lunedì 25 novembre 2013

Come si può sapere se una cura contro il cancro è valida?



Trovo nel sito dell'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) l'articolo dal titolo:
Una cura contro il cancro è valida se ha seguito un preciso percorso di sperimentazione che ha avuto esito positivo, ed è successivamente stata approvata dagli enti preposti, nazionali e sovranazionali, che ne consentono l'uso nei pazienti.
Riporto la sintesi (in breve) e le conclusioni.
In breve
Come per tutti i tipi di terapie, anche quelle antitumorali devono essere sperimentate in studi clinici rigorosi, progettati in modo da poter determinare l'efficacia e la sicurezza del trattamento;
Prima di essere immessi sul mercato e poi usati nei pazienti, i trattamenti devono essere approvati da istituzioni nazionali o sovranazionali - per esempio l'EMA (European Medicines Agency) e l'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Il corrispettivo statunitense, che spesso viene preso come riferimento internazionale, è la FDA (Food and Drug Administration)- che hanno il compito di garantirne la qualità e la sicurezza;
Le sperimentazioni sono necessarie non solo per testare nuovi farmaci, ma anche per verificare la validità di nuove combinazioni di farmaci già noti o differenti regimi terapeutici (variazioni di dose e/o modalità di somministrazione);
Ogni tumore presenta precise caratteristiche molecolari: una terapia efficace per un tumore può non esserlo per un altro in apparenza simile (per esempio allo stesso organo o tessuto), ma che in realtà presenta caratteri molecolari diversi.

In conclusione
Una cura contro il cancro è seria quando la sua efficacia e la sua sicurezza sono state valutate positivamente attraverso le varie fasi di una sperimentazione clinica, ed è stata poi approvata dagli enti preposti. Inoltre, un trattamento terapeutico valido deve contenere indicazioni sulla malattia che è in grado di curare, e poi sulla dose, la via di somministrazione e i tempi di assunzione della terapia. Infine, i protocolli di cura che ne risultano devono essere pubblicati su riviste scientifiche, in modo che altri medici e ricercatori possano verificarli riproducendo a loro volta i risultati ottenuti nelle sperimentazioni.
In linea di principio bisogna diffidare di tutte le terapie che non sono conformi a queste regole. Per evitare di incorrere in "bufale", è utile informarsi attraverso il proprio medico e consultare i siti ufficiali di AIFA, EMA e FDA, oppure quelli delle società di oncologia medica europea (ESMO) o americana (ASCO) che sono aggiornate su tutte le terapie registrate e approvate.

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