Da VanityFair.it
Ma
secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, «i pazienti avevano un quadro
clinico già compromesso e la relazione fra il vaccino e il decesso sembra solo
temporale»
Sale a undici il numero
delle morti sospette legate al vaccino antinfluenzale Fluad di Novartis. I
pazienti sarebbero deceduti dopo aver fatto la profilassi; erano anziani,
vicini ai 90 anni, un po' da tutt'Italia: Siracusa, Termoli, Lecce, Prato, ma
anche Roma, Genova e Parma. L’Agenzia italiana del Farmaco ha vietato la
vendita di due lotti, il «142701» e il «143301», «a titolo esclusivamente
cautelativo», come si legge nella sua nota. E il direttore generale
dell’Aifa, Luca Pani, spiega: «Non è certa la relazione fra la somministrazione
del vaccino e la morte», perché «i numeri sono troppo bassi». Sono 60 mila
i toscani vaccinati con dosi di vaccino dei lotti a rischio. Lo ha spiegato
l’assessore toscano alla salute, Luigi Marroni.
«Il ritiro è un atto dovuto dall’Aifa – commenta il virologo Fabrizio
Pregliasco, del Dipartimento di Scienze biomediche per la salute
dell’Università degli Studi di Milano, che cura l’Osservatorio Influenza – e una
garanzia di sicurezza per i cittadini. Ma purtroppo sarà vissuto in modo
negativo, a discapito della fiducia verso la vaccinazione. Ma questo vaccino è
stato somministrato dal 1997, in 65 milioni di dosi: una conferma della
qualità della produzione». Per quanto riguarda i casi di morte, «si tratta, ma bisognerà approfondire l’indagine, di pazienti che avevano già un quadro clinico compromesso. Sembra che ci sia, con i vaccini, solo una correlazione temporale».
CHI È A RISCHIO
Le persone con più di 65 anni e quelle, di qualsiasi età, che già soffrono di patologie croniche di base. Il vaccino antinfluenzale protegge anche da infarti e ictus: c’è una correlazione, dimostrata da molte ricerche scientifiche, fra infezioni respiratorie e eventi cardiovascolari, perché per tutte e due entrano in gioco fenomeni di infiammazione. E’ anche consigliabile la vaccinazione di chi vive con gli anziani. Sono a rischio anche i bambini, non quelli sani, ma quelli in condizioni cliniche con rischi di complicazioni. Nelle donne in gravidanza le difese diminuiscono: la probabilità di ricovero in corso di epidemia influenzale è circa 10 volte superiore rispetto al resto della popolazione. «Si calcola che quest’anno – dice Pregliasco – ci saranno da 3 milioni e mezzo a 4 milioni di casi: fra loro è naturale che ci siano molte persone a rischio».
MORTI DI INFLUENZA
Per le complicanze dell’influenza muoiono ogni anno circa 8 mila persone. Soprattutto quelle che hanno problemi cardiaci, per cui la malattia provoca un appesantimento delle funzionalità.
QUANTO DURA LA PROTEZIONE
Inizia nell’arco di due settimane dalla vaccinazione e dura circa 6-8 mesi, per poi declinare. Per questo, ma anche per la variazione dei ceppi in circolazione, bisognerebbe ripetere l’antinfluenzale all’inizio di ogni nuova stagione a rischio di influenza.
GLI EFFETTI COLLATERALI
In un caso su 100 la febbre, in 10 su cento arrossamento e dolore al braccio, in un caso su qualche milione problemi neurologici
I BENEFICI DELLA VACCINAZIONE
Nell’80% dei casi l’evitamento della malattia. La mortalità viene ridotta del 50%.
I COSTI DELL’INFLUENZA
Il costo diretto va da 50 a 240 euro, in caso di ospedalizzazione 6 mila euro, oltre ai costi dell’assenteismo lavorativo.
IL MERCATO DEL VACCINO ANTINFLUENZALE
«In Italia - continua Pregliasco – vengono somministrati circa 15 milioni di dosi, a un prezzo di 5 o 6 euro: non è un mercato interessante dal punto di vista dei guadagni. Il vaccino ha un costo molto basso».
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