lunedì 22 aprile 2013

Boom di "Stomach cancer" in Umbria



Nel QuotidianodellUmbria.it di venerdì 21 ottobre 2011 è stato pubblicato un articolo dal titolo: "Boom dei tumori allo stomaco in Umbria"
Perugia è uno dei vertici del “triangolo maledetto” del tumore dello stomaco: nella zona compresa fra il capoluogo umbro, Pesaro e la bassa Romagna il tasso di incidenza di questa neoplasia è fra i più alti al mondo. Ed è proprio l’Umbria a detenere il triste record italiano, con 28 casi su 100.000 abitanti negli uomini e 13 nelle donne: 300 nuovi malati ogni anno. “La causa va cercata nella dieta, in particolare nel consumo di carni rosse alla griglia e di insaccati, da noi pressoché quotidiano – spiega la dott.ssa Stefania Gori, dell’Oncologia del Santa Maria della Misericordia che ha ospitato un incontro aperto ai cittadini proprio su questo tema -. Le persone non conoscono questa neoplasia, nonostante sia il quarto big killer e colpisca più di 12.500 individui l’anno con 7.500 decessi nel nostro Paese. Per questo, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), di cui faccio parte, ha deciso di realizzare un progetto specifico su questa malattia e di pubblicare la prima guida certificata dagli oncologi su come prevenirla e affrontarla, disponibile in tutte le librerie (Giunti editore)”.

L’importanza della ricerca - L’incontro di Perugia ha visto per protagonisti anche il Direttore Generale dell’ospedale, dr. Walter Orlandi, il dr. Lucio Crinò, Direttore SC Oncologia Medica e i rappresentanti delle associazioni dei pazienti, il Prof. Carlo Porcellati presidente dell’AVONCOL-onlus ed il dr. Giuseppe Caforio, presidente dell’AUCC onlus. “La testimonianza di persone che hanno affrontato e sconfitto il cancro è fondamentale – ha sottolineato la dottoressa Gori -: oggi si tratta di un male sempre più curabile e la ricerca mette costantemente a nostra disposizione nuove armi. Nel caso del tumore gastrico, si sono registrati importanti progressi con trastuzumab in combinazione con la chemioterapia per il trattamento dei casi metastatici HER2 positivi (cioè che esprimono questa proteina prodotta da un gene specifico), che rappresentano circa il 16% del totale”. Trastuzumab è un farmaco che agisce su specifici bersagli molecolari, già ampiamente utilizzato nel tumore della mammella disponibile da quest’anno in Italia anche per il cancro dello stomaco.
Prevenzione - L’obiettivo dell’incontro perugino era quello di educare alla prevenzione ed alla diagnosi precoce, per riuscire a sconfiggere una malattia che viene purtroppo troppo spesso individuata in stadi molto avanzati. “Esistono alcune condizioni di vulnerabilità che vanno conosciute e che devono suggerire approfondimenti, come la gastroscopia – ha continuato la dott.ssa Gori –. Fra queste, oltre a stili di vita errati, la familiarità, l’infezione da Helicobacter Pylori, gastrite cronica, ulcere, polipi. Scoprire il tumore ai primi stadi può fare la differenza”. Nel libro promosso da AIOM (Il tumore dello stomaco -una guida per prevenire, un aiuto per il paziente e i suoi familiari, Giunti editore, 128 pag., 8.50€) ampio spazio è dedicato alla conoscenza dei fattori di rischio ma anche alle domande giuste da porre al medico, dalla fase dei controlli, all’intervento, dagli effetti indesiderati, al ritorno a casa, con molti consigli pratici.
Cereali e legumi - “Va incrementato il consumo di frutta e verdura, ma anche di legumi e di fibre – conclude la dott.ssa Gori -. I cereali vanno preferiti integrali e bisogna porre attenzione anche alle tecniche di cottura. Da usare con estrema moderazione la griglia, la frittura ma anche la pentola a pressione: l’alta temperatura cui l’alimento è sottoposto distrugge elementi nutritivi importanti come la vitamina C”. L’ospedale Santa Maria della Misericordia è molto attivo sul fronte della sensibilizzazione ai cittadini e della prevenzione e non a caso ospita oggi il primo di una serie di incontri nazionali promossi dall’AIOM.

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