sabato 24 maggio 2014

Tecniche per la ricanalizzazione dopo gastrorezione/gastrectomia



Con quale tecnica mi hanno tolto o mi toglieranno completamente/parzialmente lo stomaco? E' la domanda che trovo nel Forum "Vivere dopo il cancro allo stomaco (si può!)" coordinato da Rosie Fiorino. Nel mio caso, il 3 dicembre 2010, l'equipe del dott. Bruno Martella della Chirurgia Geriatrica mi ha sottoposto ad un intervento chirurgico di  gastrectomia totale con confezionamento di anastomosi esofago-digiunale T-L (Termino-Laterale) meccanica su ansa defunzionalizzata alla Roux, per un adenocarcinoma stadiato e graduato (TNM 7 edizione), dopo l'esame istologico, pT3N3M0 G2. Dopo l'asportazione, parziale o totale dello stomaco, occorre ripristinare la continuità del tubo digerente, in assenza dello stomaco stesso. Sono possibili diverse ricostruzioni: BILLROTH 1, BILLROTH 2, ROUX (o ricostruzione su ansa ad Y) e BRAUN.
La differenza sta nel tipo di ricanalizzazione che viene eseguita a seguito di intervento di gastroresezione (asportazione parziale) o gastrectomia (resezione totale).
Per anastomosi chirurgica (gr. ἀνὰ e στόμα, imboccatura) si intende un tipo particolare di sutura che unisce, abbocca, due visceri cavi in modo da renderli comunicanti.
Le anastomosi sono frequenti in chirurgia gastro-intestinale ma possono interessare ogni organo cavo: coledoco, uretere, bronco, vaso sanguigno.
Possono essere confezionate con modalità diverse a seconda dell'organo interessato, del risultato funzionale richiesto, della tecnica manuale o strumentale impiegata, delle preferenze del chirurgo.
BILLROTH 1 (fig. 1):
Il moncone gastrico viene suturato (= anastomosi) direttamente al duodeno.
Si ottiene così una gastro-duodeno-anastomosi. Questo tipo di intervento non viene quasi mai eseguito.
BILLROTH  2 (fig. 2):
Il moncone gastrico viene suturato con il digiuno, la prima porzione dell'intestino tenue (subito dopo il duodeno). Si ottiene così una gastro-digiuno-anastomosi. .
ROUX (o ricostruzione su ansa ad Y) (fig. 3 e 4):
Il moncone gastrico viene suturato con il digiuno (gastro-digiuno-anastomosi comunque, ma con un ansa intestinale a valle) a garantire il passaggio alimentare.
Il duodeno e la prima porzione del digiuno rimangono in sede (derivano la via biliare).
Si utilizza un ulteriore tratto d'intestino tenue (a valle del precedente) per l'anastomosi con lo stomaco.
Circa 45 cm a valle di quest'ultima le due vie vengono fatte confluire tra loro mediante entero-enteroanastomosi a piede d'ansa.

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