lunedì 6 gennaio 2014

Sangue: diminuzione delle cellule del sangue a causa della chemio




Figura 9 La composizione del sangue  Il sangue è costituito
da una complessa soluzione acquosa (il plasma) e da
numerosi tipi di cellule e frammenti cellulari.
L’ematocrito (indicato dalla freccia) è la percentuale
della porzione cellulare rispetto al volume totale del sangue
Convinto che "l'informazione cura", scrivo un post sul sangue, sull'esame di laboratorio chiamato emocromo e sulla diminuzione delle cellule del sangue a causa della chemio. Ricordo che non sono un medico ma un paziente oncologico che desidera essere informato e che aiuta, chi lo desidera, ad essere informato.
Eventuali decisioni che dovessero essere prese dai lettori, sulla base dei dati e delle informazioni qui fornite, sono assunte in piena autonomia decisionale e a loro rischio. Le informazioni qui riportate hanno carattere puramente informativo, divulgativo e orientativo e non sostituiscono la consulenza medica. Più complessa è la patologia più importante è il consiglio del medico. Il cancro è una patologia già complessa per se stessa e quindi non esiste il fai da te. Almeno nel mio caso il fai da te l'ho applicato nell'alimentazione, ognuno prova e riprova quali siano gli alimenti più opportuni.
Prima di sottoporsi ad un ciclo di chemio al paziente oncologico viene prelevato un po' di sangue per  valutare alcuni parametri che costiuiscono l'emocromo. L'emocromo, abbreviazione comunemente usata per "esame emocromocitometrico" (termine composto sulle parole greche kromos: colore, kytos: cellula, e metros: misura, etimologicamente riferite al colore e alla quantità delle cellule del sangue), è un esame di laboratorio completo del sangue, che determina la quantità dei globuli (leucociti o globuli bianchi, eritrociti o globuli rossi o emazie, e trombociti o piastrine), i livelli dell’ematocrito (HTC), e dell'emoglobina (Hb), nonché diversi altri parametri del sangue. È anche detto emogramma.

Di fatto questo esame consente di determinare:
il numero di tutte le cellule del sangue, cioè globuli rossi (eritrociti), globuli bianchi (leucociti) e piastrine (trombociti);
la formula leucocitaria, ossia la percentuale dei diversi tipi di globuli bianchi: neutrofili, linfociti, monociti, eosinofili e basofili;
la concentrazione dell’emoglobina, la proteina dei globuli rossi che trasporta l’ossigeno ai vari tessuti del corpo;
l’ematocrito,che è il volume di globuli rossi contenuto in 100 ml di sangue: per esempio, se l’ematocrito è 40 significa che ci sono 40 ml di globuli rossi in 100 ml di sangue;
l’analisi delle caratteristiche fisiche (forma, dimensioni) dei globuli rossi e delle piastrine. Queste sono indicate da speciali parametri come MCV (misura delle dimensioni medie di un globulo rosso), MCH (indica la quantità media di emoglobina contenuta in un globulo rosso), MCHC (indica la concentrazione di emoglobina in un globulo rosso), RDW (indica le variazioni delle dimensioni dei globuli rossi) e MPV (misura delle dimensioni medie di una piastrina).
Spetta all'oncologo valutare in base ai valori rilevati se fare o rinviare la chemio.
Trovo nel sito "Biologia blu la composizione del sangue" della Zanichelli  una semplice ma esauriente descrizione del sangue e due interessanti disegni, figg. 9 e 10.
I componenti del sangue: gli elementi figurati e il plasma. Le cellule del sangue o ematiche si distinguono in:  Eritrociti o globuli rossi o emazie;  Leucociti o globuli bianchi, a loro volta distinguibili, a seconda della presenza o meno di granulazioni, in: Granulociti (neutrofili, eosinofili e basofili); Agranulociti (monociti e linfociti); Piastrine o trombociti. Le cellule del sangue, nell'adulto, sono prodotte dal midollo osseo, dalle linfoghiandole (in particolare i leucociti), dalla milza, fra i principali organi del sistema linfatico. Per la loro funzione sono detti organi emopoietici.
I leucociti svolgono molti ruoli di difesa


Figura 10 La generazione delle cellule del sangue.
Le cellule staminali multipotenti del midollo osseo
possono differenziarsi per generare globuli rossi,
piastrine e i diversi tipi di globuli bianchi.
I leucociti (dal greco λευκός, leukós „bianco“ e κύτος, kýtos „cellula“, „cavità“) ovvero i globuli bianchi o WBC, sono cellule del sangue.

I leucociti (chiamati anche globuli bianchi) possiedono un nucleo e appaiono incolori. Sono molto più grandi e meno numerosi degli eritrociti: 1 mm3 di sangue umano ne contiene in media 7000, ma il loro numero può variare in un intervallo considerevole.

I leucociti si formano dalle cellule staminali del midollo osseo che generano anche gli altri elementi figurati (figura 10) e hanno funzioni difensive: con metodi diversi possono attaccare virus, batteri o altri organismi estranei e in molti casi possono anche riconoscere e neutralizzare cellule tumorali.
Tutti i leucociti presentano una caratteristica peculiare: possono abbandonare l’apparato circolatorio ed entrare negli spazi intercellulari, richiamati da segnali chimici emessi dalle cellule dei tessuti in presenza di organismi o sostanze estranei. Gli stessi segnali di richiamo inducono anche la proliferazione dei leucociti. Un numero elevato di leucociti nel sangue può quindi essere un indizio utile per diagnosticare un’infezione in atto. Come abbiamo detto esistono diversi tipi di leucociti.
I granulociti sono caratterizzati dalla presenza nel citoplasma di grossi granuli visibili al microscopio ottico dopo colorazione: si dividono in neutrofili (che hanno affinità per i coloranti neutri), eosinofili (che si colorano con quelli acidi) e basofili (affini a coloranti basici).

da wikipedia
I linfociti, che comprendono linfociti T, linfociti B e cellule natural killer, partecipano alle difese specifiche: dapprima riconoscono un agente patogeno, poi lo attaccano in modo mirato. La risposta mirata implica quasi sempre la produzione di proteine circolanti nel sangue, chiamate anticorpi.
I monociti sono i leucociti più grandi, caratterizzati da un grosso nucleo a forma di ferro di cavallo.
Vediamo ora come agiscono i globuli bianchi in caso di infezione. I primi a rispondere sono i granulociti neutrofili, che fagocitano (cioè inglobano e digeriscono) i microrganismi estranei; contemporaneamente, essi rilasciano speciali enzimi come il lisozima, che distrugge la parete dei batteri.
I monociti impiegano più tempo per raggiungere il sito di infezione; una volta arrivati nei tessuti infetti si trasformano in macrofagi, cellule di grandi dimensioni che possono fagocitare molti più microbi rispetto ai neutrofili. Allo stesso tempo, i granulociti eosinofili e basofili lasciano i capillari e passano nel liquido interstiziale. Qui gli eosinofili svolgono azione fagocitaria e rilasciano enzimi che combattono l’infezione, mentre i basofili liberano sostanze come l’eparina, l’istamina e la serotonina, che intensificano la risposta infiammatoria e sono coinvolte nelle reazioni allergiche.
I tre tipi di linfociti (B, T e natural killer) sono i principali «combattenti» che intervengono nella risposta immunitaria, di cui parleremo in dettaglio nel capitolo C6. I linfociti B si differenziano nelle plasmacellule, le quali producono anticorpi che contribuiscono a distruggere i batteri e a inattivare le loro tossine; i linfociti T attaccano virus, funghi, cellule estranee o tumorali e batteri; i natural killer, infine, aggrediscono un’ampia varietà di agenti infettivi e di cellule tumorali.
DIMINUZIONE DELLE CELLULE DEL SANGUE ( Da "Chemioterapia ed effetti collaterali " (pag. 29) - dal sito Oncologiatoracica.it)
La chemioterapia può frequentemente risultare tossica per le cellule del sangue ed in particolare può determinare diminuzione dei globuli bianchi (leucopenia), diminuzione delle piastrine (piastrinopenia), diminuzione dei globuli rossi e/o dell'emoglobina (anemia). I globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine sono prodotti dal midollo osseo. I globuli rossi, per mezzo dell'emoglobina in essi contenuta, trasportano l'ossigeno a tutte le cellule del corpo; i valori normali dell'emoglobina sono compresi tra 14 e 16 g/dl, ma la maggioranza dei pazienti è in buone condizioni generali anche con valori di 10 g/dl (grammi/decilitro). I globuli bianchi (in particolar modo i granulociti neutrofili che ne costituiscono la maggior parte) servono a combattere eventuali infezioni che può contrarre l'organismo ed il loro numero normalmente oscilla tra 4000 e 10000/mmc (millimetro cubo).
Le piastrine intervengono nel meccanismo dellacoagulazione del sangue ed il loro valore normalmente oscilla tra 150000 e 400000/mmc. Il sangue coagula normalmente con valori di piastrine pari a circa 100000/mmc. Con valori di piastrine inferiori a 20000/mmc insorge il potenziale pericolo di sanguinamento spontaneo. La chemioterapia può temporaneamente deprimere le funzioni del midollo osseo, effetto che è particolarmente evidente nei confronti dei globuli bianchi e delle piastrine. Ciò significa che questi elementi possono essere prodotti in minore quantità dal midollo e trovarsi in numero scarso nel sangue. Prima di ogni ciclo chemioterapico occorre accertarsi, mediante esami del sangue, che globuli bianchi, piastrine, globuli rossi ed emoglobina siano presenti in quantità adeguata. Nel caso di una diminuzione di lieve entità è sufficiente rinviare il ciclo di qualche giorno oppure somministrare i farmaci a dosaggio ridotto. Se le alterazioni dovessero essere più importanti, il medico deciderà il da farsi utilizzando eventualmente medicine che stimolino il midollo osseo (fattori di crescita) da assumere o in via preventiva o solo all’insorgenza del calo. Questi farmaci possono a volte provocare dolori muscolari e lieve rialzo della temperatura, sintomi comunque controllabili da farmaci sintomatici.

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