Nel QuotidianodellUmbria.it di venerdì 21 ottobre
2011 è stato pubblicato un articolo dal titolo: "Boom dei tumori allo stomaco in Umbria"
Perugia è uno dei vertici del “triangolo
maledetto” del tumore dello
stomaco: nella zona compresa fra il capoluogo umbro, Pesaro e la bassa Romagna
il tasso di incidenza di questa neoplasia è fra i più alti al mondo. Ed è
proprio l’Umbria a detenere il triste record italiano, con 28 casi su 100.000
abitanti negli uomini e 13 nelle donne: 300 nuovi malati ogni anno. “La causa va cercata nella dieta, in particolare
nel consumo di carni rosse alla griglia e di insaccati, da noi pressoché
quotidiano – spiega la dott.ssa Stefania Gori, dell’Oncologia del Santa
Maria della Misericordia che ha ospitato un incontro aperto ai cittadini
proprio su questo tema -. Le persone non
conoscono questa neoplasia, nonostante sia il quarto big killer e colpisca più
di 12.500 individui l’anno con 7.500 decessi nel nostro Paese. Per questo,
l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), di cui faccio parte, ha
deciso di realizzare un progetto specifico su questa malattia e di pubblicare
la prima guida certificata dagli oncologi su come prevenirla e affrontarla,
disponibile in tutte le librerie (Giunti editore)”.
L’importanza della ricerca - L’incontro di Perugia ha visto per
protagonisti anche il Direttore Generale dell’ospedale, dr. Walter Orlandi, il
dr. Lucio Crinò, Direttore SC Oncologia Medica e i rappresentanti delle
associazioni dei pazienti, il Prof. Carlo Porcellati presidente
dell’AVONCOL-onlus ed il dr. Giuseppe Caforio, presidente dell’AUCC onlus. “La testimonianza di persone che hanno
affrontato e sconfitto il cancro è fondamentale – ha sottolineato la
dottoressa Gori -: oggi si tratta di un
male sempre più curabile e la ricerca mette costantemente a nostra disposizione
nuove armi. Nel caso del tumore gastrico, si sono registrati importanti
progressi con trastuzumab in combinazione con la chemioterapia per il
trattamento dei casi metastatici HER2 positivi (cioè che esprimono questa
proteina prodotta da un gene specifico), che rappresentano circa il 16% del
totale”. Trastuzumab è un farmaco che agisce su specifici bersagli
molecolari, già ampiamente utilizzato nel tumore della mammella disponibile da
quest’anno in Italia anche per il cancro dello stomaco.
Prevenzione - L’obiettivo dell’incontro perugino era quello di educare
alla prevenzione ed alla diagnosi precoce, per riuscire a sconfiggere una
malattia che viene purtroppo troppo spesso individuata in stadi molto avanzati.
“Esistono alcune condizioni di vulnerabilità
che vanno conosciute e che devono suggerire approfondimenti, come la
gastroscopia – ha continuato la dott.ssa Gori –. Fra queste, oltre a stili di vita errati, la familiarità, l’infezione
da Helicobacter Pylori, gastrite cronica, ulcere, polipi. Scoprire il tumore ai
primi stadi può fare la differenza”. Nel libro promosso da AIOM (Il
tumore dello stomaco -una guida per prevenire, un aiuto per il paziente e i
suoi familiari, Giunti editore, 128 pag., 8.50€) ampio spazio è dedicato
alla conoscenza dei fattori di rischio ma anche alle domande giuste da porre al
medico, dalla fase dei controlli, all’intervento, dagli effetti indesiderati,
al ritorno a casa, con molti consigli pratici.
Cereali e legumi - “Va incrementato
il consumo di frutta e verdura, ma anche di legumi e di fibre – conclude la
dott.ssa Gori -. I cereali vanno
preferiti integrali e bisogna porre attenzione anche alle tecniche di cottura.
Da usare con estrema moderazione la griglia, la frittura ma anche la pentola a
pressione: l’alta temperatura cui l’alimento è sottoposto distrugge elementi
nutritivi importanti come la vitamina C”. L’ospedale Santa Maria della
Misericordia è molto attivo sul fronte della sensibilizzazione ai cittadini e
della prevenzione e non a caso ospita oggi il primo di una serie di incontri
nazionali promossi dall’AIOM.
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