domenica 8 settembre 2013

Per non dimenticarle


Per chi ci lascia, sapere che c'è qualcuno che desidera ricordarti, non solo nel cuore e nella mente ma anche nel web, credo faccia piacere.  I media ci hanno informato che è "passed away", espressione usata dagli statunitensi per indicare un decesso e che uso anch'io, il 5 settembre 2013, Federica Cardia,
Federica, sotto Anna Lisa, Talia e Lola
una cancer blogger cagliaritana, che combatteva da due anni contro una carcinosi peritoneale. Federica gestiva il blog
tantovincoio.com, una specie di dichiarazione di guerra, attualmente oscurato ma speriamo che qualcuno prenda il testimone, e una pagina Facebook ancora visibile.

Desidero ricordare anche altre due stupende persone che ci hanno lasciato senza tanto clamore, iscritte al forum coordinato da Rosie Rosanna Fiorino "Vivere dopo il cancro allo stomaco (si può!)":  Vanna Manovellino e Laura Zeppellini.
Non possiamo anche dimenticare: Anna Lisa Russo, Talia Castellano,  Lola Scott Chiodo e quanti  ci hanno lasciato per questa terribile patologia.
Vanna Manovellino
Anche gli uomini muoiono per cancer, ma evidentemente non usano parlare della loro patologia nei blog, sono più riservati e più introversi. Sono meno coraggiosi di fronte alla morte? Ho trovato in rete la storia di un cancer blogger canadese, Derek K. Miller, 41 anni, che nel blog penmachine. com aveva raccontato la sua battaglia con la malattia, un cancer al colon, da quando è stato diagnosticato nel 2007 fino al 4 maggio 2011, data della sua morte.
Ha scritto l'ultimo post prima di morire e ha chiesto ai suoi familiari di inserirlo poco dopo la sua morte. Il post era intitolato semplicemente "The Last Post "(L'ultimo post), inizia con: 'Ecco. Sono morto e questo è il mio ultimo post per il mio blog'.
Per tutte queste spendide persone vale quanto scritto dagli amici di Federica: «Ci hai insegnato la lotta, Federica, a non mollare, mai. Di te, del tuo sorriso coraggioso, resterà questo: il ricordo di una vita che non è stata sprecata».
Nella pagina di facebook trovo i seguenti post di Federica:
Laura Zeppellini
Sono Federica, ho 30 anni e convivo con un tumore al colon. Parlarne non è facile, ma ci proverò. Racconterò tutto per trovare informazioni, e il vostro aiuto. Senza paura. Perché tanto vinco io.
Quando la tua vita sembra andare a gonfie vele, quando hai ottenuto il lavoro desiderato da una vita, nella città che ami, quando hai degli ottimi amici e fai una vita attiva, sempre sulla cresta dell’onda tra aperitivi, musica e palestra, quando ti sembra di toccare il cielo con un dito e di poter spaccare in due il mondo con la sola forza del pensiero... ecco, è proprio in questo momento che la tua esistenza viene stravolta da una piccola parolina insignificante che inizia con la lettera C. “Ho il Cancro”. Potrai anche trovarti nel posto più bello del mondo, in mezzo a palme, mare azzurro e brasiliani in festa, che tu penserai sempre e solo a quello: “Ho il Cancro”.
La mia patologia si chiama 'carcinosi peritoneale': si tratta di una diffusione incontrollata di cellule tumorali (nel mio caso originate dal colon) nelle pareti del peritoneo, con formazione di noduli difficilmente controllabili perché, a causa della scarsa vascolarizzazione di questa parte del corpo, i classici chemioterapici riescono a penetrare poco e male. Purtroppo al momento la situazione si è complicata ulteriormente: l’ultimo chirurgo consultato a Milano si è rifiutato di intervenire, poiché la malattia sembra essersi diffusa a tutti i quadranti dell’addome.
Non mi arrendo, voglio vivere e credo di avere ancora molte, troppe, cose da fare, luoghi da visitare, esperienze da vivere. Mi è stato proposto di iniziare una nuova chemioterapia e di sperimentare, parallelamente, dei nuovi protocolli farmaceutici che, purtroppo, richiedono un ingente contributo economico in quanto non ancora riconosciuti dal Sistema Sanitario Nazionale. L’intento è di attaccare il male da più fronti, ridurre quanto più possibile le masse tumorali in modo da rendere fattibile, prima o poi, un intervento chirurgico.
Con questo sito e con le mie parole mi rivolgo a medici e oncologi in Italia e all’estero, a tutte le persone di cuore che siano in grado di aiutarmi a trovare una soluzione, una cura, una possibilità chirurgica, e a tutti coloro che vogliano contribuire economicamente per aiutarmi a sperimentare queste nuove possibilità terapeutiche. Metto a disposizione i miei esami, le mie cartelle cliniche e tutte le informazioni necessarie, insieme a un numero di conto corrente, per chi desideri aiutarmi. Grazie di cuore!"
Scriveva il 3 settembre 2013, tre giorni prima di morire: Tre mesi e più di ospedale (non continuativi, ma più o meno siamo lì) tra alti e bassi, interventi chirurgici e tanta, troppa stanchezza. Spero di darvi buone notizie nelle prossime settimane, per ora buonanotte!

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