domenica 1 marzo 2015

Aumentano le diagnosi di tumore, ma si allunga anche la sopravvivenza


Da Panorama (ho evidenziato alcuni tipi di tumore)
(aggiornato al 2.3.15) Trovo su Panorama del 25.2.15 un articolo dal titolo: Due buone notizie sui tumori
Sottotitolo: Aumentano le diagnosi, ma si allunga anche la sopravvivenza, intanto la ricerca fa passi avanti. Grazie alle scoperte italiane.
Quando si parla di cancro si oscilla tra lo sconforto, visto che i casi sono sempre di più, e l'ottimismo, perché all'aumento dì diagnosi contribuiscono quelle precoci, che possono salvare la vita; e perché ogni giorno leggiamo di qualche scoperta che rende il nemico più facile da combattere. Le ultime due buone notizie sono Made in Italy: la prima nasce (grazie ai fondi Airc) nei laboratori di Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'ospedale Humanitas di Rozzano, Milano; la seconda viene da Antonio Iavarone, docente di neurologia e patologia al Columbia medical center di New York. L'équipe dell'Humanitas (con altri istituti internazionali, lo studio è su Cell) ha dimostrato che il gene PTX3, individuato anni fa da Mantovani, agisce come un freno per le cellule maligne: tiene sotto controllo l'infiammazione, il terreno fertile su cui il tumore si sviluppa.
«In alcuni tumori, colon, pelle e sarcomi, il gene PTX3 viene "spento", lasciando via libera all'instabilità genetica» spiega lo scienziato. «Da questo studio ci aspettiamo importanti ricadute sul piano clinico». Il lavoro di Iavarone è il seguito di una scoperta fatta dal suo team nell'estate 2014: ossia che il glioblastoma (temibile cancro al cervello) è causato dalla fusione di due geni, e tale alterazione produce due proteine che rendono il tumore aggressivo. Iavarone ha ora sperimentato su due pazienti una molecola che blocca l'attività dì una delle due proteine, con risultati incoraggianti: il tumore si è ridotto, e la riduzione ha persistito nel tempo. «Entro giugno» dice lavarone «avvieremo una sperimentazione ampia, con vari centri europei fra cui Gran Bretagna, Francia e Italia», (D, M.)
Come si vede dal grafico, per alcuni tumori la sopravvivenza ha fatto passi da gigante dal 1971 ad oggi; guardate per esempio la prostata. Per altri tumori, stomaco, cervello, esofago, polmoni e pancreas i progressi sono limitati.
Si tenga presente quanto si afferma nel sito del National Cancer Institute:  Poichè le statistiche sulla sopravvivenza si basano su grandi gruppi di persone, non possono essere usate per predire esattamente quello che accadrà ad un singolo paziente. Non ci sono due pazienti oncologici simili e il trattamento e la risposta ad esso può variare notevolmente. 
Chiaramente la sopravvivenza è legata alla stadiazione del tumore. Nella figura sottostante (sito del NCI) vengono riportate le sopravvivenze a 5 anni del carcinoma gastrico in base allo stadio (stage) alla diagnosi (USA) .

 














Confrontiamo i dati ricavati dal sito del NCI rispetto a quelli di Panorama: la sopravvivenza a 5 anni del tumore gastrico fornita dal NCI è 28,3%, più alta rispetto a quella indicata da Panorama, che si attesta attorno al 20%.
 

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