sabato 6 aprile 2013

Concorso AIRC: La ricerca sul cancro è un albero e un fiore appena sbocciato


Miglior disegno
Nella prima foto il disegno di Federica Colombo, dell’ITCG “A. Mapelli” di Monza, che ha vinto il premio della categoria disegno. In tutte le civiltà, l’albero è simbolo di vita in continua evoluzione. Il disegno, dal tratto ingenuo, racconta l’evoluzione dei valori di consapevolezza, solidarietà, ricerca come restituzione (da parte dell’albero, appunto) di vita al paziente oncologico. Nella seconda la fotografia di Valentina Colagrossi, del Liceo scientifico “P. Ruffini” di Viterbo, che ha vinto il premio della categoria foto. Protagonista dell’immagine è un fiore appare sbocciato, in un ambiente buio, dove si intravedono solo delle foglie appassite: l’eloquenza del contrasto tra vita e morte rimanda con forza all’idea di speranza contenuta in quella di Ricerca.
Trovo nel sito dell'AssociazioneItaliana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) la notizia della premiazione del Concorso 2013, per gli studenti della scuola secondaria di 2° grado, dal titolo "Una metafora per la ricerca".

Gli esperti della Giuria hanno assegnato i quattro premi di categoria (testo, foto, disegno, video), scegliendo tra i 20 finalisti selezionati dal voto popolare. Quest’anno il Gran Premio è stato assegnato al vincitore del premio di categoria Video, Filippo Pesaresi del Liceo Rinaldini di Ancona. AIRC ha ritenuto opportuno, inoltre, di assegnare un Premio speciale per l’impegno creativo.

Migliore fotografia
Tra tutti i 140 partecipanti nelle quattro categorie è avvenuta, quindi, la selezione del Gran premio che la giuria ha deciso di conferire all’elaborato che in assoluto meglio rappresenta la metafora della ricerca. I 5 vincitori sono stati premiati il 21 marzo l''Istituto FIRC di Oncologia Molecolare - IFOM; è un centro di ricerca no profit ad alta tecnologia, legato alla Fondazione italiana per la ricerca sul cancro e dedicato allo studio dei meccanismi di formazione e sviluppo dei tumori situato a Milano. Riporto l'articolo sulla premiazione «La ricerca è un albero» Il disegno della liceale che ha sconfitto il tumore di Mario Pappagallo, pubblicato il 23 marzo 2013 sul  Corriere della Sera. Sottotitolo: La ragazza guarita premiata da Ozpetek. Tra la metafora della vita e quella della morte. La battaglia contro il cancro parte dai giovani, a scuola. Consapevoli di ciò che si sta parlando, disinibiti nel pronunciare quel termine ancora oggi impronunciabile da parte degli adulti, ottimisti (non solo perché giovani) in un futuro vincente grazie alla ricerca. E la speranza smorza la paura, dirada la nebbia. Quella fitta indotta dal cancro che va diradata, «per tornare a mettere a fuoco le proprie aspirazioni, la speranza è solo nella ricerca». È quanto ha scritto Teresa Lucifora, liceale dello scientifico Berto di Vibo Valentia, vincitrice per il miglior testo nella terza edizione del concorso dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc). Ma non solo di testi era alla ricerca la giuria del concorso. La metafora si materializza in una foto, in un disegno, in due video. Il regista Ferzan Ozpetek e i suoi colleghi giurati hanno avuto difficoltà a scegliere il meglio tra 140 proposte, tutte di livello, filtrate da una scelta sul web a cui hanno partecipato 28 mila cittadini. Partecipanti da tutte le parti d'Italia, studenti del secondo triennio delle scuole secondarie superiori. Tutti vincitori, docenti inclusi, anche se alla fine solo per cinque (ma rappresentavano tutti) la metafora si è tradotta in premio. Gratificazione che potrebbe indirizzare già da ora le loro scelte future. Registi, fotografi, disegnatori, ricercatori in erba. Anche perché senza speranza, sensibilità e sintesi di emozioni non si riesce nemmeno a diventare ricercatori vincenti. La giuria, presieduta da Ozpetek, era composta da Roberto Cotroneo (scrittore), Antonio Romano (designer), Giorgio Scita (ricercatore), Daniele Selvitella (noto youtuber). Per la migliore fotografia è stata premiata Valentina Colagrossi, del liceo scientifico Ruffini di Viterbo: lo scatto ha impresso una rosa sbocciata in un ambiente buio e tra foglie appassite. Una luce che rompe il buio del male. Metafora di speranza così come il testo vincente della studentessa di Vibo Valentia. Il miglior disegno è di Federica Colombo, dell'Istituto Mapelli di Monza: un albero, «simbolo di vita in continua evoluzione e che racconta consapevolezza, solidarietà, ricerca come restituzione di vita al paziente oncologico». Volutamente semplice nel tratto, forte nel messaggio tracciato da una ragazza che grazie alla ricerca ha combattuto un linfoma. Un forte albero innaffiato dalla speranza. Elegante e sensibile il video di Filippo Pesaresi del Liceo Rinaldini di Ancona. Due ragazzi, fratello e sorella. Il male colpisce lui e lei si scopre, emotivamente, ricercatrice. Il messaggio arriva forte e chiaro anche se mai espresso in modo esplicito. I complimenti a Filippo arrivano con il Gran premio della giuria. Al video di Eva Mascolino, del Liceo classico Spedalieri di Catania è andato il premio Airc. Un'intera giornata a Milano, nel Campus dell'Ifom Firc di oncologia molecolare, per i vincitori. Il futuro della ricerca comincia veramente in classe.

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