Nell' AIOM Daily News n.1 del 24.10.2014, un altro interessante articolo sulla immuno-oncologia. Mi riguarda da vicino perché anch'io sto sperimentando allo IOV ipilimumab a spese della casa farmaceutica che la produce.
Riporto alcuni punti dell'articolo.
Potenzia le difese immunitarie dell’organismo del paziente per poter meglio combattere il tumore.
Potenzia le difese immunitarie dell’organismo del paziente per poter meglio combattere il tumore.
Si
chiama immuno-oncologia ed è la quarta arma nel trattamento del cancro, che si
aggiunge alla chirurgia,
alla
radioterapia e alla chemioterapia. Ipilimumab
ha aperto la strada a questa arma terapeutica innovativa e ha dimostrato di
migliorare la sopravvivenza a lungo termine nel melanoma metastatico, un tumore
della pelle particolarmente aggressivo: nel 20% dei pazienti rende la malattia
cronica. Un risultato mai raggiunto finora. Ed ora può essere utilizzata anche
in neoplasie frequenti come quelle del polmone e del rene, che, in fase
avanzata, fanno registrare percentuali di sopravvivenza molto basse, inferiori al
20%. (…)
Nel
settembre scorso ipilimumab, sviluppato da Bristol-Myers Squibb, è stato
approvato dall’Agenzia
Italiana
del Farmaco (AIFA) per il trattamento in prima linea dei pazienti colpiti da
melanoma metastatico. (...)
Oggi si stanno affacciando altri farmaci
immuno-oncologici, come nivolumab, che hanno il
potenziale per migliorare la sopravvivenza a lungo termine non solo nel melanoma
ma anche nelle neoplasie del polmone e del rene. “Quest’ultima presenta basi
immunologiche che la avvicinano al melanoma – continua Cognetti -. La
sfida per gli oncologi è rappresentata dall’identificazione della sequenza
terapeutica migliore. Potremo così capire in che modo combinare questo
approccio rivoluzionario con la chemioterapia, la radioterapia e la chirurgia”.
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