Tumori
Che cos'è il cancro? |
Copio e incollo dal sito del Ministero della Salute i
materiali riguardante i tumori. Ci sono molti link che rimandano al sito. Mi
preme ricordare che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Sono convinto che tra medico e paziente ci dev'essere una Concordance e non una Compliance. Concordance è la condivisione di un programma di diagnosi e
cura da parte del paziente. Cioè un
rapporto medico- paziente impostato su ascolto, comunicazione,
comprensione, rispetto e alleanza terapeutica. La Compliance è l'accettazione e conseguente osservanza da parte del
paziente delle prescrizioni del medico. Esprime un rapporto
medico-paziente dove quest'ultimo è del tutto subordinato e passivo.
"(CHIAMA) Informazione come cura" si batte per la Concordance.
Per comprendere il significato di alcuni termini consiglio la consultazione del glossario del Ministero della Salute o il glossario dell'AIMAC.
Strumenti e Servizi
Link
Documenti
Documento
tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro per il
2011-2013 - 10 febbraio 2011
Piano
Nazionale della Prevenzione 2010-2012 - 29 aprile 2010
Relazione
sullo Stato Sanitario del Paese 2007-2008 - 10 dicembre 2009
Normativa
Intesa,
ai sensi dell'articolo 8 comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il
Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente il
«Documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro -
Anni 2011-2013». (Rep. Atti n. 21/CSR del 10 febbraio 2011). (11A02719)
Schema
di intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di
Bolzano sul Piano Nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio
2010-2012, di cui all''articolo 1, comma 280 della legge 23 dicembre 2005,
n.266. Intesa ai sensi dell''articolo 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003,
n.131
(pdf, 0.07 Mb)
(pdf, 0.07 Mb)
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Tumori:
Dal sito del Ministero della Salute
- Piano Oncologico Nazionale
- Tumori in Italia
- Prevenzione primaria
- Prevenzione secondaria
- Prevenzione terziaria
- Percorso del malato oncologico
- Esenzioni
Piano
oncologico nazionale
L’oncologia
costituisce una delle priorità del Ministero della Salute. Tale priorità appare
evidente se si considera non solo l'incidenza (oltre 250.000 nuovi casi/anno)
ma anche la prevalenza (nel 2010 sono previsti oltre 2 milioni di casi) dei
tumori in Italia.
Ne
deriva quindi la necessità di una adeguata programmazione dello sviluppo
tecnologico e della allocazione delle risorse disponibili. In tal senso il
ministero ha sviluppato un piano triennale oncologico che cerca di affrontare
tutti i problemi connessi all'oncologia, dalla prevenzione alla cure
palliative.
Gli obiettivi più rilevanti consistono da una parte nella possibilità di offrire standard diagnostici e terapeutici sempre più elevati a tutti i cittadini italiani, riducendo il "gap" esistente fra le diverse aree del Paese e dall'altra nel contenimento della spesa sanitaria grazie ad una sempre maggiore razionalizzazione delle risorse.
Gli obiettivi più rilevanti consistono da una parte nella possibilità di offrire standard diagnostici e terapeutici sempre più elevati a tutti i cittadini italiani, riducendo il "gap" esistente fra le diverse aree del Paese e dall'altra nel contenimento della spesa sanitaria grazie ad una sempre maggiore razionalizzazione delle risorse.
Per
tali motivi ampio risvolto è stato dato sia alla prevenzione (universale,
secondaria e terziaria) che alla continuità di cura in fase diagnostica e
terapeutica così come all'assistenza domiciliare e alle cure palliative.
Azioni Programmatiche Triennio 2010–2012:
Azioni Programmatiche Triennio 2010–2012:
- Definire standard di qualità telematiche di appropriatezza e di metodiche per la loro valutazione al fine di ridurre la mortalità per cancro a fronte di una riduzione degli sprechi
- Ridurre il divario in mortalità per cancro fra le varie Regioni mediante un più razionale impiego delle risorse disponibili nella lotta contro il cancro
- Ridurre la migrazione sanitaria fra le varie Regioni, favorendo una riduzione del divario tecnologico, organizzativo ed assistenziale
- Incrementare la copertura da parte dei Registri Tumori del territorio nazionale dal 32% attuale al ≥ 50%
- Facilitare la creazione di Reti telematiche dei Registri Tumori
- Sviluppare reti oncologiche con modelli tipo Hub § Spoke, dedicate in particolare allo sviluppo ed applicazione di nuove metodologie diagnostiche e terapeutiche ad alto contenuto tecnologico.
Consulta:
Documento tecnico di indirizzo per ridurre
il carico di malattia del cancro per il 2011-2013
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Tumori in Italia
I
tumori costituiscono una priorità sanitaria, ogni anno in Italia vengono
diagnosticati circa 250.000 nuovi casi e l’incidenza è in costante incremento
Dai
primi anni '90 questo tumore ha registrato una mortalità in costante riduzione
in entrambe i sessi
I
dati mostrano tale patologia in diminuzione tra gli uomini ma in aumento fra le
donne
Dall’inizio
degli anni novanta, la mortalità per questo tumore risulta in diminuzione
Il
tumore della prostata è la patologia tumorale più diffusa tra gli uomini
Le
stime del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della
salute dell’Istituto Superiore di Sanità
Descrivono
il fenomeno neoplastico e le sue variazioni territoriali e temporali attraverso
misure di incidenza e mortalità
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Prevenzione
primaria
Comprende
interventi volti alla promozione di stili di vita salutari e al miglioramento
delle condizioni dell'ambiente di vita e di lavoro
E'
il principale fattore di rischio oncogeno per l’uomo. L’OMS ha definito il fumo
di tabacco come "la più grande minaccia per la salute nella Regione
Europea"
Molte
forme di tumore nei Paesi industrializzati sono ricollegabili a fattori
nutrizionali, la dieta è al secondo posto dopo il tabagismo fra le cause di
cancro prevenibili
Il
consumo di bevande alcoliche, specialmente se combinato con il fumo di tabacco,
rappresenta un importante fattore di rischio per l’insorgenza di tumori delle
vie aeree e digerenti superiori e inferiori, del fegato e della mammella
Studi
epidemiologici e biologici hanno confermato che gli agenti infettivi sono fra i
fattori eziopatogenetici più rilevanti e specifici per i tumori maligni
Secondo
l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’ambiente, inteso sia in senso fisico
che socioeconomico, è un fattore determinante per la salute umana
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Prevenzione secondaria
Prevenzione secondaria
La prevenzione secondaria dei tumori si attua attraverso
i programmi di screening, dimostratisi efficaci nel ridurre la mortalità o
l’incidenza dei tumori della mammella, cervice uterina e colon retto
I dati di attività mostrano che in Italia i programmi di
screening sono in aumento
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Prevenzione terziaria
Un modo ulteriore di prevenire i
decessi per cancro è anche quello di curare adeguatamente i tumori che
recidivano (Prevenzione terziaria). Indubbiamente grazie al generale progresso
delle scienze mediche ed in particolare al miglioramento delle tecnologie
diagnostiche (soprattutto di imaging), della chirurgia, della chemioterapia e
della radioterapia si è registrato un sempre migliore risultato terapeutico che
si traduce in una diminuzione dei tassi di mortalità; a tale performance è
sostanzialmente riconducibile il fenomeno del differenziale tra incidenza e
mortalità riscontrato per diversi tumori negli ultimi anni. Tuttavia le persone
che sopravvivono al cancro costituiscono un importante gruppo di popolazione,
con caratteristiche particolari e bisogno di un risk-assessment personalizzato.
Obiettivo finale della
“prevenzione terziaria” è quello di aumentare la sopravvivenza nei pazienti
malati di cancro; concorrono a questo obiettivo sia la prevenzione delle
complicanze e recidive di malattia sia il miglioramento della qualità di vita.
In questo obiettivo generale sono quindi ricompresi i successi ottenibili
mediante il progredire delle conoscenze e quindi l’ulteriore innovazione
tecnologica ma anche la necessità di assicurare a tutti ciò che è attualmente
già teoricamente disponibile: appropriati approcci diagnostico- terapeutici,
miglioramento dei programmi di follow-up, percorsi di presa in carico adeguati,
continuità delle cure e accessibilità a Hospice e cure palliative.
Promuovere la prevenzione
terziaria sta allora a significare promuovere il disegno e la implementazione
di percorsi che garantiscano la continuità della presa in carico - migliorando
la integrazione all’interno dei servizi sanitari e tra questi e i servizi
sociali.
Diventano pertanto obiettivi
specifici della prevenzione terziaria alcuni obiettivi di qualità del sistema
assistenziale:
- appropriatezza degli interventi diagnostico-terapeutici
- innovazione tecnologica: si tratta sia di garantire la diffusione dei risultati costo-efficaci della ricerca, sia di assicurare l’equità nella disponibilità di tali tecnologie, come ad esempio quelle di imaging “avanzato” (risonanza, PET, ecc)
- garanzia di percorsi (disease management) di diagnosi, cura, riabilitazione, accompagnamento e supporto. Tale garanzia si attua sia nella dimensione tecnico-professionale, mediante la diffusione e utilizzo di protocolli adeguati, sia nella dimensione di adeguatezza strutturale
- garanzia di promozione e tutela della qualità della vita. Questo aspetto, che ha ricevuto maggiore attenzione negli ultimi decenni, riguarda la consapevolezza che esso è parte integrante dello scopo della medicina e del sistema sanitario. Si tratta quindi di programmare la diffusione e l’uso routinarie di tutti quegli strumenti che sono stati sviluppati e validati per misurare e gestire non solo i sintomi clinici ma anche quelli di distress psicologico, i bisogni e le difficoltà personali e familiari.
In definitiva, l’opportunità di
considerare nel presente piano un approccio di prevenzione terziaria deriva
dalla necessità di garantire che tutti i pazienti con cancro possano usufruire
delle migliori pratiche diagnostico-terapeutiche attraverso l’organizzazione
sia di percorsi sul territorio di riferimento dei malati sia di un
coinvolgimento attivo che garantisca l’equità delle prestazioni.
(Fonte: "Documento tecnico
di indirizzo per ridurre il carico di
malattia del cancro per il 2011-2013")
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Percorso del malato oncologico
Rivestono
un ruolo chiave in tutte le fasi della malattia: dalla prevenzione, alla
diagnosi, alla condivisione dell’approccio terapeutico e al monitoraggio del
paziente per la diagnosi precoce di eventuali recidive
In
ambulatorio vengono effettuati gli screening, gli accertamenti diagnostici, le
procedure terapeutiche e riabilitative che non richiedono trattamento
ospedaliero o domiciliare
Una
buona organizzazione ospedaliera è essenziale per la gestione delle patologie
tumorali in termini di efficacia, efficienza, appropriatezza, empowerment e
gradimento dei pazienti
Il
coordinamento delle azioni che intervengono nella diagnosi, cura e assistenza
al malato oncologico, sia in ospedale che nel territorio, è fondamentale ai
fini del raggiungimento di livelli standard di qualità
Gli
effetti congiunti dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento delle
diagnosi di tumori nell’anziano impongono una maggiore riflessione sui mezzi da
impiegare ed un coordinamento tra le due grandi discipline, Oncologia e
Geriatria
I
tumori dell’infanzia sono circa l’1-2% di tutte le neoplasie, vi è una
prevalenza nei maschi e l’incidenza aumenta al di sotto dei 5 anni ed al di
sopra dei 15, con una maggiore frequenza nella razza bianca
Le
cure palliative, intese come prevenzione, identificazione, valutazione e
trattamento dei sintomi fisici, funzionali, e dei problemi psicologici e
sociali del malato hanno come obiettivo quello di migliorare la qualità della
vita del malato.
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Esenzioni
Il
riconoscimento di una malattia cronica e invalidante garantisce il diritto
all’esenzione per alcune o per tutte le prestazioni specialistiche (per avere
maggiori informazioni sulle esenzioni dal ticket sui medicinali, introdotto da
norme regionali, gli assistiti devono rivolgersi alla Regione di appartenenza).
Assistenza farmaceutica ed esami diagnostici
Il
Decreto ministeriale 1°
febbraio 1991 (pdf, 10 Kb), indica le categorie di persone
che godono di questo beneficio. In particolare riguardo le malattie croniche di
origine tumorale, che vengono riconosciute dalla ASL di residenza sulla base
della certificazione della malattia, il Servizio sanitario nazionale prevede:
- l'esenzione dal pagamento delle quote di partecipazione alla spesa per l'assistenza farmaceutica "limitatamente ai farmaci destinati al controllo della crescita neoplastica e delle complicanze ad esse correlate ed inclusi gli eventuali ormoni carenti"
- l'esenzione dal pagamento delle quote di partecipazione alla spesa per le prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e alle altre prestazioni specialistiche correlate alla patologia "limitatamente a: terapia radiante, monitoraggio umorale e strumentale della crescita neoplastica e della terapia antiblastica"
Diagnosi
precoce tumori
Oltre
alle prestazioni diagnostiche attivamente offerte dalle Aziende sanitarie
locali nell’ambito delle campagne di screening, il Servizio sanitario nazionale
garantisce l’esecuzione gratuita degli accertamenti per la diagnosi precoce di
alcuni tumori. In particolare, possono essere eseguiti in esenzione dal ticket:
- la mammografia, ogni due anni, a favore delle donne in età compresa tra 45 e 69 anni; qualora l’esame mammografico lo richieda sono eseguite gratuitamente anche le prestazioni di secondo livello
- l’esame citologico cervico-vaginale (PAP Test), ogni tre anni, a favore delle donne in età compresa tra 25 e 65 anni
- la colonscopia, ogni cinque anni, a favore della popolazione di età superiore a 45 anni.
La
prescrizione è effettuata sul ricettario del Ssn e deve riportare il relativo
codice di esenzione. L’intervallo di tempo indicato per ciascuna prestazione
deve essere rispettato anche se il primo accertamento è stato eseguito
privatamente.
Consulta
l'area tematica Esenzioni dal ticket
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