Raccolta della canapa nell'Ottocento
in un quadro di un pittore austriaco
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Cannabis
senza pregiudizio (dal blog di Umberto Veronesi)
Una sostanza naturale e poco costosa, che è giusto
mettere gratuitamente a disposizione di chi ne ha bisogno per curarsi
Uso terapeutico
della Cannabis, su ricetta del medico di famiglia, e quindi a carico del
Servizio sanitario nazionale. Il Consiglio dei ministri non ha impugnato la
legge che la Regione Abruzzo ha approvato in gennaio (contrariamente allo stop
dato in precedenza ad analoghe leggi delle Regioni Liguria e Veneto), e quindi
adesso ci si potrà curare anche con questo rimedio, conosciuto nell’antichità
da Cina e India, e di cui parla favorevolmente anche Plinio il Vecchio nella
sua «Naturalis Historia».
Lo considero un
grande passo avanti sul piano medico e giuridico, e anche se so che con questa
affermazione mi attirerò una volta di più l’accusa di essere favorevole alle
droghe, sono assolutamente tranquillo: non è ragionevole escludere un principio
attivo solo perché figura nell’elenco delle sostanze da abuso. A scanso di
fantasiose polemiche, è anche bene spiegare subito che non ci si curerà fumando
spinelli, ma che il Thc (tetraidrocannabinolo) e il Cbd (cannabidiolo) sono contenuti in inalatori spray e in compresse,
veri e propri farmaci. Da poco prodotti anche in Italia, evitando così una
costosa e complicata procedura d’importazione. (…)
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