venerdì 5 ottobre 2012

David Stipp: Piccole traditici


Mio figlio Paolo mi ha regalato l'abbonamento alla rivista Le Scienze perché non dimentichi che mi sono laureato, con molta fatica e molti anni fa, in fisica.  Ecco il motivo per cui, ogni tanto, accenno a qualche interessante articolo della rivista.
Nel numero di ottobre della rivista Le Scienze (edizione italiana di Scientific American) c'è un articolo di David Stipp dal titolo: Piccole traditrici
Sottotitolo: Le cellule che smettono definitivamente di dividersi sono state a lungo considerate una difesa contro il cancro. Ora invece sono viste come complici dei processi tumorali e dell'invecchiamento.
Ecco una sintesi dell'articolo.
In passato si riteneva che le cellule senescenti, cioè non più in grado di dividersi, contribuissero all'invecchiamento indebolendo la riparazione dei tessuti. Si pensava che le cellule entrassero nello stato di senescenza per evitare di diventare tumorali se un danno le metteva a rischio di proliferazione incontrollata. In seguito, la teoria secondo cui le cellule senescenti avrebbero un ruolo nell'invecchiamento dei tessuti e del corpo ha perso consensi per poi riguadagnarli di recente. Nuovi studi mostrano che le cellule contribuiscono all'invecchiamenteo nel modo proposto in passato e anche alimentando processi infiammatori. Inoltre, possono danneggiare le cellule vicine favorendo il cancro. Esperimenti su topi suggeriscono che ritardando la senescenza si potrebbe rallentare l'invecchiamento e alcune malattie a esso associate.

Dal blog di David Stipp ricavo la sua biografia
David Stipp ha scritto sulla scienza, la medicina, l'ambiente e le biotecnologie dal 1982 per il Wall Street Journal, Fortune, Salon, Science e altre pubblicazioni. Ha scritto di scienza e di informazione sanitaria come scrittore senior dal 1995 al 2005 sulla rivista Fortune  e dal 1982 al 1995 si è occupato degli stessi temi come staff reporter al Wall Street Journal. Negli ultimi dieci anni ha scritto molto sulla scienza dell'invecchiamento. Nel corso della sua carriera si è occupato, tra le altre cose, della crescente preoccupazione del Pentagono circa il rischio di cambiamenti climatici improvvisi, l'applicazione di Darwin alla medicina, dell'avvelenamento da piombo nell'infanzia, sui nuovi trattamenti per l'impotenza, incidenza dell'ordine di nascita sulla personalità e sull'intelligenza animale. Nel 1998 ha vinto il premio della National Association of Science Writers per il migliore articolo su un magazine.

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