Il sito della Fondazione |
La fondazione Armstrong
Si legge nel sito della
Fondazione: "La nostra mission consiste nel fornire supporto per guidare le
persone attraverso l'esperienza del cancro, riunirle per combattere il cancro e
lavorare per un mondo in cui la nostra lotta non sia più necessaria. Noi
crediamo che l'unione fa la forza, la conoscenza è potere e l'atteggiamento è
tutto. Dal 1997, abbiamo
lavorato per migliorare la vita delle persone colpite da cancro, abbiamo
iniziato come un piccolo gruppo cercando di raccogliere fondi per combattere
questa malattia. Come il cancro è diventato la principale causa mondiale di
morte, il nostro lavoro si è ampliato e ora raggiungiamo ogni angolo del globo.Sin dall'inizio, 1997, la Lance Armstrong Foundation ha raccolto più di 470 milioni dollari per sostenere la nostra missione di aiutare le persone affette da cancro.
Abbiamo fornito risorse finanziarie ad oltre 550 organizzazioni che conducono ricerche per debellare il cancro o offrono servizi a persone affette da cancro e 81 centesimi per ogni dollaro raccolto è servito a sostenere direttamente i nostri programmi e i servizi per i sopravvissuti."
Abbiamo fornito risorse finanziarie ad oltre 550 organizzazioni che conducono ricerche per debellare il cancro o offrono servizi a persone affette da cancro e 81 centesimi per ogni dollaro raccolto è servito a sostenere direttamente i nostri programmi e i servizi per i sopravvissuti."
Il bilancio 2011 è stato di 35.786.972 $.
Armstrong e il cancro
Trovo su Wikipedia in lingua inglese queste informazioni sul suo
cancro: Il 2 ottobre 1996, a 25 anni, ad Armstrong è stato diagnosticato un cancro
ai testicoli (carcinoma embrionale) al terzo stadio. Il tumore era diffuso ai
polmoni, all'addome e al cervello. Nella prima visita urologica i sintomi del
cancro erano tosse con sangue e un doloroso tumore testicolare. L'intervento immediato
e la chemioterapia gli hanno salvato la vita. Armstrong ha subito un'orchiectomia
per rimuovere il testicolo malato. Dopo l' intervento, il medico ha dichiarato
che aveva meno del 40% probabilità di
sopravvivenza.
Il regime chemioterapico standard
per il trattamento di questo tipo di cancro è un cocktail di farmaci
bleomicina, etoposide e cisplatino (o Platinol ) (BEP). Armstrong, però, ha
scelto in alternativa, etoposide, ifosfamide e cisplatino (VIP), per evitare
la tossicità polmonare associata alla bleomicina. Questa decisione può aver
salvato la sua carriera ciclistica. La chemioterapia è stata fatta presso l'Ospedale
di Indianapolis dell'Università dell'Indiana (UI), dove Lawrence Einhorn aveva
aperto la strada all'uso di cisplatino per il trattamento del cancro ai
testicoli. Il suo oncologo è stato Craig Nichols. I suoi tumori
cerebrali sono stati rimossi chirurgicamente da Scott A. Shapiro, MD,
Professore di Neurochirurgia presso l'Università dell'Indiana. Racconta Armstrong nel suo primo libro, che Shapiro
lo convinse che era il neurochirurgo giusto per lui dicendo: "Devi
convincermi su quello che stai facendo"- gli ha detto Armstrong. "Guarda,
ho fatto un gran numero di questi interventi - rispose Shapiro - "Non è mai morto nessuno, e non ho mai reso
nessuno peggio." "Sì, ma
perché dovresti essere la persona che opera sulla mia testa?" - ha
risposto Armstrong. "Perché come lei
è bravo nel ciclismo"- fece una pausa-"Io sono molto bravo come neurochirurgo". L'ultimo
trattamento chemioterapico l'ha fatto il 13 dicembre 1996.
Il suo cancro è andato in
remissione completa, e nel gennaio 1998 era già impegnato in un serio
addestramento in Europa per correre per il team US Postal (Poste statunitensi).
Armstrong e il doping
Dichiarazioni di Lance Armstrong, del Vice Presidente della Fondazione C. Jeffery Garvey e dei leader della comunità scientifica che si occupa di cancro
Oggi
23 agosto, Lance Armstrong ha rilasciato la seguente dichiarazione a riguardo
la sua decisione di non ricorrere all'arbitrato nel procedimento di USADA
contro di lui:
"Oggi ho voltato pagina. Non voglio più
affrontare la questione, a prescindere dalle circostanze. Mi impegnerò nel
lavoro che ho cominciato prima ancora di vincere il primo Tour de France: al
servizio delle persone e delle famiglie colpite dal cancro, in particolare
quelle in comunità svantaggiate. Questo ottobre, la mia Fondazione celebrerà 15
anni di servizio ai sopravvissuti al cancro e la pietra miliare di raccogliere
quasi 500 milioni di dollari. Abbiamo un
sacco di lavoro da fare e non vedo l'ora di porre fine a questa inutile
distrazione. Ho la responsabilità di tutti coloro che si sono fatti avanti a
dedicare tempo ed energie alla causa del cancro. Non voglio smettere di lottare
per quella missione. "
Il
Vice Presidente e Presidente fondatore della Lance Armstrong Foundation Jeffery
C. Garvey ha rilasciato la seguente dichiarazione a sostegno della decisione di
Armstrong:
"Di fronte a un processo il cui esito
sembra predeterminato, Lance ha scelto di mettere la sua famiglia e la sua
fondazione al primo posto e noi sosteniamo la sua decisione. L'eredità di Lance
per la comunità dei malati di cancro è senza pari. Lance ha lasciato il cancro
alle spalle e non ha mai guardato indietro. Invece, prima ancora di vincere il
Tour de France, ha istituito una fondazione che oggi ha servito 2,5 milioni di
sopravvissuti al cancro, con i suoi servizi gratuiti per i pazienti. Con la sua
guida, il Texas ha creato il più grande fondo per la ricerca sul cancro e la
prevenzione al di fuori del governo federale con la Proposizione 15 nel 2007.
Lance ha personalmente contribuito con quasi
6,5 milioni di dollari a servizi spingere la sua fondazione per i
sopravvissuti al cancro e le loro famiglie. Ha servito la sua nazione per sei
anni nel President's Cancer Panel del National Cancer Institute. Con il suo
aiuto, la fondazione ha raccolto quasi
500 milioni di dollari per promuovere la lotta contro il cancro e
servire le persone colpite dalla malattia. La devozione di Lance per i
sopravvissuti al cancro traspare nelle innumerevoli telefonate, e-mail e visite
che egli fa tutto l'anno, cosa che il resto del mondo non sente parlare. Lance
ha immancabilmente in piedi dalla comunità cancro e saremo sempre in piedi da
lui.
La leadership della Lance Armstrong
Foundation è orgogliosa dei risultati del suo fondatore, sia dentro che fuori il
ciclismo. I contributi di Lance alla lotta contro il cancro hanno un valore
inestimabile e ci auguriamo di poter continuare l'importante lavoro che abbiamo
intrapreso: aiutare le persone affette da cancro, superare le sfide
finanziarie, emotive e pratiche attinenti alla malattia.
Garvey
è stato appoggiato nel suo sostegno ad Armstrong da parte di alcuni leader
della comunità che combatte il cancro, tra cui John R. Seffrin, PhD,
amministratore delegato della Cancer Society e Matthew L. Myers, presidente per
la Campagna per Tobacco-Free Kids (Liberiamo i bambini dal tabacco).
"L'American Cancer Society e la
Fondazione Lance Armstrong condividono una missione globale per ridurre la
sofferenza e la morte per cancro, causa di una morte su otto in tutto il mondo
e sta rapidamente diventando una pandemia globale", ha detto Seffrin. "L'American Cancer Society, insieme a
tanti altri, è stata testimone del forte impegno personale della Fondazione a
migliorare la qualità della vita delle persone con il cancro, e nella lotta
contro il cancro a livello globale. E 'nostra speranza che la Fondazione
continuerà il suo importante lavoro. Ridurre la sofferenza e la morte per
cancro è un imperativo morale, e il contributo della Lance Armstrong Foundation
è assolutamente necessaria. "
Armstrong e il doping
Le sostanze che Armstrong avrebbe assunto |
Trovo su Yahoo! Eurosport a cura di Stefano
Benzi l'articolo dal titolo: Lance Armstrong: fuoriclasse o cheater?
Poche ore dopo la condanna a dieci mesi di
Conte è arrivato lo sfogo di Lance Armstrong, che ha scelto di
ritirarsi da qualsiasi competizione agonistica rinunciando a ogni autodifesa
nei confronti delle accuse di doping che riguardano le sue numerose vittorie al
Tour de France.
Limitarsi ai fatti in una vicenda del genere è
praticamente impossibile: ognuno ha la sua opinione a riguardo e ognuno crederà
a ciò cui vuole credere. Per alcuni Armstrong è un atleta
straordinario che ha battuto il cancro che ha compiuto qualcosa che in campo
sportivo sarà irripetibile: vincere sette volte il Tour de France. Negli States per milioni di persone è un eroe,
che ha convinto migliaia di persone a curarsi e ha contribuito a raccogliere
tanti milioni di dollari per la ricerca sul cancro.
Per altri è semplicemente un cheater, un
imbroglione, che si è approfittato di chimica, farmaci,
indagini indolenti, compagni di squadra accondiscendenti e sponsor potenti per
costruirsi un'immagine che lo ha reso inattaccabile e ricchissimo.
Ci sono due dati di fatto che sono secondo me
incontrovertibili: Armstrong ha subito centinaia di controlli
antidoping, nel corso degli ultimi tour gli prelevavano sangue e urine
praticamente tutti i giorni, e più volte al giorno. Questi campioni sono stati
sottoposti decine, centinaia di volte a controlli, anche a distanza di moltissimo
tempo. Non c'è mai stata una sola volta in cui i valori di Armstrong siano
stati considerati fuori dalla norma. Lance Armstrong non ha mai fallito un
controllo antidoping. I suoi valori sono diversi da quelli di persone che non
hanno mai subito trattamenti invasivi come la chemio o la radioterapia, cui lui
si è sottoposto per anni. Ma questo è un dato di fatto. All'epoca delle sue imprese Armstrong è sempre
stato controllato ed è sempre risultato pulito. O i controlli non erano
accurati, o i parametri non erano giusti. Ma se questo non era un problema di
Armtsrong allora, non può certo diventarlo oggi.
Secondo
dato di fatto: nonostante i controlli Armstrong, che oggi è stato coinvolto
nelle accuse da alcuni ciclisti che hanno corso con lui e che sostengono che
abbia fatto uso di doping sistematico costringendo i suoi stessi compagni di
squadra a fare altrettanto, ha vinto sette Tour. Una gogna indiziaria, basata sui cosiddetti
pentiti... quanto credibili sta a voi capirlo.
Il
tutto mentre altri, puliti o meno, perdevano; e mentre altri ancora, dopati,
venivano fermati, condannati e sanzionati. Certo... mi dispiace per i ciclisti
puliti che hanno perso e continueranno a perdere massacrandosi di fatica:
perché il doping è un abominio sportivo e mi restano
tanti, tantissimi dubbi sulle prestazioni del ciclismo, e di molti altri sport,
negli ultimi dieci anni.
Persino
il leggendario Carl Lewis nel 1988 ha fallito un test durante i trails olimpici
per quei giochi che Ben Johnson avrebbe prima vinto, in pista, e poi perso, di
fronte al tribunale sportivo proprio a vantaggio di Lewis che da quel giorno è
stato il figlio del vento, inattaccabile e indimenticabile protagonista
dell'atletica internazionale. Lewis che oggi tuona contro
il doping, e contro Bolt.
Quanto
alla crociata che l'USADA sta facendo nei confronti di Armstrong... non so. Mi
ricorda quelle associazioni sconosciute che non appena c'è la possibilità di
farsi un po' di pubblicità cavalcando qualche paura comune, sfoggiano una
raccolta di firme o una conferenza stampa. Ne conosco tante serie, davvero
dedite a cause giuste; e tantissime che vivono sulle paure della gente senza le
quali non avrebbero dignità di esistenza, di sigla, di sovvenzione. Magari la Usada potrebbe controllare quelli che
corrono oggi... forse sarebbe utile. Ma Armstrong fa più notizia di un qualsiasi
John Smith.
La
gente ha paura del demonio, talmente tanta paura che quando non lo incrocia lo
va a cercare. A volte il demonio fa comodo trovarlo, o dire che lo si è visto
da qualche parte. Qui il demonio è rappresentato da ciclisti dopati che denunciano
un ciclista che ha vinto moltissimo ma che non è mai stato riscontrato positivo
ad alcun controllo antidoping.
Non so se Armstrong abbia vinto perché è stato
un cheater più furbo o ricco di altri: so che per sette volte al Tour è andato
più forte di chiunque. Demonizzarlo ora, a distanza di dieci
anni, solo perché lui dice "sono stanco, non risponderò più ad accuse cui
ho già risposto e dalle quali sono sempre uscito pulito", non è
un'ammissione di colpevolezza.
I
dubbi restano, tanti: ma alla fine, se un risultato sportivo risulta suffragato
dai migliori e più puntuali controlli antidoping, tenersi il beneficio del
dubbio non dovrebbe cancellare la memoria storica di imprese irripetibili.
Altrimenti...
scoperchiamo i sepolcri e riesumiamo i campioni. Chissamaiche...
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