Einstein ha
sbagliato? Una minaccia
quantistica alla
relatività speciale
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Convinto che la realtà non è solo ciò che vediamo, continuamente alla ricerca di capire chi sono, da dove vengo, dove andrò e perchè invece del nulla c'è qualcosa, scopro una teoria quantistica che può aprire prospettive inimmaginabili! L'entanglement, la misteriosa azione a distanza tra le particelle prevista dalla
meccanica quantistica che faceva perdere il sonno ad Einstein, è una
realtà sperimentale da alcuni anni. Entanglement deriva dall’inglese to
entangle «impigliare, intricare».
Ho scritto recentemente un
post che faceva riferimento alla sperimentazione che il prof. Gioacchino Pagliaro
attuerà all'Ospedale Bellaria dell'AUSL di Bologna, dal titolo: Preghiera
e meditazione Tong Len aiutano a curare il tumore?. Il prof. Pagliaro è
vicepresidente dell’Associazione Italiana di Ricerca sull’Entanglement in
Medicina e in Psicologia (A.I.R.E.M.P.).
Il primo Congresso
organizzato dall'A.I.R.E.M.P, dal titolo affascinante "Medicina, Psicologia e Fisica Quantistica: la crisi delle certezze e
l’umanizzazione della cura", si è tenuto a Bologna il 19
e 20 Novembre 2011.
Mi sono chiesto: Che cosa c'entra la fisica quantistica e in particolare l'Entanglement,con la psicologia e la medicina?
Ho cercato, ho indagato, ho trovato, così è nato il post!
Guardate anche questi due divertenti e brevi filmati del dott. Quantum, che ci spiegano cos'è l'Entanglement: http://www.youtube.com/watch?v=v-EeyHU7E6c e http://www.youtube.com/watch?v=3v6_kfsHkZ0.
Sono interessanti anche le slide del prof. Pagliaro dal titolo "La concezione buddhista della mente e la mente estesa: il ruolo delle emozioni nella nuova concezione della salute" (clicca qui).
Guardate anche questi due divertenti e brevi filmati del dott. Quantum, che ci spiegano cos'è l'Entanglement: http://www.youtube.com/watch?v=v-EeyHU7E6c e http://www.youtube.com/watch?v=3v6_kfsHkZ0.
Sono interessanti anche le slide del prof. Pagliaro dal titolo "La concezione buddhista della mente e la mente estesa: il ruolo delle emozioni nella nuova concezione della salute" (clicca qui).
Nella
locandina che pubblicizzava il Congresso il prof. Giuseppe Genovesi (Medico,
Endocrinologo, Psichiatria e Immunologo. Dipartimento di Fisiopatologia Medica
del Policlinico Umberto I di Roma dell’Universita “La Sapienza” Roma, Presidente
AIREMP) e il prof. Gioacchino Pagliaro (Psicologo e Psicoterapeuta. Direttore
U.O.C Psicologia Ospedaliera AUSL Bologna, Docente a Contratto Università di
Padova, Vice Presidente A.I.R.E.M.P.), affermano:
Il primo Congresso
Nazionale nasce per offrire a Medici, Psicologi, Biologi e a tutti i
Professionisti Sanitari del S.S.N. una possibilità di confronto scientifico
rigoroso, libero da pregiudizi e da pretese neo‐riduzioniste, sul nuovo paradigma introdotto dalla
Fisica Quantistica. L’Entanglement, traducibile come un intreccio inseparabile,
designa a livello subatomico una rappresentazione della realtà come di un tutto
unificato e connotato da campi energetici. Questa teoria si sta confermando
come valida anche a livello macroscopico per cui ogni nostro oggetto di studio,
sia esso biologico, medico, psicologico, sembrerebbe funzionare come una rete
di relazioni pervasa dall’informazione e caratterizzata dalla interconnessione
e dall’interdipendenza in una condizione di non separabilità. L’Entanglement sviluppa
ulteriormente la nuova visione della malattia, della cura e della salute
introdotta dalla Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI), liberandola da adesioni
acritiche al mondo dell’oggettività, delle certezze e introduce una visione di
tipo olistico basata sulla curiosità conoscitiva, sulla continua evoluzione
della conoscenza e sulla verifica continua. Tale cambiamento, per le importanti
ricadute che può avere nella creazione di una nuova teoria della mente e delle
interazioni mentali, sta interessando ampi settori della ricerca della
Biologia, delle Neuroscienze, della Psicologia e della Medicina in generale. Il
modello mente‐corpo‐spirito, che ne consegue, sostiene la visione
olistica dell’uomo sia a livello biologico e psicologico, sia nei complessi
processi di interscambio con l’ambiente di cui e parte. Ambiente che non e più
solo considerabile attraverso la teoria eco‐sistemica ma anche attraverso le teorie energetiche,
mentali e spirituali. Per queste ragioni l’Entanglement pone l’accento su una
PNEI Quantistica che individua nei processi quantistici della mente nei sistemi
di credenze, negli atteggiamenti mentali, nelle attività cognitive, nelle
emozioni delle importanti interazioni unificate che influenzano l’individuo e
nello specifico il sistema nervoso, endocrino e immunitario, contribuendo in
una condizione di funzionalità alla salutogenesi o nelle condizioni di
disfunzionalità all’insorgenza della malattia.
Ecco
l'intervista al prof. Gioacchino Pagliaro di Irene Giardini, del 18.01.2012, riportata nel suo blog che ci aiuta a capire che cos'è
la PNEI quantistica, l' Entanglement,
la Compassione e la Meditazione.
Al convegno si è parlato molto di PNEI,
quali sono le peculiarità di questo approccio?
Innanzitutto
premetto che è necessario specificare che la PNEI di cui si occupa l’AIREMP
si riferisce ad un nuovo ambito di ricerca e di applicazione clinica che sta
evidenziando il profondo collegamento esistente tra processi quantistici e
processi bio-chimici del nostro organismo, che denominiamo PNEI Quantistica.
Questo collegamento cambia strutturalmente la visione dogmatica, basata sulla
convinzione che i geni condizionano il nostro funzionamento, e le conseguenti
concezioni della cura e della salute. La PNEI Quantistica sostiene che la mente
non è un epifenomeno del cervello, ma preesiste al cervello stesso, come
dimostrato dalle teorie di molti scienziati di fama mondiale, (tra cui spiccano
i nomi di Penrose, Libet, Hameroff, che parlano di processi mentali in termini
di Neurodinamica Quantistica e di Neuro Quantologia), e come sostenuto dal
buddhismo, che concepisce la mente come non localizzata in un punto del corpo,
ma come eterna ed infinita, che si manifesta temporaneamente anche nel corpo
umano.
Ci può dare una
definizione di Entanglement, concetto chiave del Convegno?
L’Entanglement
rappresenta l’evoluzione ulteriore che è avvenuta nella fisica quantistica. E’
la struttura teorico-scientifica di questa nuova visione della realtà e
dell’uomo, non più legata alla fisica classica e alle sue teorie
deterministiche e riduzioniste. Determinismo e riduzionismo hanno prodotto
in medicina, in biologia e in psicologia il modello bio-medico, caratterizzato
dal sapere disciplinare e frammentato, rigidamente centrato su una concezione
meccanica della cura, intesa come riparazione e/o sostituzione della parte
malata. Se la PNEI tradizionale considera l’organismo umano come un network
dotato di relazioni bidirezionali tra psiche e sistemi biologici, la PNEI
Quantistica attraverso l’Entanglement considera l’uomo come una unità
processuale, dove la mente biografica e il corpo sono invece un tutt’uno,
quindi l’espressione della Mente, intendendo con questo termine, ciò che
sottende ogni forma ed ogni entità che percepiamo intorno a noi. L’uomo
come entità processuale è pervaso dall’energia/informazione della Mente, ed è
caratterizzato dalla interconnessione e dalla dall’interdipendenza in una
condizione di inseparabilità. E’ Entangled con le dimensioni energetiche e
spirituali della Mente.
Nella sua relazione al Convegno ha parlato di
Entanglement e Compassione ci può spiegare come portare operativamente questi
concetti in terapia e nella presa in carico del paziente?
La terapia per
noi psicologi, medici, biologi e fisici (ricercatori e clinici) dell’ AIREMP,
va oltre la “riparazione di una parte malata”. Curare vuol dire prendersi cura
e quindi interagire con la persona malata per aiutarla ad attivare il processo
di guarigione che è dentro di lei e intorno a lei. La Compassione, intesa in
termini buddhisti come profondo desiderio di aiutare l’altro a liberarsi dalla
sofferenza, indica per i terapeuti un nuovo bagaglio teorico e di competenze
legato ai processi energetici, quantistici e spirituali della mente biografica
e della Mente. Tutto questo rappresenta il superamento della visione
bio-psico-sociale dell’uomo, delle etichette diagnostiche, delle teorie intracraniche
della mente e della terminologia che ne è derivata (psiche, psico-somatica,
bio-psichico ecc. ecc.), che sopravvivendo generano solo pasticci semantici e
linguistici.
La giornata di sabato si è conclusa con una sessione
pratica di meditazione guidata dalla Ven.le S. Khadro, quali sono secondo la
sua esperienza clinica gli effetti benefici della meditazione?
Gli effetti
benefici della meditazione oggi sono ampiamente dimostrati e verificati sia a
livello fisiologico, che bio-chimico, che psicopatologico. La letteratura
scientifica è vastissima e dimostra che la meditazione è
particolarmente indicata nella gestione dello stress, nel trattamento
dell’ansia, dell’attacco di panico, nelle depressioni, nel trattamento
dell’insonnia, del colon irritabile e come regolatore della pressione.
Nella mia UOC di Psicologia Ospedaliera, all’Ospedale Bellaria dell’AUSL di
Bologna, la utilizziamo con pazienti oncologici, cardiologici e neurologici. Ma
la meditazione è e resta innanzitutto una pratica di liberazione dalla
sofferenza dell’esistenza, e quindi è un cammino di elevazione spirituale.
Sarebbe un errore ridurla ad una forma di terapia. Continuiamo a chiamarla
meditazione, non americanizziamola con il termine mindfulness pensando di
attribuirle un maggiore alone di scientificità.
Per
capire cos'è l' Entanglement si legga l'articolo pubblicato sulle Scienze il 07
novembre 2012, dal titolo: Entanglement:
ora tocca al momento angolare dei fotoni
La misteriosa azione a distanza tra le
particelle, prevista dalla meccanica quantistica che faceva perdere il sonno ad
Einstein è una realtà sperimentale da alcuni anni. Ora il gruppo di ricerca di
Anton Zeilinger, uno dei pionieri degli studi sperimentali in questo campo, ha
messo a punto una metodica per stabilire un entanglement tra il momento
angolare orbitale di due fotoni, migliorando notevolmente i risultati
precedenti nello stesso campo (red)
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