Oltre alla Pet/Tac dello IOV ora a Padova è funzionante anche una Pet/Rm. Ecco la notizia da Padovaoggi: Tumori, all'ospedale di Padova la prima
Pet/Rm a basse radiazioni
Il macchinario
permette l'esecuzione simultanea di indagini Pet e di risonanza magnetica. Inoltre
la quantità di radiazioni emesse è bassissima. L'apparecchio è entrato in
funzione nell'Azienda ospedaliera di PadovaLa prima Pet/Rm d’Italia, macchinario che permette l’esecuzione simultanea di indagini Pet (Positron emission tomography) e di risonanza magnetica (Rm), è entrata in funzione in Veneto, all'Azienda Ospedaliera di Padova, lunedì 26 gennaio 2015.
L'INAUGURAZIONE. L’avveniristica
apparecchiatura è stata inaugurata dal presidente del Veneto Luca Zaia, alla
presenza, tra gli altri, dell’assessore alla Sanità Luca Coletto, del
presidente della Commissione sanità del consiglio regionale Leonardo Padrin,
del sindaco Massimo Bitonci, del rettore dell’Università Giuseppe Zaccaria, e
di Antonio Finotti, presidente della Fondazione Cariparo, che ha offerto un
importante contributo per l’acquisto.
L'APPARECCHIATURA. La Pet/Rm è particolarmente utile per la diagnosi e la stadiazione dei tumori, in particolare quelli cerebrali, del collo, della mammella, del fegato e dell’apparato urogenitale; per lo studio delle patologie del cuore; ed in campo neurologico, specie per lo studio delle demenze e delle epilessie. Rispetto agli altri macchinari, presenta anche il vantaggio di una bassissima quantità di radiazioni ionizzanti emesse (un terzo rispetto alle altre macchine), e per questo è particolarmente indicata per lo studio dei tumori nei bambini.
ZAIA. “Questo gioiello sarà una
straordinaria nuova arma - ha dichiarato Zaia - per conoscere meglio e
combattere di più tante malattie gravi e per fare nuovi passi avanti nella
ricerca”.L'APPARECCHIATURA. La Pet/Rm è particolarmente utile per la diagnosi e la stadiazione dei tumori, in particolare quelli cerebrali, del collo, della mammella, del fegato e dell’apparato urogenitale; per lo studio delle patologie del cuore; ed in campo neurologico, specie per lo studio delle demenze e delle epilessie. Rispetto agli altri macchinari, presenta anche il vantaggio di una bassissima quantità di radiazioni ionizzanti emesse (un terzo rispetto alle altre macchine), e per questo è particolarmente indicata per lo studio dei tumori nei bambini.
I COSTI. La Pet/Rm è costata 7 milioni 785mila euro, più 400mila euro per l’adeguamento antisismico della struttura che la ospita. L’Azienda ospedaliera vi ha contribuito con 1 milione 424mila euro, la Fondazione Cariparo ha stanziato 5 milioni 460mila euro per l’acquisto della strumentazione e 1 milione 300mila euro per il consolidamento statico e l’adeguamento strutturale del “Giustinianeo”, dove si trova l’imponente macchinario.
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