Per chi ci lascia, sapere che c'è qualcuno che desidera ricordarti, non solo nel cuore e nella mente ma anche nel web, credo faccia piacere. I media ci hanno informato che è "passed away", espressione usata dagli statunitensi per indicare un decesso e che uso anch'io, il 5 settembre 2013, Federica Cardia,
Federica, sotto Anna Lisa, Talia e Lola |
Desidero
ricordare anche altre due stupende persone che ci hanno lasciato senza tanto clamore, iscritte al
forum coordinato da Rosie Rosanna Fiorino "Vivere dopo il cancro allo
stomaco (si può!)": Vanna
Manovellino e Laura Zeppellini.
Non
possiamo anche dimenticare: Anna Lisa Russo, Talia Castellano, Lola Scott Chiodo e quanti ci hanno lasciato per questa terribile
patologia.
Vanna Manovellino |
Anche
gli uomini muoiono per cancer, ma evidentemente non usano parlare della loro
patologia nei blog, sono più riservati e più introversi. Sono meno coraggiosi di
fronte alla morte? Ho trovato in rete la storia di un cancer blogger canadese, Derek
K. Miller, 41 anni, che nel blog penmachine. com aveva
raccontato la sua battaglia con la malattia, un cancer al colon, da quando è stato diagnosticato nel
2007 fino al 4 maggio 2011, data della sua morte.
Ha
scritto l'ultimo post prima di morire e ha chiesto ai suoi familiari di inserirlo poco dopo la sua morte. Il post era intitolato semplicemente "The Last
Post "(L'ultimo post), inizia con: 'Ecco. Sono morto e questo è il mio ultimo post
per il mio blog'.
Per
tutte queste spendide persone vale quanto scritto dagli amici di Federica: «Ci hai insegnato la lotta, Federica, a non mollare, mai. Di te, del
tuo sorriso coraggioso, resterà questo: il ricordo di una vita che non è stata
sprecata».
Nella
pagina di facebook trovo i seguenti post di Federica:
Laura Zeppellini |
Sono
Federica, ho 30 anni e
convivo con un tumore al colon. Parlarne non è facile, ma ci proverò.
Racconterò tutto per trovare informazioni, e il vostro aiuto. Senza paura.
Perché tanto vinco io.
Quando la tua
vita sembra andare a gonfie vele, quando hai ottenuto il lavoro desiderato
da una vita, nella città che ami, quando hai degli ottimi amici e fai una vita
attiva, sempre sulla cresta dell’onda tra aperitivi, musica e palestra, quando
ti sembra di toccare il cielo con un dito e di poter spaccare in due il mondo
con la sola forza del pensiero... ecco, è proprio in questo momento che la tua
esistenza viene stravolta da una piccola parolina insignificante che inizia con
la lettera C. “Ho il Cancro”. Potrai anche trovarti nel posto più bello del
mondo, in mezzo a palme, mare azzurro e brasiliani in festa, che tu penserai
sempre e solo a quello: “Ho il Cancro”.
La mia patologia si chiama 'carcinosi
peritoneale':
si tratta di una diffusione incontrollata di cellule tumorali (nel mio caso
originate dal colon) nelle pareti del peritoneo, con formazione di noduli
difficilmente controllabili perché, a causa della scarsa vascolarizzazione di
questa parte del corpo, i classici chemioterapici riescono a penetrare poco e
male. Purtroppo al momento la situazione si è complicata ulteriormente:
l’ultimo chirurgo consultato a Milano si è rifiutato di intervenire, poiché la
malattia sembra essersi diffusa a tutti i quadranti dell’addome.
Non mi arrendo, voglio vivere e credo di avere ancora molte,
troppe, cose da fare, luoghi da visitare, esperienze da vivere. Mi è stato
proposto di iniziare una nuova chemioterapia e di sperimentare, parallelamente,
dei nuovi protocolli farmaceutici che, purtroppo, richiedono un ingente
contributo economico in quanto non ancora riconosciuti dal Sistema Sanitario
Nazionale. L’intento è di attaccare il male da più fronti, ridurre quanto più
possibile le masse tumorali in modo da rendere fattibile, prima o poi, un
intervento chirurgico.
Con questo sito e con le mie parole
mi rivolgo a medici e oncologi in Italia e all’estero, a tutte le persone di cuore che
siano in grado di aiutarmi a trovare una soluzione, una cura, una possibilità
chirurgica, e a tutti coloro che vogliano contribuire economicamente per
aiutarmi a sperimentare queste nuove possibilità terapeutiche. Metto a
disposizione i miei esami, le mie cartelle cliniche e tutte le informazioni
necessarie, insieme a un numero di conto corrente, per chi desideri aiutarmi.
Grazie di cuore!"
Scriveva
il 3 settembre 2013, tre giorni prima di morire: Tre mesi e più di ospedale (non continuativi, ma più
o meno siamo lì) tra alti e bassi, interventi chirurgici e tanta, troppa stanchezza.
Spero di darvi buone notizie nelle prossime settimane, per ora buonanotte!
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