Trovo in rete notizie sul "Convegno internazionale GIRCG sul
cancro gastrico, Oriente e Occidente più vicini".
Il 30 novembre e il 1° dicembre i maggiori esperti internazionali si sono incontrati al Ceub di Bertinoro per definire la proposta da portare al Congresso mondiale di Verona, dove si cercherà di uniformare terminologie e classificazioni fra Giappone, Corea e paesi occidentali nella diagnosi e stadiazione della malattia. Gettare le basi affinché Occidente e Oriente parlino la stessa lingua nella definizione di diagnosi e stadiazione del cancro dello stomaco. E’ questa la mission del convegno organizzato, venerdì 30 novembre e sabato 1° dicembre al Ceub di Bertinoro, dal dott. Luca Saragoni, dell’U.O. di Anatomia Patologica, diretta dal dott. Luigi Serra, e dal dott. Paolo Morgagni dell’U.O. Chirurgia Gastroenterologica Mininvasiva (Gem) dell’Ausl di Forlì, diretta dal dott. Domenico Garcea, sotto l’egida del Gruppo italiano di Ricerca per il Cancro gastrico (GIRCG). L’obiettivo è funzionale a preparare al meglio i lavori del Congresso mondiale del Cancro Gastrico, in programma a Verona dal 19 al 22 giugno 2013, dove si cercherà di arrivare a uniformare terminologie e classificazioni fra Giappone, Corea e paesi occidentali.
La
proposta che sarà portata alla Consensus Conference anatomo-patologica del
congresso mondiale, infatti, verrà messa a punto proprio a Bertinoro, con
l’intervento e il contributo dei maggiori esperti internazionali nelle varie
discipline coinvolte. Sabato mattina, interverranno la dott.ssa Fatima
Carneiro, direttore dell’Anatomia Patologica dell’ospedale S. Joao di Porto
(Portogallo), il dott. Tadakazu Shimoda, già direttore della Divisione di
Antomia-Patologica del National Cancer Centre di Tokyo (Giappone), il dott. H.
Yang di Seoul (Corea), e la dott.ssa Heike Grabsh, docente di Patologia
Gastrointestinale all’Università di Leeds (Inghilterra). Venerdì, invece, ci si
confronterà sugli aspetti chirurgici ed endoscopici con la partecipazione dei
rappresentanti dei principali centri italiani, ovvero Forlì, Verona, Siena,
Roma, e Brescia. «Si tratta del terzo
appuntamento scientifico che organizziamo a Bertinoro – commentano il dott.
Saragoni, coordinatore della Consensus conference anatomo-patologica di Verona,
e il dott. Morgagni, presidente, insieme al prof. Daniele Marrelli, del
Comitato scientifico del congresso – ci
siamo sempre riuniti con cadenza quadriennale, invitando le equipe dei diversi
centri per stimolare la conoscenza e la collaborazione reciproca; nei primi
incontri l’obiettivo era definire linee guida comuni per standardizzare le
procedure, adesso si tratta di confrontare i risultati raggiunti, col
contributo dei colleghi europei ed orientali, per arrivare pronti al congresso
di Verona». Un traguardo storico, quello cui si tende, che vede i
professionisti dell’Ausl di Forlì in prima fila. Sin dalla creazione del Gircg,
di cui è socio fondatore, l’ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì si è
configurato, infatti, quale punto di riferimento a livello italiano per il
trattamento del tumore dello stomaco, offrendo ai pazienti percorsi
personalizzati, fondati sugli standard qualitativi più elevati, validati dalla
comunità scientifica. «Si tratta di una
metodologia che abbiamo appreso dai colleghi giapponesi, tradizionalmente i più
avanti a livello internazionale in questo campo – spiegano il dott.
Saragoni, e il dott. Morgagni – La nostra
peculiarità, rispetto ad altri centri, è l’intenso grado di collaborazione fra
tutti i professionisti coinvolti: oggi, a Forlì, i pazienti con cancro gastrico
vengono presi in carico da un team multidisciplinare formato da chirurgo,
anatomo-patologo, gastroenterologo, oncologo, radiologo, medico nucleare,
radioterapista; grazie al confronto quotidiano su ogni singolo caso, siamo in
grado di garantire percorsi condivisi basati sull’evidenza scientifica e
decisioni terapeutiche diversificate a seconda della diagnosi». In questi
anni, infatti, è stato portato avanti un importante lavoro a livello di studio
e organizzazione di convegni, volto a individuare corretti criteri di diagnosi
e stadiazione così da offrire ai pazienti trattamenti ad hoc, con una vasta
gamma di opzioni e combinazioni possibili. «Abbiamo
sempre cercato di uniformarci agli standard qualitativi più elevati a livello
internazionale – proseguono – siamo
così arrivati a definire un modello che, nell’ambito del Gircg, abbiamo voluto
diffondere in tutta Italia. Il riconoscimento maggiore alla bontà del lavoro
svolto è l’organizzazione del Congresso mondiale, che la società
internazionale, formata in larga maggioranza da giapponesi e coreani, ci ha
concesso proprio alla luce dei risultati raggiunti». Sin dalla sua nascita,
d’altronde, il Gircg si è impegnato a far progredire lo studio sul tumore dello
stomaco, con l’obiettivo di standardizzare procedure diagnostiche e
terapeutiche, in modo tale da confrontare dati di centri diversi e avere a
disposizione casistiche le più ampie possibili. «Oggi il problema maggiore a livello mondiale è che Occidente e Oriente
utilizzano terminologie diverse per classificare le stesse lesioni, soprattutto
le displasie gravi e l’early gastric cancer, e questo non permette di parlare
un linguaggio comune – illustrano i due professionisti – al congresso mondiale di Verona abbiamo
l’ambizione di risolvere quest’annosa questione, approvando nuovi criteri
diagnostici condivisi; nella lotta contro il cancro gastrico sarebbe una pietra
miliare». Il 30 novembre e il 1° dicembre i maggiori esperti internazionali si sono incontrati al Ceub di Bertinoro per definire la proposta da portare al Congresso mondiale di Verona, dove si cercherà di uniformare terminologie e classificazioni fra Giappone, Corea e paesi occidentali nella diagnosi e stadiazione della malattia. Gettare le basi affinché Occidente e Oriente parlino la stessa lingua nella definizione di diagnosi e stadiazione del cancro dello stomaco. E’ questa la mission del convegno organizzato, venerdì 30 novembre e sabato 1° dicembre al Ceub di Bertinoro, dal dott. Luca Saragoni, dell’U.O. di Anatomia Patologica, diretta dal dott. Luigi Serra, e dal dott. Paolo Morgagni dell’U.O. Chirurgia Gastroenterologica Mininvasiva (Gem) dell’Ausl di Forlì, diretta dal dott. Domenico Garcea, sotto l’egida del Gruppo italiano di Ricerca per il Cancro gastrico (GIRCG). L’obiettivo è funzionale a preparare al meglio i lavori del Congresso mondiale del Cancro Gastrico, in programma a Verona dal 19 al 22 giugno 2013, dove si cercherà di arrivare a uniformare terminologie e classificazioni fra Giappone, Corea e paesi occidentali.
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Forlì in prima linea per lo studio e la cura del cancro gastrico Il trattamento oncologico del carcinoma gastrico prevede attualmente il coinvolgimento di numerose figure professionali e solo il coordinamento di queste potrà determinare un ulteriore miglioramento dei risultati. Alla luce di questa premessa, si svolgerà a Bertinoro il 25 e 26 gennaio il corso “Il trattamento multimodale del cancro gastrico: tra raccomandazioni e innovazione”, appuntamento aperto a medici chirurghi, oncologi, gastroenterologi e anatomo patologi, organizzato dai Dr. Paolo Morgagni (U.O. Chirurgia gastroenterologica ed endocrinologica mininvasiva diretta dal Prof. Domenico Garcea) e Luca Saragoni (U.O. Anatomia Patologica, diretta dal dott. Luigi Serra) con il patrocinio dell’Azienda USL di Forlì. I due medici forlivesi, tra i fondatori del Gruppo Italiano di Ricerca sul Cancro Gastrico (Gircg) insieme a colleghi dei centri universitari di Verona, Siena e Padova, si sono resi promotori dello svolgimento a Forlì di appuntamenti fissi e ripetuti nel tempo, ai quali partecipano i vari professionisti italiani dedicati alla diagnosi e cura del cancro gastrico, con l’intento di aggiornare le linee guida diagnostico-terapeutiche e di raggiungere una standardizzazione delle procedure su tutto il territorio nazionale. Il Gruppo di Ricerca, che vede oggi la partecipazione di ben 13 centri in Italia, ha come elemento distintivo e qualificante la multidisciplinarietà, dal momento che comprende le varie professionalità coinvolte nel percorso diagnostico-terapeutico del carcinoma gastrico (gastroenterologi, anatomo patologi, chirurghi, oncologi). Gli obiettivi che il Gruppo si prefigge sono perseguiti grazie alla collaborazione dei massimi esperti giapponesi ed europei, avviata nel 2004 quando si è svolto a Forlì il primo momento di confronto tra esperti mondiali in tema di carcinoma gastrico, al quale hanno infatti partecipato i più referenziati autori giapponesi. Forlì si pone come centro di riferimento in virtù della sua elevata incidenza di tumori dello stomaco e della notevole esperienza maturata negli ultimi decenni nell’ambito proprio della diagnosi precoce e del trattamento chirurgico di tale neoplasia. È noto che la sopravvivenza a 5 anni dei pazienti affetti da carcinoma gastrico varia dal 90% per le forme precoci al 10% circa per i tumori in stadio più avanzato. Da ciò si evince come la diagnosi precoce apporti un significativo beneficio in termini di sopravvivenza in quanto consente interventi curativi. Forlì è in Europa il centro con la più alta percentuale di tumori gastrici scoperti in fase precoce, pari al 25-30% di tutti i tumori operati, contro circa il 10% della media europea. Tale risultato, che pone l’ospedale di Forlì tra le eccellenze assolute, è dovuto alla creazione di percorsi multidisciplinari standardizzati e condivisi, che vedono coinvolti i Medici di Medicina Generale (i primi a contatto con la popolazione), i gastroenterologi, gli anatomo patologi, i chirurghi e gli oncologi. In particolare, gastroenterologi e anatomo patologi lavorano in stretta sinergia al fine di ottenere una diagnosi sempre più tempestiva e permettere ai chirurghi di applicare le strategie terapeutiche più appropriate, in accordo con le linee guida degli autori giapponesi, i massimi esperti mondiali sul tema. In riferimento al corso del 25 e 26 gennaio prossimi, a cui parteciperanno circa cento professionisti, i dottori Paolo Morgagni e Luca Saragoni precisano: “L’obiettivo delle due giornate di studio è quello di affrontare numerose problematiche diagnostiche e cliniche per giungere ad evidenziare gli elementi oggi irrinunciabili per un corretto trattamento del cancro gastrico e quelli che potranno essere oggetto di ricerca per future prospettive terapeutiche. È importante sottolineare che, sebbene non esistano percorsi di screening organizzati per il tumore dello stomaco, a Forlì è comunque in atto da anni un percorso nato spontaneamente ed incentrato sulla diagnosi precoce che garantisce per parte della popolazione una totale guarigione”. I lavori del convegno saranno presieduti dai professori Domenico Garcea, Enrico Ricci e Dino Amadori, con presenza di specialisti dell’European Network for Gastric Cancer, alla cui recente fondazione a Edimburgo hanno contribuito anche i dottori Morgagni e Saragoni.
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