Oncologia pediatrica: Nel Regno di Op

«Tutti abbiamo un cancro che dorme nascosto dentro di noi». Così esordisce David Servan-Schreiber nel suo libro Anticancro (prevenire e combattere i tumori con le nostre difese naturali), Sperling & Kupfer editori, 2010 pag. 1. Ma quando si sveglia sono guai, ti cambia la vita, in particolare quando colpisce un bambino.

Alla ricerca di emozioni, di storie umane, di dialogo tra generazioni (quest'anno è l'anno europeo dell'Invecchiamento Attivo e della Solidarietà Intergenerazionale) mi sono imbattutto nel blog di Paola Natalicchio, 33 anni, giornalista, mamma di un bimbo intrappolato nel regno di Op, che merita di essere segnalato. Hai la mia solidarietà e vicinanza Paola, grazie per il tuo impegno.

Il blog si chiama il Regno di Op (Op = Oncologia pediatrica), Storie incredibili dei bambini invincibili di Oncologia Pediatrica.

Racconta Paola nell'articolo pubblicato sull'Unità del 20 dicembre dal titolo Ecco un Natale speciale per i bimbi del Regno di Op: (...) Uno pensa al Gemelli e ai bambini e ormai ha solo in mente la rabbia delle mamme in coda con i passeggini per i test della Tbc. E invece ci sono bambini che al Gemelli devono la vita, perché qui, al decimo piano, si nasconde uno dei centri italiani d'eccellenza per la cura dei tumori infantili. La Divisione di Oncologia Pedatrica (www.neuroncologia.it) che accoglie, ogni anno, bambini provenienti da mezza Italia e anche da paesi lontani come Kosovo, Libia e Romania, assicurando cure gratuite e all'avanguardia ai piccoli pazienti colpiti precocemente da neoplasie o leucemie. Un reparto con venti posti letto e un day ospital aperto 6 giorni su 7 per le medicazioni e le terapie. Ma anche una ludoteca per i bimbi ricoverati, un terrazzo, due sale giochi e una cucina per le famiglie, una psicologa e un'assistente sociale sempre in sede. E poi le due onlus: l'Associazione Genitori Oncologia Pediatrica (www.agoponlus.com), che fornisce gratuitamente ospitalità ai papà e ai nonni che non possono dormire con i loro bambini per tutto il periodo di cura, e l'associazione di ludoterapisti Sale in zucca (www.saleinzuccaonlus.it), che organizza spettacoli e laboratori creativi con i bambini. Ma soprattutto un esercito di medici, infermiere, ricercatori, specializzandi, guidato dal prof. Riccardo Riccardi, impegnati sia in un'instancabile attività quotidiana di assistenza ai piccoli malati che in un percorso continuo di ricerca e sperimentazione che li ha portati, tra le altre cose, lo scorso aprile, a mettere a punto la prima terapia al mondo per una cura più efficace di uno dei tumori infantili più comuni e, purtroppo, mortali: il neuroblastoma metastatico. (...)