Miglior disegno |
Trovo nel sito dell'AssociazioneItaliana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) la notizia della premiazione del Concorso
2013, per gli studenti della scuola secondaria di 2° grado, dal titolo "Una metafora per la ricerca".
Gli
esperti della Giuria hanno assegnato i quattro premi di categoria (testo, foto, disegno,
video), scegliendo tra i 20 finalisti selezionati dal voto popolare. Quest’anno
il Gran Premio è stato assegnato al vincitore del premio di categoria Video, Filippo Pesaresi del Liceo Rinaldini di
Ancona. AIRC ha ritenuto opportuno, inoltre, di assegnare un Premio speciale
per l’impegno creativo.
Migliore fotografia |
Tra tutti i 140 partecipanti
nelle quattro categorie è avvenuta, quindi, la selezione del Gran premio che la
giuria ha deciso di conferire all’elaborato che in assoluto meglio rappresenta
la metafora della ricerca. I 5 vincitori sono stati premiati
il 21 marzo l''Istituto FIRC di Oncologia Molecolare - IFOM; è un centro di
ricerca no profit ad alta tecnologia, legato alla Fondazione italiana per la
ricerca sul cancro e dedicato allo studio dei meccanismi di formazione e
sviluppo dei tumori situato a Milano. Riporto l'articolo sulla premiazione
«La ricerca è un albero» Il disegno della
liceale che ha sconfitto il tumore di Mario Pappagallo, pubblicato il 23
marzo 2013 sul Corriere della Sera. Sottotitolo:
La ragazza guarita premiata da Ozpetek. Tra
la metafora della vita e quella della morte. La battaglia contro il cancro
parte dai giovani, a scuola. Consapevoli di ciò che si sta parlando, disinibiti
nel pronunciare quel termine ancora oggi impronunciabile da parte degli adulti,
ottimisti (non solo perché giovani) in un futuro vincente grazie alla ricerca.
E la speranza smorza la paura, dirada la nebbia. Quella fitta indotta dal
cancro che va diradata, «per tornare a mettere a fuoco le proprie aspirazioni,
la speranza è solo nella ricerca». È quanto ha scritto Teresa Lucifora, liceale
dello scientifico Berto di Vibo Valentia, vincitrice per il miglior testo nella
terza edizione del concorso dell'Associazione italiana per la ricerca sul
cancro (Airc). Ma non solo di testi era alla ricerca la giuria del concorso. La
metafora si materializza in una foto, in un disegno, in due video. Il regista
Ferzan Ozpetek e i suoi colleghi giurati hanno avuto difficoltà a scegliere il
meglio tra 140 proposte, tutte di livello, filtrate da una scelta sul web a cui
hanno partecipato 28 mila cittadini. Partecipanti da tutte le parti d'Italia,
studenti del secondo triennio delle scuole secondarie superiori. Tutti
vincitori, docenti inclusi, anche se alla fine solo per cinque (ma
rappresentavano tutti) la metafora si è tradotta in premio. Gratificazione che
potrebbe indirizzare già da ora le loro scelte future. Registi, fotografi,
disegnatori, ricercatori in erba. Anche perché senza speranza, sensibilità e
sintesi di emozioni non si riesce nemmeno a diventare ricercatori vincenti. La
giuria, presieduta da Ozpetek, era composta da Roberto Cotroneo (scrittore),
Antonio Romano (designer), Giorgio Scita (ricercatore), Daniele Selvitella
(noto youtuber). Per la migliore fotografia è stata premiata Valentina
Colagrossi, del liceo scientifico Ruffini di Viterbo: lo scatto ha impresso una
rosa sbocciata in un ambiente buio e tra foglie appassite. Una luce che rompe
il buio del male. Metafora di speranza così come il testo vincente della
studentessa di Vibo Valentia. Il miglior disegno è di Federica Colombo, dell'Istituto
Mapelli di Monza: un albero, «simbolo di vita in continua evoluzione e che
racconta consapevolezza, solidarietà, ricerca come restituzione di vita al
paziente oncologico». Volutamente semplice nel tratto, forte nel messaggio
tracciato da una ragazza che grazie alla ricerca ha combattuto un linfoma. Un
forte albero innaffiato dalla speranza. Elegante e sensibile il video di Filippo Pesaresi del Liceo Rinaldini di Ancona. Due ragazzi, fratello e
sorella. Il male colpisce lui e lei si scopre, emotivamente, ricercatrice. Il
messaggio arriva forte e chiaro anche se mai espresso in modo esplicito. I
complimenti a Filippo arrivano con il Gran premio della giuria. Al video di Eva
Mascolino, del Liceo classico Spedalieri di Catania è andato il premio Airc.
Un'intera giornata a Milano, nel Campus dell'Ifom Firc di oncologia molecolare,
per i vincitori. Il futuro della ricerca comincia veramente in classe.
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