dott. Carlo Castoro, responsabile Chirurgia Oncologica dello IOV |
Su PadovaOggi di mercoledì 7 agosto 2013 è apparso un
interessante articolo dal titolo: Sala operatoria
mobile allo IOV, esperimento positivo. Copio e incollo il testo.
prof. Ermanno Ancona |
Per la prima volta in Italia, allo IOV (Istituto Oncologico Veneto) è in corso una
innovativa sperimentazione sull'impiego di una sala operatoria mobile ad alta
tecnologia per aumentare la capacità di effettuare interventi di chirurgia
oncologica. Giunta a Padova con un trasporto eccezionale su ruote e
temporaneamente collocata accanto all'edificio dell'Ospedale Busonera di cui
ora è una sorta di estensione, l'unità mobile è un vero blocco operatorio
completo costituto da una sala operatoria, un locale di preparazione dei
pazienti, un locale di risveglio e breve degenza post-operatoria con tre posti
letto e altri locali di servizio per il personale sanitario come area lavaggio
per i chirurghi e spogliatoio; in tutto circa 100 metri quadri di superficie. Per vedere il filmato trasmesso da TV7 sull'argomento con gli interventi del dott. Carlo Castoro responsabile della chirurgia oncologica IOV e del prof. Ermanno Ancona presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell'IRCCS IOV, clicca qui.
Costruita in Inghilterra dalla Vanguard Healthcare che è
partner dello IOV in questa sperimentazione, la sala operatoria risponde a
tutti i più alti requisiti di qualità e sicurezza che oggi la normativa
richiede ed è dotata delle più moderne tecnologie.
Perché una sala operatoria mobile allo IOV? Gli interventi di chirurgia oncologica sono molto aumentati nei primi 5 anni di attività dello IOV sia per numero di pazienti che per complessità dei casi trattati e la sempre maggior richiesta di prestazioni chirurgiche rischia oggi di allungare le liste di attesa che, in campo oncologico, devono tassativamente essere mantenute al di sotto dei trenta giorni. L'ospedale Busonera inoltre è ancora in corso di ristrutturazione e la realizzazione delle altre due sale operatorie che sono previste nel piano di sviluppo dell'Istituto richiederà oltre un anno di attesa. Per rispondere alle richieste dei pazienti è stata condotta una ricerca a livello internazionale al fine di trovare soluzioni rapide e sostenibili per aumentare la nostra capacità operatoria e la sperimentazione delle sale mobili è stata ritenuta la migliore soluzione.
Operativa dallo scorso 10 giugno, la valutazione dei risultati dei primi 50 giorni di attività della sala operatoria mobile conferma le nostre aspettative. In questo primo periodo sono stati effettuati 112 interventi chirurgici per patologie oncologiche diverse, principalmente interventi di asportazione di neoplasie del seno, ma anche ricostruzioni mammarie post-mastectomia, interventi per tumori della pelle e melanomi, asportazioni di piccole lesioni ano-rettali e posizionamento di accessi venosi per chemioterapia. La sala operatoria mobile ci ha consentito di operare 17 pazienti in più ogni settimana riducendo così sensibilmente la lista di attesa.
In questa fase - precisa il dott. Carlo Castoro, responsabile della Chirurgia Oncologica dello I.O.V. - abbiamo scelto di effettuare nella sala operatoria mobile interventi chirurgici in regime di day surgery che richiedono solo una breve degenza di poche ore e consentono al paziente di ritornare a casa lo stesso giorno dell'intervento. In questo modo, secondo le linee guida scientifiche attuali (International Association for Ambulatory Surgery) si separano i flussi dei pazienti affetti da patologie che richiedono interventi complessì e ad alto rischio da quelli affetti da patologie che richiedono interventi più semplici. In questo modo si migliora l'efficienza del sistema e si riducono i rischi di complicanze infettive che in ospedale possono essere un grande problema.
I risultati ottenuti sembrano dare pienamente ragione a questa scelta: nei primi 112 interventi non abbiamo avuta alcuna complicanza infettiva e tutti i pazienti sono ritornati a casa lo stesso giorno dell'intervento. Allo scopo di monitorare sicurezza e qualità percepita dai pazienti abbiamo anche adottato i questionari validati a livello internazionale che vengono proposti ai pazienti al momento della dimissione: la prima valutazione dei risultati documenta un elevato grado di soddisfazione dei pazienti, con osservazioni che ci aiutano a migliorare il servizio.
Oggi per lo IOV l'innovazione non è solo nella ricerca medica ma anche in quella organizzativa e gestionale, al fine di sperimentare il miglior utilizzo delle limitate risorse disponibili in sanità e garantire un elevato standard di prestazioni per i pazienti. I risultati preliminari di questa sperimentazione mostrano che anche dal punto di vista economico la sala operatoria mobile si può rivelare un investimento sostenibile e vantaggioso per lo IOV: infatti i ricavi di questi primi 50 giorni di attività sono stati di circa 230.000 euro mentre il costo della sala operatoria sperimentale nello stesso periodo è stato di circa 20.000 euro inferiore a quello delle sale operatorie tradizionali.
Perché una sala operatoria mobile allo IOV? Gli interventi di chirurgia oncologica sono molto aumentati nei primi 5 anni di attività dello IOV sia per numero di pazienti che per complessità dei casi trattati e la sempre maggior richiesta di prestazioni chirurgiche rischia oggi di allungare le liste di attesa che, in campo oncologico, devono tassativamente essere mantenute al di sotto dei trenta giorni. L'ospedale Busonera inoltre è ancora in corso di ristrutturazione e la realizzazione delle altre due sale operatorie che sono previste nel piano di sviluppo dell'Istituto richiederà oltre un anno di attesa. Per rispondere alle richieste dei pazienti è stata condotta una ricerca a livello internazionale al fine di trovare soluzioni rapide e sostenibili per aumentare la nostra capacità operatoria e la sperimentazione delle sale mobili è stata ritenuta la migliore soluzione.
Operativa dallo scorso 10 giugno, la valutazione dei risultati dei primi 50 giorni di attività della sala operatoria mobile conferma le nostre aspettative. In questo primo periodo sono stati effettuati 112 interventi chirurgici per patologie oncologiche diverse, principalmente interventi di asportazione di neoplasie del seno, ma anche ricostruzioni mammarie post-mastectomia, interventi per tumori della pelle e melanomi, asportazioni di piccole lesioni ano-rettali e posizionamento di accessi venosi per chemioterapia. La sala operatoria mobile ci ha consentito di operare 17 pazienti in più ogni settimana riducendo così sensibilmente la lista di attesa.
In questa fase - precisa il dott. Carlo Castoro, responsabile della Chirurgia Oncologica dello I.O.V. - abbiamo scelto di effettuare nella sala operatoria mobile interventi chirurgici in regime di day surgery che richiedono solo una breve degenza di poche ore e consentono al paziente di ritornare a casa lo stesso giorno dell'intervento. In questo modo, secondo le linee guida scientifiche attuali (International Association for Ambulatory Surgery) si separano i flussi dei pazienti affetti da patologie che richiedono interventi complessì e ad alto rischio da quelli affetti da patologie che richiedono interventi più semplici. In questo modo si migliora l'efficienza del sistema e si riducono i rischi di complicanze infettive che in ospedale possono essere un grande problema.
I risultati ottenuti sembrano dare pienamente ragione a questa scelta: nei primi 112 interventi non abbiamo avuta alcuna complicanza infettiva e tutti i pazienti sono ritornati a casa lo stesso giorno dell'intervento. Allo scopo di monitorare sicurezza e qualità percepita dai pazienti abbiamo anche adottato i questionari validati a livello internazionale che vengono proposti ai pazienti al momento della dimissione: la prima valutazione dei risultati documenta un elevato grado di soddisfazione dei pazienti, con osservazioni che ci aiutano a migliorare il servizio.
Oggi per lo IOV l'innovazione non è solo nella ricerca medica ma anche in quella organizzativa e gestionale, al fine di sperimentare il miglior utilizzo delle limitate risorse disponibili in sanità e garantire un elevato standard di prestazioni per i pazienti. I risultati preliminari di questa sperimentazione mostrano che anche dal punto di vista economico la sala operatoria mobile si può rivelare un investimento sostenibile e vantaggioso per lo IOV: infatti i ricavi di questi primi 50 giorni di attività sono stati di circa 230.000 euro mentre il costo della sala operatoria sperimentale nello stesso periodo è stato di circa 20.000 euro inferiore a quello delle sale operatorie tradizionali.
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