mercoledì 20 marzo 2013

Ricordare Flavio Busonera: "Magnanimità il perdono, tradimento demenza l'oblio"



Maria Teresa Busonera scopre la targa
Le centinaia di persone che tutti i giorni si recano all'Istituto Oncologico Veneto (IOV) in via Gattamelata per cure, visite, esami e interventi, chiamato "Busonera", forse si chiederanno da dove deriva il nome. Quando ho chiesto chi o cosa ricordasse "Busonera", mi veniva risposto non lo so. Era un medico che lavorava in quella struttura, un tempo ospedale che curava la tubercolosi polmonare, o una località di Padova.  In realtà l'Ospedale "Busonera"  è intitolato al dott. Flavio Busonera, medico e partigiano, giustiziato il 17 agosto del 1944 in via S. Lucia nel centro di Padova, ma non ha mai lavorato in quell'Ospedale. Molto spesso si intitola una scuola, una struttura ospedaliera a qualcuno e poi ci si dimentica di lui.
Per leggere una breve biografia su Flavio Busonera visitate il sito dell'INSMLI - Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia  o leggete l'articolo del Mattino di Padova "Flavio Busonera, il medico buono «incastrato» dai fascisti".

Impiccagione di Flavio Busonera
Riporto la foto, anche se molto cruda e tragica, tratta dal sito dell'Istituto veneto per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, perché come è stato scritto nella lapide posta in via S. Lucia (non l'ho mai notata, andrò a vederla): Magnanimità il perdono, tradimento demenza l'oblio. Si vede l'esecuzione capitale di Flavio Busonera, Ettore Calderoni, e Clemente Lampioni,  per ordine dell’autorità nazifascista a Padova. La foto è stata scattata il 17 agosto 1944, poco prima dell'impiccagione; si vedono due frati e un prete di fronte ai condannati; a sinistra un gruppo di persone e soldati. In primo piano a sinistra é il medico Flavio Busonera, animatore della lotta partigiana a Cavarzere. Il primo a destra é Clemente Lampioni, Commissario della Brigata Stella della Divisione Garemi".  Altri sette detenuti, nello stesso giorno, furono fucilati a Chiesanuova. Furono impiccati e fucilati per rappresaglia perchè il giorno prima veniva ucciso a Padova il colonnello fascista Bartolomeo Fronteddu. 
Ecco il comunicato stampa dello IOV sull'inaugurazione di una targa in memoria del dott. Flavio Busonera, avvenuta il 18 marzo 2013. "Si è tenuta alle ore 17.00 presso lo IOV una cerimonia nel corso della quale è stata dedicata una targa in memoria di Flavio Busonera. A lui, medico di origini sarde, è intitolato l’edificio oggi sede dell’Istituto Oncologico Veneto, costruito nel 1935 per il trattamento medico e chirurgico della tubercolosi polmonare. Sono intervenuti a portare il loro saluto il prof. Pier Carlo Muzzio, Direttore generale dello IOV, l’Ass. Leandro Comacchio per la Provincia di Padova, l’Ass. Giovanni Battista Di Masi per il Comune di Padova, il Generale Enrico Pino, Comandante del Comando Militare Esercito "Veneto", esponenti dell’A.N.P.I., Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e del Circolo Culturale Sardo Eleonora D’Arborea. La figlia di Flavio Busonera, Maria Teresa, ha scoperto la targa, e il prof. Giuliano Lenci, promotore dell’iniziativa, ha ricordato con commozione la figura del partigiano, impiccato nel cuore di Padova per rappresaglia il 17 agosto 1944".
Ricordo che il prof. Giuliano Lenci, classe 1921, allievo del Collegio medico della "Scuola Normale Superiore" di Pisa, laureato il 24 luglio del 1946 in medicina e chirurgia all'Università di Pisa con il massimo dei voti e la lode, è stato dal 1958 Libero docente all'Università di Padova, primario per oltre vent'anni presso l'Ospedale Busonera e poi Civile della città, Medaglia d'oro "Carlo Forlanini" nel 1986, per contributi inerenti in particolare alla tubercolosi extrapolmonare e alla terapia della tisi polmonare cronica.

Nessun commento:

Posta un commento