Ecco alcuni obiettivi sacrosanti ma ancora molto difficili da realizzare. Mi auguro che la sinergia professionista paziente raggiunga il suo scopo: ottenere una sempre migliore qualità e sicurezza delle cure.
COSTRUIAMO INSIEME UNA ASSISTENZA SICURA (dal sito ULSS 20 di Verona)
Al fine di perseguire risultati sempre migliori in termini di qualità e sicurezza delle cure erogate è essenziale che operatori e pazienti/utenti instaurino un efficace rapporto di collaborazione. Il medico/operatore è esperto nel gestire e trattare la malattia in generale ma è solo il paziente che, vivendo la patologia quotidianamente sulla sua pelle, conosce la "sua" malattia
Il paziente non può più essere un semplice recipiente passivo delle
cure prescritte ma deve avere l'opportunità di partecipare attivamente al
percorso di cura e in quanto tale deve essere adeguatamente ascoltato e
informato. L'incontro tra paziente e operatori diventa un dialogo in
cui entrambe le parti sono impegnate nel perseguire un comune
obiettivo: ottenere una sempre migliore qualità e sicurezza delle
cure.
Ciò premesso riporto l'invito ad un incontro speditomi da Marilena Bongiovanni, presidente dell'Associazione Nazionale Guariti O Lungoviventi Oncologici (ANGOLO). L'incontro si terrà al CRO di Aviano il prossimo 5 giugno, ore 14.30, saletta 1 Direzione Scientifica.
In allegato la locandina e l'articolo - editoriale di Lancet del maggio 2012 - in cui l'Editor riporta una frase di Johnstone espressa a un convegno internazionale. Robert ci parlerà di Patient Empowerment e di ciò che si muove in Europa sull'argomento. Robert non è un paziente oncologico ma un buon esempio di survivor.
Ciò premesso riporto l'invito ad un incontro speditomi da Marilena Bongiovanni, presidente dell'Associazione Nazionale Guariti O Lungoviventi Oncologici (ANGOLO). L'incontro si terrà al CRO di Aviano il prossimo 5 giugno, ore 14.30, saletta 1 Direzione Scientifica.
In allegato la locandina e l'articolo - editoriale di Lancet del maggio 2012 - in cui l'Editor riporta una frase di Johnstone espressa a un convegno internazionale. Robert ci parlerà di Patient Empowerment e di ciò che si muove in Europa sull'argomento. Robert non è un paziente oncologico ma un buon esempio di survivor.
Riporto, traducendolo da inesperto, l'editoriale della prestigiosa rivista The Lancet, Volume 379, Issue 9827, Page 1677, 5 maggio
2012, dal titolo: Patient empowerment—who empowers whom?
(L'empowerment del paziente, chi empower chi?)
Che
cos'è l'empowerment del paziente? Oltre 250 partecipanti hanno discusso la
questione alla prima Conferenza Europea sul Patient Empowerment, recentemente
tenutasi a Copenhagen, in Danimarca, dalla European Network on Patient Empowerment (ENOPE
2012). La conferenza è stata convocata sotto gli auspici
della Presidenza danese dell'Unione europea (UE) e organizzata dalla WHO
Regional Office for Europe, dal Ministero della Salute Danese, dal Comitato danese per l'Educazione
Sanitaria, dalla Fondazione Caerum della Svizzera e dal gruppo inglese dei pazienti esperti. Ilona Kickbusch
co-organizzatore di ENOPE 2012 dice che "l'empowerment del paziente è semplicemente
un processo per aiutare le persone ad acquisire il controllo, a prendere
iniziative, a risolvere problemi e prendere decisioni, può essere applicato a
diversi settori sia nel sanitario che nel sociale e nell'autogestione ". I relatori hanno sostenuto che il tradizionale approccio
paternalistico alla cura del paziente tende ad ignorare le preferenze
personali, crea dipendenza - ci deve essere uno spostamento verso la cura centrata
sul paziente.
Alleanza paziente medico |
L'obiettivo della conferenza, alla quale hanno partecipato pazienti, esperti di
sanità pubblica, Ministri della Salute dell'Unione Europea e alcuni medici, è
stato quello di condividere esperienze su diversi aspetti dell'empowerment del
paziente. Questi includono l'alfabetizzazione alla salute, all'autogestione
delle malattie croniche e al ruolo della tecnologia. Empowerment significa
anche rispetto dei diritti dei pazienti e dar loro voce. I partecipanti
sostengono la necessità di un maggiore coinvolgimento dei pazienti nella
progettazione di politiche nazionali, per rendere i sistemi sanitari più
amichevoli e le informazioni più accessibili. Outcome
Measures in Rheumatoid Arthritis Clinical Trials (OMERACT)
è una rete internazionale che ha coinvolto i pazienti per migliorare gli
aspetti della loro malattia. Le esperienze di persone che vivono con l'HIV/AIDS sono anch'esse un esempio costruttivo, anche se storicamente combattuto, di
dialogo tra paziente e politica.
I critici temono che il proposto spostamento del potere, un concetto di
per sé potenzialmente pericoloso per i professionisti della medicina, potrebbe
abrogare le responsabilità dei governi nel finanziare i sistemi sanitari sufficientemente
per gestire l'impatto crescente delle malattie croniche. Attuazione di programmi
di alfabetizzazione sanitaria e la promozione del self-managed care, entrambe
devono affrontare sfide pratiche enormi, compreso il modo per raggiungere i
gruppi più vulnerabili. La realtà è che i medici hanno limitato il tempo di
consultazione e risorse, e non tutti i pazienti possono, o vogliono essere empowerment. Robert Johnstone (International Alliance of Patients' Organization (IAPO))
afferma che "i medici dovrebbero scendere dai loro piedistalli, ma i
pazienti devono alzarsi dalle loro ginocchia." Tuttavia, aggiunge:
"empowerment non è cercare di strappare il potere ai medici, è
essenzialmente aiutare le persone a condurre una vita più attiva e
soddisfacente. "
Nella gestione delle malattie croniche, i relatori sono d'accordo che
non possiamo permetterci di non auto empower. Le malattie
cardiovascolari, il cancro, il diabete, l'obesità e le malattie respiratorie croniche causano circa il 77% del carico
di malattia in Europa, misurato da anni di vita in buona salute. "In paesi come la Cina e
l'India, i sistemi sanitari saranno in grado di far fronte all'assalto delle
malattie croniche con l'empowerment del paziente", afferma Kickbusch.
Anche se questo non potrà mai sostituire la terapia intensiva professionale, imparando
a gestire se stessi, le persone con malattie croniche hanno più probabilità di integrarsi
nella società e nel mondo del lavoro. I programmi di autogestione delle
malattie croniche aiuta le persone a guadagnare la fiducia e ad acquisire le
competenze per riconoscere i sintomi d'allarme, assumere farmaci, e decidere
il trattamento più adatto. Tuttavia, la valutazione di tali programmi su larga
scala e le linee guida internazionali basate su prove per l'autocura, sono
attese urgentemente.
L'impegno politico ad alto livello per l'empowerment del paziente è imminente.
L'impegno politico ad alto livello per l'empowerment del paziente è imminente.
Nel suo primo giorno di ritorno dal congedo per maternità,
Astrid Kaag, il ministro danese della Sanità, ha tenuto il discorso di apertura della conferenza e ha
annunciato che stava ospitando una riunione informale dei ministri della sanità
dell'UE per discutere dei sistemi sanitari più centrati sul paziente. L'Ufficio
Regionale per l'Europa dell'OMS ha anche inserito l'empowerment del paziente
in una nuova politica sanitaria europea, Salute 2020, da adottarsi entro la
fine dell'anno.
Praticamente tutte le persone sono dei pazienti ad un certo punto della loro vita. Migliorare la capacità di una persona a comprendere e gestire la propria salute e la malattia, a negoziare con i professionisti della salute e a muoversi nella complessità dei sistemi sanitari è fondamentale per raggiungere migliori risultati di salute. ENOPE 2012, e l'impegno politico che l'ha favorito, è il benvenuto. Tuttavia, l'empowerment è un processo per l'individuo e per tutti coloro che potrebbero sostenerlo. Di tutte le sfide future, a partire da un dialogo diretto con i medici professionisti, l'empowerment del paziente sembra essere il prossimo passo critico.
Praticamente tutte le persone sono dei pazienti ad un certo punto della loro vita. Migliorare la capacità di una persona a comprendere e gestire la propria salute e la malattia, a negoziare con i professionisti della salute e a muoversi nella complessità dei sistemi sanitari è fondamentale per raggiungere migliori risultati di salute. ENOPE 2012, e l'impegno politico che l'ha favorito, è il benvenuto. Tuttavia, l'empowerment è un processo per l'individuo e per tutti coloro che potrebbero sostenerlo. Di tutte le sfide future, a partire da un dialogo diretto con i medici professionisti, l'empowerment del paziente sembra essere il prossimo passo critico.
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