Truffa
su malati terminali: 2 arresti e 23
indagati nel ragusano
Afferma Ludovico Guarneri: [Dopo aver sofferto pene indicibili, terapie devastanti, esami invasivi. Dopo aver vanamente sperato e creduto nella cura, al malato sfortunato viene detto: “ Abbiamo fatto il possibile, non abbiamo altre armi, non possiamo più far niente per lei”
Praticamente: “ Vada a casa a morire “. Ecco che si diventa “malati terminali”.] Ma se a casa, dico io, trovi persone come queste, Dio ti salvi!!
(AGI) - Ragusa, 19 giu. -
Una rete di medici, paramedici, società, personale del 118 e imprese di pompe
onoranze funebri lucrava alle spalle di malati terminali in regime di
assistenza domiciliare. Emerge da un'indagine dei carabinieri che, su ordine
della Procura della Repubblica di Modica (Ragusa) hanno arrestato due persone,
notificato misure cautelare ad altre tre ed eseguito numerose perquisizioni.
Diciotto persone sono indagate a piede libero. I reati contestati a vario
titolo sono truffa aggravata ai danni dello Stato, peculato, abuso d'ufficio,
falsita' ideologica commessa dal privato e da pubblici ufficiali in atti
pubblici, detenzione illegale ai fini di spaccio di sostanze classificate
stupefacenti. La frode consisteva in indebite prestazioni a domicilio che
personale dell'Asp di Ragusa eseguiva in proprio, per conto di una cooperativa
privata di assistenza, violando così il rapporto di esclusività con l'ASP e
usando materiali e presidi sanitari sottratti abusivamente alle strutture
pubbliche grazie a fatture false o gonfiate. Inoltre, veniva segnalato ad
alcune ditte di pompe funebri il decesso di pazienti in ospedale o nel loro
domicilio, in modo da avvantaggiarle rispetto alle imprese concorrenti. Sono
emersi casi di analisi del sangue effettuate in laboratori dell'Asp, senza
pagare il ticket, su campioni prelevati abusivamente e con provette sottratte
dalla farmacia dell'Azienda sanitaria provinciale, e ancora false attestazioni
dell'ingresso in pronto soccorso di pazienti, che invece nel domicilio avevano
beneficiato di indebite prestazioni gratuite, o per autorizzazioni al trasporto
in ambulanza di persone decedute, come se fossero ancora in vita. Nell'ambito
dell' inchiesta, denominata "Sciacallo", sono stati sequestrati materiali
di esclusivo uso ospedaliero e farmaci de fustellati o classificati tra le
sostanze stupefacenti e dopanti.
Afferma Ludovico Guarneri: [Dopo aver sofferto pene indicibili, terapie devastanti, esami invasivi. Dopo aver vanamente sperato e creduto nella cura, al malato sfortunato viene detto: “ Abbiamo fatto il possibile, non abbiamo altre armi, non possiamo più far niente per lei”
Praticamente: “ Vada a casa a morire “. Ecco che si diventa “malati terminali”.] Ma se a casa, dico io, trovi persone come queste, Dio ti salvi!!
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