio sperimentale e dopo quattro cicli di cisplatino + capecetibina. L'isomero cis-platino non è in grado di distinguere le cellule cancerose dalle sane e colpisce indiscriminatamente tutte le cellule che incontra (wiki). Ha quindi un effetto tossico non insignificante. Prima di ogni seduta di chemioterapia si ripete l'esame del sangue per  la conta dei globuli bianchi, dei globuli rossi e delle piastrine e per verificare la funzione di fegato e reni. Se alcuni di questi risultati sono alterati, i medici possono decidere, per la sicurezza del paziente, di rimandare il trattamento (di solito di una settimana). Il mio profilo ematologico è quello mostrato nella figura, ma ho fatto anche altri esami che non ho riportato: costiuenti biochimici, enzimi ed isoenzimi, profilo proteico, la microscopia clinica (profilo urinario) e ormoni. I valori fuori norma, parecchi, sono segnati con un asterisco.Credo che i valori siano fuori norma per diverse concomitanti cuase: gastrectomia, recidiva epatica e chemio. Gli oncologi mi hanno detto che i valori sono compatibili con la sperimentazione. L'emocromo, abbreviazione comunemente usata per "esame emocromocitometrico" (termine composto sulle parole greche kromos: colore, kytos: cellula, e metros: misura, etimologicamente riferite al colore e alla quantità delle cellule del sangue), è un esame di laboratorio completo del sangue, che determina la quantità dei globuli (leucociti o globuli bianchi, eritrociti o globuli rossi, e trombociti o piastrine, i livelli dell’ematocrito (Ht=Hematocrit), e dell'emoglobina (Hb=Hemoglobin), nonché diversi altri parametri del sangue. È anche detto emogramma.