Per leggere il post sul dolore burocratico, clicca qui.
Il dolore burocratico non dovrebbe esistere per nessuno ma soprattutto quando siamo in presenza di un malato oncologico. Deve sopportare già molti dolori: quello fisico, psicologico, spirituale e sociale.
Trovo nella
relazione di Di Chiara Mastroianni, Adriana
Pignatelli e Chiara Taboga, questa sintesi sulla definizione dei vari dolori, che sommati danno luogo al dolore totale.
In
ambito oncologico, ma non solo, il malato, in particolare quello terminale, si
caratterizza da qualsiasi altro tipo di paziente per lo svilupparsi e
l’aggravarsi di una particolare e complessa condizione prodotta da un insieme
di sofferenze strettamente interconnesse sebbene di diversa origine che è stata
definita dolore totale. Esso è la sommatoria di dolore fisico, psichico,
sociale e spirituale.
Il
dolore fisico: si intendono tutti quei problemi che originano dal corpo causati
direttamente dall’azione della malattia o indirettamente dalla terapia
antineoplastica, dallo stato di cachessia, dalle necessità assistenziali
connesse alla perdita di funzioni fisiche.
Il
dolore psichico: scaturisce dalla reazione che la psiche, l’io di ciascun uomo,
ha nei confronti del progredire della malattia e dell’imminenza della morte.
Questa sofferenza si esprime attraverso ansia, aggressività, depressione,
paura.
Il
dolore sociale: si manifesta con l’alterazione e la perdita dei ruoli che
normalmente la persona ricopre. La malattia stravolge completamente tutto
l’assetto familiare, lavorativo, determinando la perdita dello status sociale e
del benessere economico.
Il
dolore spirituale: deriva dalla consapevolezza di avvicinarsi alla fine, alla
morte. Tutto ciò determina un profondo disagio, (più o meno presente a seconda
della persona) che conduce il più delle volte alla crisi o al crollo di quei
valori, sia religiosi che laici, alla base del comportamento e delle scelte di
vita del malato.
Dolore
burocratico: il malato e la famiglia
sin dall'inizio della diagnosi si ritrovano in una spirale burocratica fatta di
code negli ospedali, nelle sale d'aspetto, negli uffici per avviare pratiche di
invalidità, d'accompagnamento, di fornitura di ausili, periodi lunghi di attesa
per eseguire indagini diagnostiche o
avere il consulto di uno specialista.
Nessun commento:
Posta un commento