Riporto da Repubblica.it e dall'Espresso on line due articoli su farmaci biologici:pertuzumab (Roche) e l'afibercept (Sanofi-Aventis). L'immagine mostra come si producono i biofarmaci. La seconda immagine, tratta da un altro articolo di Repubblica, mostra 9 farmaci che entreranno in vigore nel 2013 e 4 che entreranno in vigore nel 2014.
Biofarmaci da Repubblica
Quei farmaci anticancro solo per ricchi
(Repubblica)Due
nuovi farmaci oncologici molecolari a pagamento per i cittadini. Un
cortocircuito delle normative europea e italiana sta producendo una
macroscopica ingiustizia per i malati. Come rivelato dal sito dell' Espresso,
il Pertuzumab e l' Aflibercept, il primo usato contro i carcinomi della
mammella, il secondo per i tumori del colon retto, in Italia saranno a carico
dei pazienti. Il primo costa 6mila euro all' inizio e poi 3mila ogni tre
settimane, il secondo 4mila euro ogni tre settimane. Cosa è successo? L' Ema,
l'ente regolatorio farmaceutico europeo, ha approvato i due medicinali,
rispettivamente il 4 marzo e il primo febbraio scorso. Fino ad ora dopo l'approvazione di Ema, l'Aifa, cioè l'Agenzia per il farmaco italiana,
incontrava l'azienda produttrice e contrattava il prezzo, per decidere il
valore del rimborso che il sistema sanitario nazionale avrebbe riconosciuto per
il medicinale. Fatto l' accordo, il prodotto finiva in fascia A, cioè a carico
dei sistemi sanitari regionali e veniva messo in commercio. Un nuovo decreto,
siglato dall' ex ministro Renato Balduzzi, ha però previsto che i medicinali
vadano in vendita subito dopo l' approvazione dell' Ema e prima dell' accordo
sul prezzo all' Aifa, che può durare da 2 a 6 mesi. Visto che non si sa ancora
nulla della rimborsabilità, però, finiscono in fascia C, cioè a pagamento del
paziente dopo prescrizione. Si tratterebbe di un modo per rendere disponibile
prima il medicinale per i malati ma quando i prezzi sono così alti e i malati
hanno il cancro, produce effetti distorti. Come in questo caso. È la prima
volta che due farmaci oncologici vengono fatti pagare ai pazienti, ed è
probabile che chi ne ha bisogno inizi dei contenziosi con la propria Regione
per farseli comunque rimborsare dopo averli comprati. Ieri gli uffici del
ministro Beatrice Lorenzin hanno iniziato a studiare la vicenda, perché si
ritiene che una situazione del genere non sia accettabile.CONTINUA A LEGGERE SU REPUBBLICA Leggi anche: Cancro, chi è povero muore (L’Espresso
online)
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