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Da pag. 12 della Guida |
L’Agenzia
Italiana del Farmaco (AIFA) rende disponibile un vademecum che affronta il
tema, molto complesso, delle cosiddette “cure miracolose”, ovvero di quei rimedi,
al di fuori dei canali della scienza medica, a cui vengono attribuite virtù
eccezionali senza che vi sia alcuna evidenza scientifica a supporto. “Il
ricorso a terapie non sperimentate” afferma Luca Pani, Direttore Generale
dell’AIFA “conta numerosi precedenti nella storia, basti pensare al siero di
Bonifacio, all’olio di serpente, o simili, anche molto attuali”. “La
naturale propensione dell’uomo a voler credere che esista sempre una panacea
per qualsiasi tipo di patologia” sottolinea Pani “è stata ulteriormente
amplificata da quella straordinaria cassa di risonanza che è Internet.
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da pag. 16 della Guida |
Consulta e scarica la Guida per i pazienti sulle "cure miracolose"
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Riporto l'introduzione e due affermazioni contenute nella Guida.
Introduzione di Sarah Mehta dell'Associazione non profit Sense About Science che ha curato la Guida in inglese:
Ogni mese sui media compaiono dozzine di notizie che riguardano scoperte mediche e farmaci miracolosi. Internet è inondato di annunci e conversazioni nelle chat che raccontano di beneci incredibili. Queste storie generano la speranza di trovare un rimedio che offra qualcosa in più rispetto alle medicine convenzionali. Ma le prove a sostegno di questi supposti beneci non sono affidabili. Ciò produce insicurezza sui trattamenti da provare e su quale sia la linea di demarcazione. Come spiegarsi le storie di “guarigione”? Come distinguere il salutare dal fasullo, il probabile dall’incerto? Convivere con una condizione debilitante è difficile, specialmente in mancanza di una cura o se i trattamenti disponibili non forniscono sollievo. Se il paziente avverte, da parte del medico, una mancanza di attenzione o di tempo, le terapie alternative possono acquisire un certo fascino. Anche se non è facile capire in cosa credere, ci sono delle domande da porsi. Per realizzare questa guida abbiamo lavorato con pazienti, operatori sanitari, medici, infermieri e istituti di beneficienza e abbiamo approfondito i metodi che utilizzano per analizzare, alla luce delle evidenze, le affermazioni eclatanti e prendere decisioni.
La prima affermazione: “Circolano molte informazioni su come si possono prevenire o curare le malattie – in tv, su un giornale o nel passaparola. Alcune di queste informazioni sono corrette, mentre molte sono storie a metà, informazioni distorte o semplicemente erronee. Come facciamo a sapere quali sono corrette e quali no? Continuando a fare domande di solito è possibile distinguere la verità dalla finzione”. Prof. Martin Wiseman, World Cancer Research Fund (pag. 10).
La seconda: "È importante per me, perché negli ultimi 20 anni sono stata incoraggiata a provare così tanti farmaci o trattamenti costosi. Avrei fatto meglio a fare una bella vacanza. È la speranza che ci fa arrampicare sugli specchi. Noi abbiamo bisogno di fatti, non di parole”. (Rita Baillie affetta da sclerosi multipla, pag. 18)
Introduzione di Sarah Mehta dell'Associazione non profit Sense About Science che ha curato la Guida in inglese:
Ogni mese sui media compaiono dozzine di notizie che riguardano scoperte mediche e farmaci miracolosi. Internet è inondato di annunci e conversazioni nelle chat che raccontano di beneci incredibili. Queste storie generano la speranza di trovare un rimedio che offra qualcosa in più rispetto alle medicine convenzionali. Ma le prove a sostegno di questi supposti beneci non sono affidabili. Ciò produce insicurezza sui trattamenti da provare e su quale sia la linea di demarcazione. Come spiegarsi le storie di “guarigione”? Come distinguere il salutare dal fasullo, il probabile dall’incerto? Convivere con una condizione debilitante è difficile, specialmente in mancanza di una cura o se i trattamenti disponibili non forniscono sollievo. Se il paziente avverte, da parte del medico, una mancanza di attenzione o di tempo, le terapie alternative possono acquisire un certo fascino. Anche se non è facile capire in cosa credere, ci sono delle domande da porsi. Per realizzare questa guida abbiamo lavorato con pazienti, operatori sanitari, medici, infermieri e istituti di beneficienza e abbiamo approfondito i metodi che utilizzano per analizzare, alla luce delle evidenze, le affermazioni eclatanti e prendere decisioni.
La prima affermazione: “Circolano molte informazioni su come si possono prevenire o curare le malattie – in tv, su un giornale o nel passaparola. Alcune di queste informazioni sono corrette, mentre molte sono storie a metà, informazioni distorte o semplicemente erronee. Come facciamo a sapere quali sono corrette e quali no? Continuando a fare domande di solito è possibile distinguere la verità dalla finzione”. Prof. Martin Wiseman, World Cancer Research Fund (pag. 10).
La seconda: "È importante per me, perché negli ultimi 20 anni sono stata incoraggiata a provare così tanti farmaci o trattamenti costosi. Avrei fatto meglio a fare una bella vacanza. È la speranza che ci fa arrampicare sugli specchi. Noi abbiamo bisogno di fatti, non di parole”. (Rita Baillie affetta da sclerosi multipla, pag. 18)
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