martedì 15 ottobre 2013

Ricette anticancro vitamine, aspirina e le cinque regole



INTERATTIVO
Su Repubblica.it Salute, del 15 ottobre 2013, ho trovato un interessante articolo dal titolo: Ricette anticancro vitamine, aspirina e le cinque regole
Sottotitolo: Come ridurre i rischi e quali terapie si stanno studiando. Le novità dal congresso della Società europea di oncologia medica
Copio e incollo alcune parti dell'articolo.
Conferme

 Attività fisica, peso del corpo, alimentazione, alcol e fumo. Sono i 5 comportamenti individuali il cui legame con il cancro, anche se è ormai accertato da tempo, si continua a studiare. Infatti è molto complesso riuscire ad isolare un comportamento dagli altri per valutare le sue conseguenze specifiche. Ad esempio, chi è obeso o fuma spesso si muove poco. O chi mangia male spesso è in sovrappeso o largheggia con gli alcolici. Ma dopo oltre un decennio di indagini il ruolo dei 5 comportamenti “misurati” uno per uno è accertato. Non ancora chiaro è invece in che modo i comportamenti virtuosi riducano l’incidenza del cancro.
Novità
Vitamine: ancora tante ricerche per verificare i benefici di preparati multivitaminici e integratori in soggetti non carenti. Dopo anni di somministrazioni a vari dosaggi i risultanti rimangono confusi. Alcune ricerche contano qualche caso in meno di tumore tra chi ha preso le vitamine, alcune non riscontrano differenze tra chi le ha prese e chi no ed altre infine trovano più malati in chi le ha prese. Considerate tutte insieme sono, come si dice nel linguaggio della scienza, “non conclusive”, ovvero ancora non permettono di concludere se diminuiscono o meno il rischio cancro.
Vitamina D: ben quattro gli studi sulla vitamina D con benefici abbastanza chiari. Ma gli stessi ricercatori mettono in guardia dal trarre già conclusioni pratiche, come l’integrazione con vitamina D di alimenti di grande consumo finalizzata alla prevenzione oncologica. Inoltre, la riduzione dei tumori osservati è molto inferiore a quella ottenuta con attività fisica, dieta equilibrata o stop al fumo. Inferiore ma c’è, e suggerisce l’opportunità di indagare meglio sulle proprietà di questa vitamina. Da altri settori della ricerca medica, come l’immunologia, stanno emergendo funzioni ben più ricche e complesse di quella di “fissatore” del calcio nelle ossa per cui era nota, come l’attivazione immunitaria. Acido acetilsalicilico: dopo i risultati incoraggianti ottenuti sul colon-retto, si è sperato di replicare su altri tumori i benefici dell’Aspirina (nome commerciale del primo farmaco che lo conteneva, entrato ormai nel linguaggio comune). Nel frattempo, infatti, si è scoperto che questa sostanza
scoperta nel salice è un potente inibitore di un enzima, detto cicloossigenasi, coinvolto non solo nei meccanismi dell’infiammazione e del dolore, da cui l’uso terapeutico iniziale, ma anche in quelli neoplastici. L’enzima, si è scoperto, abbonda in diversi tumori e gioca un ruolo importante nella trasformazione cancerosa delle cellule, nella crescita del tumore e delle arterie che lo nutrono. Infine ostacola l’autodistruzione a cui le cellule cancerose dovrebbero andare incontro spontaneamente.
Ma su altri tumori i risultati non appaiono, per ora, altrettanto conclusivi.
Mentre le ricerche presentate all’Esmo precedente hanno “misurato” addirittura un dimezzamento del rischio di ammalarsi di cancro del colon-retto (solo per una particolare configurazione genetica di questo tumore), le ricerche di quest’anno hanno riscontrato un meno 10% di mortalità per i tumori a prostata, seno e polmone. Ma, per come sono state impostate queste indagini, non è possibile escludere, ad esempio, che i soggetti analizzati, consumatori abituali di Aspirina per altre patologie, si siano sottoposti più del solito a controlli che hanno permesso di diagnosticare e curare prima e meglio il tumore. L’acido acetilsalicilico inoltre, preso per lungo tempo, come è necessario per avere un effetto preventivo anticancro, può indurre un certo numero di casi di emorragie cerebrali. Anche questa variabile va indagata prima di pensare ad una sua somministrazione di massa per ridurre i casi di tumore.

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