Il presidente del Tribunale Maiorano e la figlia Guia (Nuova Ferrara) |
Ecco l'articolo della cerimonia tratta dal il Resto del Carlino di
Ferrara a cura di Matteo Langone. Titolo:
Le lacrime di Maiorano: «Ciao Diego» Sottotitolo: Commosso il presidente del tribunale:
«Questa è l’aula Mattelini»
Il volto bagnato dalle lacrime, la voce tentennante e lo
sguardo, ripetutamente, rivolto al cielo. È così che il presidente del tribunale Pasquale Maiorano ha
ricordato l’amico e collega Diego Mattelini,
prematuramente scomparso il 19 ottobre dopo una malattia. Il magistrato,
arrivato in città nel 2009, aveva celebrato processi importanti come quello
denominato Bad boys sullo spaccio di droga tra i giovani della città,
Area-Riusa e Solvay. Proprio al giudice, ieri mattina, è stata dedicata l’aula
D di palazzo di giustizia, la ‘sua’ aula. «La targa che ricorda Diego – ha
commentato visibilmente emozionato Maiorano – l’ho voluta semplice. Mi
piacerebbe che ognuno di noi la riempisse idealmente con un ricordo personale
di Mattelini, perché non esiste una frase che possa rappresentare a pieno
quello che lui è stato per noi».
L’aula, gremita di colleghi e
avvocati, ha ascoltato in silenzio le parole del presidente del
tribunale, salvo poi sciogliersi in un applauso di alcuni minuti che ha
commosso molti dei presenti. Commozione
che ha preso il sopravvento anche nel presidente dell’Ordine degli
avvocati, Piero Giubelli, che ha fisicamente sostenuto Maiorano
nei momenti più difficili della mattinata e che ha rivolto al giudice scomparso
un ricordo intenso e sincero: «Mattelini è stato un professionista esemplare,
autorevole ma allo stesso tempo gioviale. Era consapevole dell’importanza del
proprio ruolo e in tribunale si è sempre comportato come un esempio per tutti
noi; precisione, puntualità ma anche umanità erano le sue qualità migliori».
L’idea di intitolare un’aula a Mattelini è stata, da subito, accolta con enorme
entusiasmo da tutti, volenterosi di dedicare qualcosa di concreto a colui che
ha insegnato la retta via della giustizia a molti ragazzi giovani. E proprio
una sua tirocinante, Anna Barioni, ha voluto rendergli omaggio, descrivendo il
tempo passato assieme come «un’orma profonda che resta anche quando le lacrime
si sono asciugate». Presenti alla cerimonia anche
i parenti più stretti del magistrato, visibilmente emozionati
dall’affetto e dalla vicinanza che la città ha dimostrato in questo ultimo mese
e mezzo. L’intitolazione di un’aula ad un giudice scomparso per cause naturali
non è una prassi così consolidata come, in realtà, può sembrare: all’interno
del tribunale di Ferrara, come avviene anche nelle altre strutture d’Italia, la
maggior parte dei luoghi è dedicata a personaggi che hanno perso la vita al
lavoro. «Questo – ha concluso Maiorano – fa capire a tutti la grandezza morale
ed umana di Mattelini. Ciao Diego».
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