martedì 24 luglio 2012

Se qualcosa può andar male, lo farà - Attenzione alla Cybercondria

"(Chiama) Informazione come cura" che fornisce informazioni ai malati di cancro, non ha nulla a che vedere con la cybercondria che si riferisce ai malati immaginari. Il motto dei cybercondriaci è l'assioma di Murphy : "Se qualcosa può andar male, lo farà". Il motto di (Chiama): "Informarsi per prevenire, per curare e per soffrire meno possibile".
Trovo sul Corriere della Sera, alla rubrica Salute, un interessante articolo di Carolina Frediani dal titolo: UNA DELLE CAUSE E' CHE MOLTE PERSONE SI FANNO GUIDARE SOLO DAI PRIMI DUE RISULTATI - La cybercondria da «motore di ricerca» - Uno studio dice che chi cerca notizie mediche su Internet spesso sopravvaluta i propri problemi.

"E' la cybercondria (da cyber e ipocondria, cioè l'aver sempre paura di essere ammalati), un neologismo nato già nel 2000 per indicare la propensione a prefigurare gli scenari peggiori quando si cercano online risposte mediche".
Si veda anche l'articolo di Focus.it "Il (cyber) malato immaginario" da cui ho ricavato la foto. Si legge nell'articolo:
DUBITATE GENTE, DUBITATE - Secondo i ricercatori la qualità dei contenuti medici online è piuttosto scadente. Disinformazione, imprecisioni, e, sui siti rigorosi (che comunque esistono), l’utilizzo di una terminologia e di un linguaggio incomprensibili la fanno da padroni. A questo si aggiunge l’effetto amplificatore offerto da forum e chat, dove persone inesperte e magari spaventate, chiedono e offrono consigli medici. E passare da un raffreddore a una polmonite e da questa a un cancro al polmone può essere davvero facile.
Leggere anche la voce cybercondria da Wikipedia.
Per chi conosce l'inglese suggerisco l'articolo del The New York Time, pubblicato il 24 novembre 2008, dal titolo: Microsoft Examines Causes of ‘Cyberchondria’

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