Nella Rassegna Stampa dello IOV
di martedì, 15 gennaio 2013, si possono leggere questi quattro interessanti
articoli che parlano dell'oncologia:
- Tumori
Recidive e metastasi ecco i farmaci che aiutano a vivere
(martedì, 15 gennaio 2013 - REPUBBLICA - Pag. 28) - Genesi
delle neoplasie dalla cellula ai tessuti
(martedì, 15 gennaio 2013 - REPUBBLICA - Pag. 29) - Troppe biopsie nuovi marker per la prostata
- (martedì, 15 gennaio 2013 - REPUBBLICA - Pag. 31)
- Malattie
gravi, 8 su 10 preferiscono la verità
(martedì, 15 gennaio 2013 - REPUBBLICA - Pag. 37)
Copio e
incollo dal sito di Repubblica.it il primo articolo, inserendo dei link per meglio comprendere di cosa si tratta.
Tumori,
tra recidive e metastasi ecco i farmaci che aiutano a vivere
La ricerca ha prodotto 9 nuovi
medicinali che saranno in commercio anche in Italia entro il 2013, e altri 4
attesi nel 2014 a conclusione della sperimentazione. Non riescono a
"spegnere" la proliferazione incontrollata delle cellule cancerose,
ma permettono sopravvivenze anche di anni
di ARNALDO D'AMICO
Biofarmaci |
I farmaci in arrivo contrastano
la proliferazione incontrollata del cancro, ma non lo spengono. Per questo si
useranno quando il tumore è scoperto troppo tardi per essere asportato e ha già
dato metastasi. Regalano sopravvivenze di qualche anno contro i pochi mesi dei
trattamenti attuali. Di fatto, un miracolo, anche se molto costoso perché i
farmaci di questo tipo, cosiddetti "intelligenti", già in commercio
arrivano a costare anche 60 mila euro per mese di trattamento.
I tredici farmaci in arrivo (per
15 tipi di tumori perché alcuni hanno più indicazioni) hanno tutti mosso i
primi passi circa una decina di anni fa grazie a collaborazioni tra cliniche e
centri di ricerca universitari e industrie farmaceutiche, come quella
realizzata qui tra la Novartis e il Dana Farber, un altro dei quattro istituti
oncologici di Harvard. In genere si è partiti dalla scoperta di un gene la cui
alterazione innesca la moltiplicazione incontrollata delle cellule.
Poi si è messa a punto una
molecola che riesce ad inceppare il meccanismo patologico avviato dal gene
anomalo. E infine la si è provata su colture di cellule animali, umane, topi e
pazienti, se le sperimentazioni precedenti erano state superate, per verificare
che desse benefici e che questi fossero superiori agli effetti collaterali. Un
lungo percorso che ha lasciato per strada centinaia di molecole perché hanno
fallito anche una sola delle varie prove.
Ed ecco i farmaci in arrivo messi
a punto dalla maggiori aziende farmaceutiche.
Da Novartis è appena arrivato
(dicembre 2012) l'everolimus col nome commerciale Afinitor, per il trattamento
dei tumori neuroendocrini di origine pancreatica in fase avanzata. Contrasta
l'attivazione aberrante del gene mTOR, alla base dello sviluppo del tumore. È
il primo nuovo farmaco per questi tumori scoperto negli ultimi 30 anni.
Lo stesso Afinitor, sta per
essere immesso anche in Italia per il trattamento con exemestane, delle donne
in post-menopausa con stato recettoriale ormonale positivo affette da carcinoma
mammario tipo HER2/neu negativo, dopo recidive o progressione di malattia e
dopo il fallimento della terapia ormonale con inibitori dell'aromatasi non
steroidei.
Signifor (nome della molecola pasireotide)
invece è destinato a contrastare i tumori dell'ipofisi, dopo fallimento della
chirurgia, che portano la Sindrome di Cushing, grave squilibrio ormonale
potenzialmente letale e l'acromegalia, una deformazione progressiva di volto e
mani. Jakavi (ruxolitinib) per il trattamento della mielofibrosi, neoplasia
rara che colpisce il midollo osseo.
Termineranno invece quest'anno la sperimentazione: dovitinib (non ha ancora il nome commerciale) contro il tumore al rene in fase metastatica, Afinitor contro il tumore al seno metastatico tipo Her2+ e Her2-, Jakavi per la policitemia, panobinostat contro il mieloma multiplo.
Da Pfizer sono in arrivo: Inlyta (axitinib) contro il carcinoma renale inoperabile in adulti, dopo fallimento di un precedente trattamento con sunitinib o con una citochina; Xalcori (crizotinib) contro il carcinoma polmonare del tipo non a piccole cellule e positivo al test ALK; Bosulif (bosutinib) contro la leucemia mieloide cronica.
Termineranno invece quest'anno la sperimentazione: dovitinib (non ha ancora il nome commerciale) contro il tumore al rene in fase metastatica, Afinitor contro il tumore al seno metastatico tipo Her2+ e Her2-, Jakavi per la policitemia, panobinostat contro il mieloma multiplo.
Da Pfizer sono in arrivo: Inlyta (axitinib) contro il carcinoma renale inoperabile in adulti, dopo fallimento di un precedente trattamento con sunitinib o con una citochina; Xalcori (crizotinib) contro il carcinoma polmonare del tipo non a piccole cellule e positivo al test ALK; Bosulif (bosutinib) contro la leucemia mieloide cronica.
Da Lilly arriva Pemetrexed (nome
commerciale Alimta), da usare anche come cura di mantenimento, e non solo
iniziale, contro il tumore del polmone del tipo "non a piccole cellule non
squamoso". Ha superato la fase sperimentale e dovrebbe arrivare il
prossimo anno ramucirumab (non ha ancora un nome commerciale) da somministrare
contro il carcinoma gastrico metastatico.
Da Bristol Meyer Squibb arriva
Ipilimumab (nome commerciale) Yervoy contro il melanoma non operabile o
metastatico già trattato. Non ha ancora il nome commerciale elotuzumab che sta
dando ottimi risultati contro il melanoma nella sperimentazione.
Da Sanofi è in arrivo aflibercept
(Zaltrap) contro il tumore metastatico del colon-retto, da dare con
chemioterapia (irinotecano/5-fluorouracile/ acido folinico) e che non risponde
più alle cure standard. Infine afatinib di Boehringer-Ingelheim ha terminato la
sperimentazione per il trattamento del tumore del polmone non a piccole cellule
che da agosto è stata inviata all'ente regolatorio europeo.
disegno da Repubblica |
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