sabato 14 gennaio 2012

IOV: UN OSPEDALE A MISURA DI DONNA

Trovo nelle news dello IOV questa importante riconoscimento.

IOV: UN OSPEDALE A MISURA DI DONNA  

L' Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna - O.N.D.A. ha attribuito allo IOV il massimo riconoscimento

Come era già accaduto nel 2008, anche quest’anno l’O.N.Da (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna) ha riconosciuto lo IOV tra le 48 strutture ospedaliere in Italia (4 nel solo Veneto, 6 nel Nord-Est) che maggiormente si distinguono per l’attenzione prestata alla salute della donna e sono pertanto meritevoli dei tre bollini rosa, il massimo riconoscimento dell’Osservatorio.
Dal 2007 O.N.Da ha avviato un programma per individuare e premiare gli ospedali italiani “più vicini alle donne” per prestazioni, assistenza e ricerca. Quest’anno, in particolare, i criteri di valutazione della Commissione si sono fatti più rigidi rispetto alle precedenti edizioni, che già comprendevano sia la presenza di reparti destinati alla cura di patologie femminili specifiche e l’attività di ricerca, sia il numero di donne ai vertici: massima rilevanza è stata data infatti all’appropriatezza del percorso diagnostico-terapeutico, al posizionamento della paziente al centro delle cure, nonché – nello specifico delle patologie neoplastiche – alle attività di prevenzione dei tumori.
Criteri ai quali lo IOV, grazie soprattutto all’impegno della Dott.a Maria Giacobbo, Direttore Sanitario, e della Dott.a Maria Padovan, Responsabile dei Servizi infermieristici, ha dimostrato di rispondere appieno, ottenendo quindi i tre “bollini rosa”, ossia il massimo riconoscimento dell’Osservatorio Nazionale, che ha così premiato l’attività dello IOV nell’ambito della medicina di genere: in ambito oncologico infatti un approccio che tenga conto delle diversità di genere permette di meglio valutare la storia naturale, le caratteristiche biologiche, la farmaco genetica e gnomica, nonché il trattamento dei principali tipi di tumore, con grande attenzione inoltre al diverso impatto delle principali tossicità dovute alle terapie mediche antitumorali.
Tra i punti di forza dello IOV che sono stati oggetto di valutazione positiva da parte di O.N.Da il reparto di senologia, l’assistenza ambulatoriale di cardiologia, le sperimentazioni cliniche per il melanoma cutaneo e i tumori alla mammella, l’attività chirurgica in tutti gli ambiti dell’oncologia, con specifica attenzione alla patologia della mammella e della tiroide, l’attività dell’équipe multidisciplinare dei tumori ereditari, l’assistenza con trattamenti radioterapici in particolare nell’ambito radio metabolico.
Nel campo specifico della senologia, da ormai due anni presso lo IOV è attiva la Breast Unit, ossia un team coordinato di medici, strutturato in modo circolare, nel quale al centro è la donna mentre lungo la circonferenza vi sono le diverse figure professionali - radiologi, chirurghi senologi e plastici, patologi, oncologi, radioterapisti, medici nucleari, fisiatri, psicologi, genetisti – che, a seconda della gravità del caso, agiscono individualmente o in équipe multidisciplinare, per meglio soddisfare le esigenze della paziente.
Di recente acquisizione, grazie ai proventi del 5 per mille, la radioterapia intraoperatoria (IORT), una tecnologia che permette, per particolari forme di tumore mammario, di operare una sola seduta di radioterapia già nel corso dell’intervento, invece delle lunghe sedute post operatorie tradizionali.
Non solo ricerca e assistenza, ma anche umanizzazione delle cure con un’attenzione particolare al mondo femminile: il gruppo infermieristico della Piastra Oncologica ha elaborato un progetto che intende promuovere l’utilizzo di una stanza dedicata (“Stanza in rosa”) per tutte le donne con patologia mammaria che si sottopongono a chemioterapia neoadiuvante (effettuata prima dell’intervento chirurgico) e adiuvante (effettuata dopo l’intervento chirurgico) in Day Hospital Oncologico, stanza nella quale vengono effettuati tre tipi di terapie complementari, ossia l’aromaterapia, la terapia del tocco e la musicoterapia. Specificatamente destinato alle donne che devono sostenere esami diagnostici (mammografia, RMN), è invece il “Progetto Sole”, un training psicoeducativo volto a fornire alle pazienti gli strumenti per affrontare e ridurre il disagio e lo stato d’ansia e di stress che questi esami – e l’attesa dei relativi referti – ingenerano.
“Non smettere di piacerti” è invece l’iniziativa condotta dai volontari dell’Avo attivi allo IOV, con il sostegno finanziario di Fondazione Antonveneta e il generoso supporto di un parrucchiere che a sua volta ha vinto il cancro: 100 parrucche messe a disposizione delle pazienti in trattamento chemioterapico, al fine di ridare loro fiducia e serenità mediante la riconquista, prima di tutto, della propria femminilità.
E infine IOVart, il laboratorio artistico attivo da oltre tre anni, presso il quale le pazienti in trattamento e i loro familiari possono recarsi per trascorrere in maniera creativa le lunghe attese dei tempi della cura, facendo arte nelle più varie forme: disegno, acquerello, origami, musica, bigiotteria…
Tecnologie innovative, centralità della donna rispetto al team degli specialisti, percorsi di umanizzazione e di sostegno psicologico: ultimo, ma non per questo meno importante per O.N.Da, è il numero consistente di donne in posizione apicale presso l’Istituto Oncologico Veneto, a partire dal Direttore Sanitario, Dott.a Maria Giacobbo, e da ben 7 responsabili di Unità.
Il Prof. Pier Carlo Muzzio, Direttore Generale dell’Istituto Oncologico Veneto, ha espresso grande soddisfazione per questo riconoscimento, sottolineando soprattutto come lo IOV sia uno dei pochissimi ospedali ad aver ottenuto i tre bollini per ben due volte.
15 dicembre 2011

Per informazioni:
Servizio Comunicazione e Marketing - 049/8215775 - 5782

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