Leggo sui quotidiani locali che venerdì 8 giugno 2012, alle ore 15,30, verrà inaugurata a Padova "La Città della Speranza" senza la presenza del Presidente Giorgio Napolitano, impegnato nelle zone terremotate.
Il presidente onorario della Fondazione Città della Speranza Andrea Camporese,
comprendendo la gravità del momento, esprime vicinanza alle popolazioni
terremotate e conferma il programma per il "taglio del nastro". La cerimonia avrà inizio alle 15.30 alla
presenza dei vertici della Fondazione e di tutte le autorità a partire
dal sindaco Flavio Zanonato e dal governatore Luca Zaia, ma soprattutto alla presenza dei ricercatori.
Trovo nel sito la storia della "Città della Speranza". E' una
fondazione nata nel 1994 con il duplice scopo di costruire un nuovo
reparto di Oncoematologia Pediatrica nell’Azienda Ospedaliera di
Padova e di sostenere la ricerca sulle neoplasie infantili. Tale
impegno si è concretizzato nel 1996 con la nascita del nuovo reparto
diretto dal Prof. Luigi Zanesco e nel 1998 è sorta la seconda ala
comprensiva di laboratori di ricerca e Day Hospital.
L’elevato livello raggiunto, dalla
Clinica di Padova, e la convinzione che solo la ricerca scientifica può
garantire l’aumento della percentuale di guarigione delle neoplasie
infantili hanno portato, dal ’99, la Fondazione a impegnarsi a
destinare almeno un milione di euro all’anno, per dieci anni, a
favore della ricerca scientifica.
La Fondazione delega la scelta e la valutazione dei progetti scientifici finanziati ad un Comitato Scientifico Internazionale
del quale fanno parte i più autorevoli scienziati italiani ed
europei. Dal 2003 a oggi sono stati finanziati più di 100 progetti. I bilanci sono facilmente consultabili nell’apposita sezione del sito.
Nel 2004 la Contessa Anna Maria de
Claricini (medico pediatra), nobildonna milanese di origini patavine ha
donato, in memoria del marito il Prof. Corrado Scarpitti, 4 milioni e
mezzo di euro per la costruzione di un centro di ricerca pediatrico.
L’idea è nata da un articolo di Gian Antonio Stella apparso nel
Corriere della Sera che sottolineava come, in una situazione di diffuso
malcostume, fosse ancora possibile trovare realtà trasparenti e
virtuose citando come esempio la Fondazione stessa.
Questo atto di generosità ha gettato le
basi per la futura collaborazione con la Regione Veneto, l’Università e
l’Azienda Ospedaliera di Padova, portando la Fondazione a intraprendere
la costruzione del nuovo Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP) “Città
della Speranza”. L’obiettivo è quello di promuovere l’attività di
ricerca scientifica nel campo delle patologie pediatriche con
particolare attenzione alle malattie oncologiche dell’infanzia. Inoltre
darà ospitalità a tutte le attività di studio, di ricerca (Clinica,
epidemiologica, transazionale e di base) e di diagnostica avanzata
dedicate alle patologie proprie dell’infanzia.
Il progetto si è concretizzato il 16
giugno 2006 con la firma del protocollo di intesa tra la Fondazione
Città della Speranza e Dipartimento di Pediatria. L’accordo prevede un
investimento di 25 milioni di euro, che serviranno a costruire una
struttura di oltre 14.000 metri quadrati a Padova, di cui 10.000
esclusivamente dedicati ad attività di bench side in grado di ospitare
circa 400 ricercatori. Il 14 dicembre 2010 è stato firmato l’atto
costitutivo della “Fondazione Istituto di Ricerca Pediatrica Città della
Speranza”, una “costola” della Fondazione Città della Speranza
esclusivamente atta al finanziamento dell’IRP Città della Speranza.
Nessun commento:
Posta un commento