Nel precedente post ho trattato il tema del grado e dello stadio di un cancer (uso il termine inglese nel tentativo di addolcirlo). Ho riportato dal sito le Basi
Scientifiche per Linee Guida in ambito clinico per le diverse patologie
oncologiche, dei documenti interessanti relativi a 19 tipologie di tumori. In questo post ricavo dal
volume "I numeri del cancro in Italia
2012",
frutto della collaborazione tra Associazione Italiana Oncologia Medica (AIOM) e
Associazione italiana dei registri tumori (AIRTUM), la parte riguardante il carcinoma dello stomaco che si può leggere a pag. 67. Il post è solo informativo, quindi è sempre necessario
ricorrere all'oncologo per prendere delle decisioni, anzi direi di sentirne almeno due.
Questo post è dedicato, in particolare, alle amiche e agli amici di "No stomach for cancer", perchè ho trovato che nel forum molti, spesso, dichiarano di brancolare nel buio e sono desiderosi di informazioni. Mi sono permesso di porre un asterisco vicino ad alcuni lemmi del lessico medico, non comprensibili ad un pubblico di non specialisti, come me, con l'intento di chiarirli con rimandi ad altri siti per la loro comprensione.
Questo post è dedicato, in particolare, alle amiche e agli amici di "No stomach for cancer", perchè ho trovato che nel forum molti, spesso, dichiarano di brancolare nel buio e sono desiderosi di informazioni. Mi sono permesso di porre un asterisco vicino ad alcuni lemmi del lessico medico, non comprensibili ad un pubblico di non specialisti, come me, con l'intento di chiarirli con rimandi ad altri siti per la loro comprensione.
Attenzione!! Non sono un oncologo ma un
paziente oncologico che si informa, perchè crede nell'informazione come cura, motto dell'Associazione (CHIAMA)!! Mi auguro che Aiom e Airtum non siano dispiaciuti del lavoro che ho fatto!!
Ricordo che esiste una classificazione
internazionale delle malattie e dei problemi correlati. ICD-10 è la decima
revisione della classificazione ICD
(in inglese International Statistical Classification of Diseases and Related
Health Problems), proposta
dall'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) (in inglese World Health
Organization - WHO). Sono
classificate oltre 2000 malattie. La traduzione ufficiale in lingua italiana, è
stata effettuata a cura dell'ISTAT e dell'Ufficio di Statistica del
Ministero della Salute.
Carcinoma* dello stomaco
Fattori di rischio
L’infezione da Helicobacter pylori (HP)* rappresenta il principale fattore di rischio, soprattutto
per i carcinomi di tipo intestinale dell'antro gastrico. Concorrono, spesso con
effetti interattivi, l’abitudine al fumo, la storia familiare e le abitudini
alimentari: il basso consumo di verdura e frutta e l’alto consumo carni8rosse, di cibi conservati con sale, nitrati e affumicatura sono
associati ad aumento del rischio (2). La gastrite cronica indotta da HP o da
altre cause (compreso il reflusso biliare) induce condizioni di “stress
ossidativo” con produzione di ossidi di azoto e calo della concentrazione dei
fattori antiossidanti. In presenza di gastrite e inoltre innalzata l'attività
proliferativa ghiandolare, che costituisce una condizione di rischio per lo
sviluppo di displasia, fortemente stimolata anche dal rilascio di ioni ammonio
attraverso la potente azione ureasica* di HP.
La netta maggioranza
dei carcinomi gastrici e costituita da forme sporadiche: solo l’1-3% dei casi e
ascrivibile a forme di predisposizione ereditaria (3). Queste includono la
poliposi adenomatosa familiare (FAP)*, la sindrome di Lynch*, la sindrome di
Li-Fraumeni* ed alcune forme della sindrome di Peutz Jeghers*. Più recentemente
e stata definita una forma di cancro gastrico ereditario diffuso (HDGC)*
caratterizzata dalla presenza di carcinoma di tipo istologico “diffuso” in
consanguinei di I e II grado e dall’associazione, nelle donne, con il carcinoma
mammario di tipo lobulare* (4).
Incidenza
Quasi 13.700 nuovi
casi di carcinoma gastrico sono attesi nel 2011, attualmente al quinto posto in
ordine di incidenza in entrambi i sessi (10% di tutti i tumori nei maschi, 4%
nelle femmine) (Tabella 2). Questo ordine di frequenza e per la quasi totalità da
attribuire all'incidenza in età avanzata (oltre i 75 anni) (Tabella 7). Si tratta
di una forma tumorale la cui frequenza e in calo da tempo in entrambi i sessi (Tabella
11): –3,4% all’anno nell’ultimo ventennio esaminato (Figure 7a-b). La presenza in
Italia di un’area geografica tradizionalmente ad alto rischio (Appennino tosco-romagnolo
e marchigiano) e di abitudini dietetiche protettive al Sud condiziona le
differenze territoriali osservate. Rispetto ad un’incidenza annuale al Nord di
22,8 casi/100.000 abitanti nei maschi e di 11,8 nelle femmine, il Centro presenta
un aumento del 16% negli uomini e dell'11% nelle donne, mentre il Sud fa
registrare riduzioni rispettivamente del 27% e del 35% Tabelle 12-13.
Considerando pero la tendenza all'invecchiamento della popolazione italiana le
attese sono di un complessivo aumento dei casi nel prossimo futuro, rispetto
alle stime 2011 (+36% nel 2020 e +56% nel 2030) Tabella 6.
Mortalità
Nel 2011, sulla base
dei dati attuali, sono attese oltre 12.000 morti per questa neoplasia (56% nei
maschi). Con il 7% tra i decessi per tumore il carcinoma gastrico occupa il
quarto posto nei maschi e il quinto nelle femmine Tabella 3, con una presenza più
incisiva nell'età medio-avanzata Tabella 4. Negli ultimi 20 anni la tendenza del
fenomeno appare in netta diminuzione (–4,4%/anno nei maschi, –4,3% nelle
femmine) analogamente e in misura maggiore di quanto avviene per l’incidenza Tabella
11, Figure 7a-b. A livello nazionale i tassi più alti si osservano,
coerentemente con i dati di incidenza, al Centro-Nord (Tabella 14), mentre le
Regioni meridionali appaiono nettamente più protette (–34% nei maschi, –26%
nelle femmine) Tabella 15.
Sopravvivenza
Per la coorte di
casi insorti nel 2000-2004 la sopravvivenza per carcinoma9gastrico si conferma bassa (28% a 5 anni nei maschi, 31% nelle
femmine) e in modesto aumento rispetto ai periodi precedenti (Tabella 8).
Analogamente a quanto accade anche in altre neoplasie aggressive, il rischio di
esito infausto si concentra nel breve termine rispetto alla diagnosi. Per i
pazienti vivi a 1, 3 e 5 anni, infatti, la probabilità di sopravvivere
ulteriori 5 anni presenta infatti una crescita sensibile e progressiva (55%,
79%, 88% rispettivamente) Tabella 9. Tra le diverse aree geografiche italiane
non si osservano sostanziali differenze di sopravvivenza, pur con livelli
leggermente maggiori al Nord per i maschi e al Centro per le femmine (Tabella
16).
Prevalenza
Poco più di 69.000
persone, equamente distribuite tra maschi e femmine (55 vs 45%) vivono in
Italia con una diagnosi di carcinoma gastrico (Figura 5), il 3,1% di tutti i
soggetti con tumore. Il 20% di questa coorte si trova a meno di due anni dalla diagnosi,
il 39% entro i 5 e il 40% oltre i 10 anni. Si tratta per lo più anche per questo
tumore di pazienti oltre i 75 anni di età, in cui si osservano 680 persone ogni
100.000 residenti (il doppio rispetto ai 60-74enni, quasi 9 volte rispetto ai 45-59enni).
Le differenze tra aree geografiche sono anche in questo caso sensibili e
determinate in primis dalle differenze di
incidenza tra il Centro-Nord (123 persone ogni 100.000 nel NO, 155 al Nord-Est,
189 al Centro) ed il Sud, con una proporzione di “sole” 63 persone/100.000,
conseguenza principalmente di una minore incidenza della malattia. A livello
nazionale tra i primi anni ’90 e il 2006 si e osservata una modesta diminuzione
della prevalenza (4% vs 3%) (Tabella 10).
Diagnosi precoce
Nei paesi
occidentali, differentemente da quanto avviene in Giappone, lo screening del
carcinoma gastrico non e proponibile sia per la relativa bassa incidenza della
neoplasia, sia perche non esistono studi randomizzati in questi paesi
finalizzati a valutarne l’efficacia. I sintomi vaghi e aspecifici degli stadi iniziali
rendono difficile una diagnosi precoce. Il controllo dell’infezione da HP e più
corrette abitudini alimentari potrebbero contribuire a ridurre ulteriormente l’incidenza
di questa neoplasia.
Terapia
Il carcinoma dello
stomaco e ancora oggi più frequentemente diagnosticato in stadio localmente
avanzato/metastatico. Un’adeguata chirurgia e soprattutto un’adeguata
linfoadenectomia impatta fortemente sull'OS* (5). La chirurgia con linfoadenectomia
D2* determina una riduzione delle recidive loco-regionali e della mortalità
tumore-correlata rispetto alla D1 anche nei risultati a lungo termine del Dutch
trial condotto su popolazione occidentale, e rappresenta oggi lo standard
chirurgico (6). La chemioterapia adiuvante dopo chirurgia “curativa” rispetto
alla sola chirurgia non ha dimostrato un vantaggio significativo nel migliorare
Quale chemioterapia? A cura della dott.ssa Palma Fedele (Brindisi 14.3.2005) |
Bibliografia
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Correa P, Piazuelo MB , Camargo MC. Etiopathogenesis of gastric
cancer. Scand J Surg 2006; 95: 218-24.
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global perspective. American Institute for Cancer Research, Washington D.C.
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3. F itzgerald RC, Caldas C. Familial gastric
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5.
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randomised controlled trial. Lancet. 2010;376:687-97.
* Ureasi
*
Familial adenomatous polyposis (FAP) (ICD-10: C18, D12)
* Sindrome di Lynch
(ICD-10:
C18-C20)
* La chirurgia con
linfoadenectomia D2 si veda anche il
Trattamento dell'AGC (Advaced Gastric Cancer) nel sito del Gruppo Italiano di
Ricerca del Cancro Gastrico (GIRCG)
http://www.gircg.it/page.aspx?idS=4&idP=35 e il ruolo della linfoadenectomia nel trattamento del
carcinoma gastrico http://www.discat.unige.it/chirurg/lin_kga.html
* Si veda la rivista Annals of
Oncology dedicata alla rapida
pubblicazione di editoriali, recensioni,
articoli originali e lettere relative
alla oncologia, in particolare
all'oncologia medica. La sua
caratteristica, tuttavia, è la multidisciplinarietà,
e contributi sui laboratori di ricerca
clinically-oriented, la chirurgia e la radioterapia sono assicurate dalla presenza di rappresentanti di queste discipline tra gli editori associati
e la società editoriale. Annals of Oncology è la rivista ufficiale della European
Society for Medical Oncology (ESMO). Dal 2008 la rivista è anche
affiliata con la Japanese
Society of Medical Oncology. Per ulteriori informazioni su
questa collaborazione si prega di
fare click
here per l'annuncio originale. http://annonc.oxfordjournals.org/content/21/suppl_5/v50.full
*
Chemioterapia adiuvante: Si parla di chemioterapia adiuvante quando
essa viene utilizzata dopo che il cancro è stato prima trattato chirurgicamente
o con radioterapia. Viene impiegata in quei soggetti che, pur non mostrando
evidenze cliniche di patologia tumorale, sono sottoposti, in base a determinati
parametri prognostici, a un notevole rischio di ricadute. La scelta di
effettuare cicli chemioterapici adiuvanti su un determinato tumore viene fatta
qualora si siano osservate significative percentuali di risposte terapeutiche
positive in pazienti che presentano lo stesso tipo di patologia in fase
avanzata; il motivo di tale scelta dipende dal fatto che sono poche le probabilità
che la chemioterapia adiuvante abbia efficacia se essa non ha dato esito a
risposte positive negli stadi più avanzati della malattia.
* ECF, deriva dalle iniziali dei
tre chemioterapici di cui esso si compone, vale a dire epirubicina,
cisplatino
e 5-fluorouracile
(5FU)
* CDDP/5-FU Cisplatino/5-fluorouracile
*
Tasso di sopravvivenza
(Overall Survival-OS) La percentuale di persone in un gruppo di studio o
di trattamento che sono ancora vivi
per un certo periodo di tempo dopo una diagnosi o inizio di una terapia per una malattia, come
il cancro. Il tasso di sopravvivenza globale è spesso indicato
come un periodo di cinque anni, percentuale di persone in un gruppo di studio o cura che sono vivi dopo cinque anni dalla diagnosi e dall'inizio
del trattamento. Chiamato anche il tasso di sopravvivenza.
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