Con riferimento alle protesi per il seno francesi PIP (Poly Implants Prothese) riporto il comunicato dello IOV, le informazioni di Cittadinanzattiva-Tribunale dei diritti del malato sul'argomento tratto da help consumatori.
Si veda anche l'articolo del Sole24Ore
Comunicato IOV
In merito alle recenti e allarmanti notizie apparse sulla stampa
circa l'impiego di protesi francesi Pip in occasione di interventi
chirurgici ricostruttivi del seno si comunica che tale tipologia di
protesi non è stata mai utilizzata presso lo IOV.
L'Unità Operativa di Senologia dell'Istituto Oncologico Veneto affronta le patologie della mammella assicurando il pieno coinvolgimento delle èquipes mediche e infermieristiche chiamate ad affrontare i vari percorsi terapeutici delle pazienti, non da ultimo quello della ricostruzione del seno, per il quale la scelta dei materiali è stata e sarà sempre indirizzata esclusivamente verso quelli ritenuti maggiormente sicuri.
L'Unità Operativa di Senologia dell'Istituto Oncologico Veneto affronta le patologie della mammella assicurando il pieno coinvolgimento delle èquipes mediche e infermieristiche chiamate ad affrontare i vari percorsi terapeutici delle pazienti, non da ultimo quello della ricostruzione del seno, per il quale la scelta dei materiali è stata e sarà sempre indirizzata esclusivamente verso quelli ritenuti maggiormente sicuri.
Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato
Protesi Pip: Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato mette a disposizione sul proprio sito una pagina web con la ricostruzione della vicenda, un form e una email per le segnalazioni. Secondo stime non ufficiali, in Italia potrebbero essere arrivate fra 4 mila e 5 mila protesi dell’azienda francese, fuori mercato da circa due anni e finite al bando perché fabbricate con un silicone destinato a usi industriali.
Email per le segnalazioni si possono inviare a protesipip@cittadinanzattiva.it , mentre su http://bit.ly/protesipip
si trova una ricostruzione della vicenda. Cittadinanzattiva sta
ricevendo diverse segnalazioni e richieste di informazioni, che
provengono in gran parte da Campania, Lombardia ed Emilia Romagna.
Alcuni chiedono solo informazioni; altri hanno problemi con le protesi Pip e dunque chiedono come toglierle
e chi deve pagare l’intervento per la rimozione; altri ancora
vorrebbero essere rimborsati per l’intervento già eseguito. Però,
denuncia Cittadinanzattiva, “c’è chi non sa nemmeno se la protesi che ha installato sono del tipo Pip,
perché tale informazione manca in cartella clinica o la struttura che
ha effettuato l’impianto non ha rilasciato al diretto interessato alcuna
cartella clinica”.
Io ho cambiato la protesi al seno nel 2008 premetto ch sono stata operata di carcinoma mammario nel 1997. sono stata operata dallo stesso chirurgo che mi fece la mastectomia nel 97 ora in pensione opera in una struttura privata tutte le pazienti operate con me hanno sia nella cartella di dimissioni sia in quella clinica il tagliando con tutte le informazioni circa la protesi io non ho nulla nella catrtella di dimissioni e nella cartella clinica non c'è nessuna informazione sul tipo di protesi mi sono rivolta ad un legale
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