Tab. 1 follow-up cancro gastrico |
Sono convinto che i pazienti oncologici o i loro familiari desiderano essere informati sulle loro malattie e che ciò non crei problemi ai medici specialisti, ma li spronino a seguire la patologia con maggior attenzione e soprattutto a curarli con molta umanità. Dice una compagna di avventura: "Ogni volta si ricade nel buio e si tocca con mano la sofferenza delle persone che ti circondano in questi reparti... Storie al loro inizio e storie mezzane, ai controlli di follow up... Se si potessero alleviare le sofferenze di tutti!!!!"
Mi chiedo spesso, e come me anche molti pazienti che impattano con il cancer: Sono un paziente gastrectomizzato con prospettive di guarigione o di sopravvivenza per alcuni anni o un paziente operato in modo palliativo e quindi con un follow-up con finalità principalmente di assistenza sintomatica e di supporto?
Mi rendo conto che questa domanda assillante è come un tarlo che ti corrode, ma non scordo mai che un conto è avere un cancro quando hai figli giovani e altro è averlo quando sei anziano e i figli sono autonomi. Questo post lo dedico al follow-up del paziente con carcinoma gastrico, perchè molto spesso ci chiediamo se il nostro follow-up è utile per individuare l'eventuale recidiva e per garantirti qualche...di vita in più. Quando ti rechi nei reparti dove ci sono persone che effettuano accertamenti di follow-up per cancer, non chiedere come stanno, lascia che siano loro a dirtelo, ma sorridi.
14 FOLLOW-UP DOPO CHIRURGIA RADICALE
Il follow-up del paziente
con carcinoma gastrico risponde a due esigenze fondamentali: la prima si
riferisce alla cura del paziente ed ha come scopo:
- individuazione precoce di un’eventuale ripresa di malattia per aumentare le probabilità di guarigione con un nuovo trattamento;
- assistenza in senso lato al paziente per migliorare la qualità di vita.
Tutte queste esigenze possono
essere realizzate in pazienti operati radicalmente, mentre è evidente che in
pazienti operati in modo palliativo, il follow-up debba avere principalmente il
fine di assistenza sintomatica e di supporto. In assenza di studi clinici controllati, non vi è l’evidenza che follow-up
intensivi possano migliorare l’outcome dei pazienti. In generale, nella pianificazione dei programmi di controllo dei pazienti
operati radicalmente si deve tener conto di alcuni elementi della storia
naturale:
- la probabilità di ripresa di malattia, che risulta molto elevata anche dopo intervento radicale ed in rapporto allo stadio: è tanto maggiore quanto più avanzato è lo stadio;
- nella maggior parte dei casi, quando una recidiva si rende manifesta, la malattia ha già superato i limiti di curabilità del paziente: fanno eccezione, in linea di massima, le rare recidive localizzate unicamente al moncone gastrico; più del 50% delle recidive si manifesta nei primi 2 anni, mentre le recidive tardive dopo 5 anni dall’intervento chirurgico superano il 10%. Il tempo di ripresa di malattia dipende dal rapporto ospite/tumore. Alcuni parametri biologici e clinici, quali indice mitotico della neoplasia e durata dei sintomi, possono orientare verso una maggiore probabilità di ripresa precoce e tardiva;
- la probabilità di guarigione della recidiva è inversamente proporzionale all’intervallo tra intervento e ripresa di malattia: la ripresa precoce è, infatti, in genere tipica di tumori avanzati a rapida crescita. Papachristou et al. (1) hanno riportato percentuali di resecabilità del 10%, se la recidiva si manifesta al primo anno, del 22% al secondo, del 25% al terzo e del 40% negli anni successivi.
In base a queste considerazioni, appare indicato un controllo del paziente ogni 4-6 mesi durante almeno i primi 2 anni, associando gli esami di funzionalità epatica ed i marcatori tumorali, soprattutto se elevati pre-operatoriamente (Tabella 1). Ad ogni controllo va indagata la sede dell’intervento con esame endoscopico, eventualmente alternato ad esame radiologico (2). L’accertamento endoscopico è particolarmente indicato nei pazienti sottoposti a resezione gastrica sul moncone. Due volte all’anno andrebbe eseguita un’ecografia addominale ed una volta all’anno una TC addominale e radiografia del torace (3). Dal terzo anno, i controlli clinici e strumentali possono essere effettuati semestralmente fino al quinto anno e successivamente, annualmente. E’ importante tenere presente che i pazienti operati per carcinoma gastrico, soprattutto se early, risultano più predisposti a sviluppare un secondo tumore nel corso degli anni, in particolare al polmone ed alla vescica (4).
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