sabato 29 novembre 2014

Aumentano le morti sospette per il vaccino antinfluenzale Fluad di Novartis



Da VanityFair.it
Ma secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, «i pazienti avevano un quadro clinico già compromesso e la relazione fra il vaccino e il decesso sembra solo temporale»
Sale a undici il numero delle morti sospette legate al vaccino antinfluenzale Fluad di Novartis. I pazienti sarebbero deceduti dopo aver fatto la profilassi; erano anziani, vicini ai 90 anni, un po' da tutt'Italia: Siracusa, Termoli, Lecce, Prato, ma anche Roma, Genova e Parma. L’Agenzia italiana del Farmaco ha vietato la vendita di due lotti, il «142701» e il «143301», «a titolo esclusivamente cautelativo», come si legge nella sua nota. E il direttore generale dell’Aifa, Luca Pani, spiega: «Non è certa la relazione fra la somministrazione del vaccino e la morte», perché «i numeri sono troppo bassi». Sono 60 mila i toscani vaccinati con dosi di vaccino dei lotti a rischio. Lo ha spiegato l’assessore toscano alla salute, Luigi Marroni.
«Il ritiro è un atto dovuto dall’Aifa – commenta il virologo Fabrizio Pregliasco, del Dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’Università degli Studi di Milano, che cura l’Osservatorio Influenza – e una garanzia di sicurezza per i cittadini. Ma purtroppo sarà vissuto in modo negativo, a discapito della fiducia verso la vaccinazione. Ma questo vaccino è stato somministrato dal 1997, in 65 milioni di dosi: una conferma della qualità della produzione».
Per quanto riguarda i casi di morte, «si tratta, ma bisognerà approfondire l’indagine, di pazienti che avevano già un quadro clinico compromesso. Sembra che ci sia, con i vaccini, solo una correlazione temporale».
CHI È A RISCHIO
Le persone con più di 65 anni e quelle, di qualsiasi età, che già soffrono di patologie croniche di base. Il vaccino antinfluenzale protegge anche da infarti e ictus: c’è una correlazione, dimostrata da molte ricerche scientifiche, fra infezioni respiratorie e eventi cardiovascolari, perché per tutte e due entrano in gioco fenomeni di infiammazione. E’ anche consigliabile la vaccinazione di chi vive con gli anziani. Sono a rischio anche i bambini, non quelli sani, ma quelli in condizioni cliniche con rischi di complicazioni. Nelle donne in gravidanza le difese diminuiscono: la probabilità di ricovero in corso di epidemia influenzale è circa 10 volte superiore rispetto al resto della popolazione. «Si calcola che quest’anno – dice Pregliasco – ci saranno da 3 milioni e mezzo a 4 milioni di casi: fra loro è naturale che ci siano molte persone a rischio».
MORTI DI INFLUENZA
Per le complicanze dell’influenza muoiono ogni anno circa 8 mila persone. Soprattutto quelle che hanno problemi cardiaci, per cui la malattia provoca un appesantimento delle funzionalità.
QUANTO DURA LA PROTEZIONE
Inizia nell’arco di due settimane dalla vaccinazione e dura circa 6-8 mesi, per poi declinare. Per questo, ma anche per la variazione dei ceppi in circolazione, bisognerebbe ripetere l’antinfluenzale all’inizio di ogni nuova stagione a rischio di influenza.
GLI EFFETTI COLLATERALI
In un caso su 100 la febbre, in 10 su cento arrossamento e dolore al braccio, in un caso su qualche milione problemi neurologici
I BENEFICI DELLA VACCINAZIONE
Nell’80% dei casi l’evitamento della malattia. La mortalità viene ridotta del 50%.
I COSTI DELL’INFLUENZA
Il costo diretto va da 50 a 240 euro, in caso di ospedalizzazione 6 mila euro, oltre ai costi dell’assenteismo lavorativo.
IL MERCATO DEL VACCINO ANTINFLUENZALE
«In Italia - continua Pregliasco – vengono somministrati circa 15 milioni di dosi, a un prezzo di 5 o 6 euro: non è un mercato interessante dal punto di vista dei guadagni. Il vaccino ha un costo molto basso».

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